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PISTOLE, ARMA CORTA

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»ßøss|êYêð
view post Posted on 11/2/2012, 14:48 by: »ßøss|êYêð     +1   -1




Browning Buck Mark Bulls'Eye



Tutta in acciaio. Molto precisa, Bello scatto. il migliore in questa fascia di prezzo.Quando si pensa al marchio Browning, la memoria corre immediatamente ai fucili semiautomatici da caccia, a partire dal celebre modello 1903 che il geniale John Moses, a inizio Novecento, progettò per la belga Fn, prima azienda al mondo a produrre in serie un tipo di fucile che avrebbe trasformato il modo di andare a caccia. Ma il marchio Browning merita attenzione anche per quel che riguarda le pistole, a partire da quella straordinaria creatura, ancora oggi così attuale, che è stata la Hp 35, o Gp 35 che dir si voglia, fino ad arivare alla più recente produzione di semiauto destinate al Tiro a segno.
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La Buck Mark è una linea di pistole in calibro .22 Lr pensata per coloro che vogliono avvicinarsi alle linee di tiro di un poligono, affidandosi a un’arma estremamente affidabile dal punto di vista meccanico, nonostante il prezzo contenuto. Della Buck Mark esistono varie versioni: la Field & Buck Mark, la Micro, la Silhouette, la Varmint e la Unlimited, meccanicamente identiche, ma differenti per lunghezza di canna, e quindi lunghezza totale, a seconda delle discipline alle quali sono destinate. Negli Stati Uniti, in particolare, le pistole calibro .22 Lr sono utilizzate non soltanto per il tiro accademico, ma anche per il plinking e per alcune varianti del Tiro dinamico con il piccolo e divertente calibro. La Buck Mark che abbiamo voluto mettere alla prova è la Target 5.5, la versione caratterizzata da una base in grado di ospitare congegni ottici elettronici di puntamento. Di serie, però, la Target monta soltanto organi di mira meccanici: la tacca è regolabile in altezza e derivazione, come altre versioni della Buck Mark, mentre il mirino a palo è regolabile in altezza, agendo sulla piccola vite tipo Allen, posta sulla faccia anteriore del carrello, qualche millimetro sopra la volata della canna. Nei congegni di mira, dunque, stanno le principali differenze di una versione che, per esempio, con il montaggio di un puntatore a punto rosso diventa assai divertente per il Tiro dinamico con piccolo calibro (in Italia, alcune sezioni del Tsn movimentano le domeniche dei soci con il divertente tiro alla lattina). Un’altra caratteristica degli organi di mira sta nel fatto che sia la tacca sia il mirino sono protetti da un tunnel: entrambi possono scorrere sulla base, bloccata sulla pistola mediante tre viti tipo Allen. Il tunnel del mirino è classico a forma cilindrica, mentre quello sulla tacca di mira è squadrato, dalla forma piuttosto inconsueta. Non dà particolare fastidio, ma non ci pare neppure che questo accorgimento sia del tutto indispensabile.
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Il tunnel consente di regolare la tacca di mira in altezza, facendo passare la punta di un piccolo cacciavite attraverso il foro del quale è dotato il piano superiore. Per la regolazione della derivazione, invece, è praticamente necessario, anche per non correre il rischio di graffiare le superfici brunite opache, far scorrere in avanti di un paio di tacche, sulla base, il tunnel, per poi agire sulle vite posta sul lato destro della tacca. In entrambe le direzioni, le regolazioni risultano precise (per l’altezza sono disponibili 16 click) così come costanti si sono rivelati i conseguenti spostamenti del punto d’impatto del proiettile sul bersaglio. Non è un aspetto da sottovalutare, perché, spesso, nelle armi di fascia economica l’efficacia e la precisione della tacca risentono del contenimento i costi. Per quel che riguarda la meccanica, la Browning non poteva che scegliere il sistema che proprio il grande progettista mormone aveva proposto per primo nel 1895. Le Buck Mark, infatti, sono pistole semiautomatiche a canna fissa, con chiusura labile, o blow-back, un sistema semplicissimo, ma che sul piccolo .22 Long rifle garantisce un funzionamento regolare del ciclo di riarmo. Inoltre, le ridotte dimensioni e il peso limitato delle masse in movimento nella fase di sparo esaltano le doti di precisione della Buck Mark, così come delle semiautomatiche che adottano il blow-back. Soltanto il piccolo carrello si muove: quando arretra, il bossolo viene estratto dalla camera di scoppio ed espulso, mentre quando avanza viene camerata una nuova cartuccia, prelevata dal caricatore monofilare, che ne può contenere fino a un massimo di dieci.


Beretta 90 TWO



Si chiama Beretta 90Two l'ultimo aggiornamento della serie 92 della Casa di Gardone Val Trompia. La nuova bifilare dispone di tutte le più moderne soluzioni tecniche e operative richieste ad un'arma destinata alle forze dell'ordine e militari. Dispone di slitta integrata nel fusto per il montagggio di torcia tattica, impugnature intercambiabili di diverse dimensioni, nuovo set di mire Superluminova. E' stata presentata nei calibri 9x19 e .40 Smith & Wesson.



beretta90two1
 
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