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Nuovo incidente a Gela per opera di Eni

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view post Posted on 11/7/2013, 18:18     +1   -1




Un nuovo possibile danno ambientale si è verificato a Gela per opera dell’Eni, presente nella zona fin dagli anni ‘60 con un grande polo petrolchimico nato dall’esigenza di raffinare il petrolio che era stato trovato nella zona di Ragusa. Nei giorni scorsi nel fiume che passa nella città situata in provincia di Caltanissetta, si è riversata circa una tonnellata di greggio per un’ora.

Il magma nero è fuoriuscito dall’impianto gelese, un impianto utilizzato per le primissime fasi della raffinazione. La causa più probabile andrebbe ricercata nel fatto che l’impianto era tornato in funzione da poco, dopo essere stato bloccato per 11 mesi. Si ipotizza che siano stati i sistemi di sicurezza dell’impianto a non aver funzionato bene per via della lunga pausa.


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Resta comunque evidente che, al di là del singolo incidente occorso pochi giorni fa, i problemi dell’impianto sono enormi. Sia in termini di distruzione dell’eco-sistema, d’inquinamento delle falde e del mare, che nei confronti della salute dei cittadini gelesi.

Diversi studi hanno indicato in un esborso di 5 miliardi di euro la cifra necessaria per bonificare la zona dai danni ambientali provocati in 50 anni dalla raffineria dell’Eni mentre finora la società ha stanziato soltanto 300 milioni di euro.

Eppure Gela ed i suoi abitanti ne avrebbero bisogno, data l’enorme diffusione di malformazioni genetiche nella zona – sei volte rispetto al resto d’Italia – e l’emergenza ambientale in cui versa tutto il suo martoriato territorio sede di una raffineria che riceve ogni anno oltre 5 milioni di tonnellate di materia da trasformare in prodotti finiti…




 
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