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FUCILI D'ASSALTO, Varie tipologie

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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 17/12/2010, 21:28 by: _Bl4K_Eagle     +1   -1






FG 42




L'FG 42 ("Fallschirmjaeger Gewehr 42") , dal tedesco: "Fucile da Paracadutista, Modello 1942", fu un'arma individuale da fanteria diffusa nella Seconda guerra mondiale.

Progettata e sviluppata in Germania fra il 1940 ed il 1943, ideata per le Truppe Paracadutate della Luftwaffe (l'aeronautica militare tedesca). È ritenuto da molti come il primo fucile d'assalto mai creato, precede lo StG44.

Date tutte le problematiche intorno al difficile ruolo delle Truppe Paracadutiste, alla fine del 1940 l'Oberkommando der Luftwaffe ritenne che l'equipaggiamento dei propri paracadutisti fosse comunque inadeguato per le esigenze di una guerra moderna, basata sulla mobilità e sulla rapidità di azione. Pertanto, vennero emesse le specifiche all'industria bellica tedesca per la progettazione di un innovativo "Fucile da Paracadutista". Tale nuova arma avrebbe dovuto raccogliere in se stessa, senza risultare troppo pesante da maneggiare, tutti i vantaggi del:

* Fucile di Precisione (potenza e precisione di tiro a lungo raggio)
* Pistola Mitragliatrice (mitra agile e maneggevole per scontri improvvisi o ravvicinati)
* Mitragliatrice di Squadra (fuoco devastante contro nemici numerosi)

Ciò in modo tale che ogni singolo paracadutista, dotato di questo innovativo fucile, potesse disporre di tutta la potenza di fuoco di cui abbisognava, al momento giusto e nel posto giusto.

La commissione della nuova arma all'industria bellica tedesca venne ordinata dall' Ufficio LC-6, preposto alla fornitura di armi alla Luftwaffe, che presentò il seguente capitolato per la progettazione e lo sviluppo dell'arma:

* Calibro da fucile, con impiego della munizione 7,92 × 57 mm Mauser, standard nella Wehrmacht.
* Funzionamento automatico, con selettore di tiro per fuoco di precisione o a raffica.
* Lunghezza massima assoluta di 1 metro, per essere impiegato dalle truppe aviotrasportate.
* Peso contenuto, possibilmente non superiore a quello di un normale fucile da fanteria.
* Possibilità di impiego come fucile da cecchino con mira ottica.
* Possibilità di impiego per il lancio di Granate da Fucile.
* Struttura robusta, per l'eventuale combattimento "corpo a corpo" alla baionetta.

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La richiesta della Luftwaffe all'industria bellica tedesca era un concetto ancora sconosciuto all'epoca ; un concetto che oggi si chiama Sistema d'Arma ed è alla base di molti moderni fucili d'assalto. Per Sistema d'Arma si intende un'arma multiruolo o multifunzione, ovvero capace di operare tatticamente in vari modi diversi. Si trattava di un'idea decisamente "futuristica" per l'epoca. Il Comandante in Capo della Luftwaffe, il Maresciallo del Reich Hermann Goering si vantava di essere stato l'ideatore iniziale del Sistema d'Arma FG42 ; ma non ci sono prove concrete al riguardo.
È certo, invece, che lo FG 42, nonostante alcuni iniziali difetti di progettazione, si rivelò una delle migliori armi da fanteria della Seconda guerra mondiale.

Lo FG42 camerava la munizione d'ordinanza dell'Esercito Tedesco: la 7,92 × 57 mm Mauser , che offriva un'ottima potenza di fuoco; e poteva sparare sia in modalità di fuoco semiautomatico ("Einzelfeurer", un colpo per ciascun tiro di grilletto, con ricarica automatica del colpo successivo) ad "otturatore chiuso", per il tiro di precisione; oppure in modalità di fuoco automatico ("Dauenfeurer", 750 colpi al minuto, finché si manteneva il grilletto in tiro) ad "otturatore aperto", per il tiro come mitragliatrice. Se il tiratore voleva cambiare modalità di fuoco, doveva prima agire sulla levetta del Selettore di Tiro, poi agire sulla leva dell'otturatore. Questo sistema era un po' macchinoso, ma consentiva effettivamente di avere un Fucile da Cecchino ed una Mitragliatrice di Squadra in una singola arma; e il tutto con un peso assai contenuto ed una lunghezza inferiore ad 1 metro, rendendo lo FG42 agile e maneggevole come se fosse un mitra o pistola mitragliatrice.

Lo FG42/I fu adottato ufficialmente nel 1942, ma la prima versione fu prodotta in soli 2.000 esemplari, per vari motivi. Innanzitutto, il progetto originario dell'arma prevedeva un eccessivo impiego di acciaio al manganese, che a causa della guerra era divenuto piuttosto raro. Questo elemento, unito alla complessità del castello dell'arma, che richiedeva molti pezzi lavorati al tornio, rendeva lo FG42/I troppo costoso e lento da produrre, per una fornitura su vasta scala alle truppe combattenti. Inoltre, l'arma dimostrò una serie di piccoli ma spiacevoli difetti di progettazione: lo smorzatore di fiamma non era adeguato ; il bipiede tendeva a piegarsi durante il fuoco automatico; l'espulsione dei bossoli non era abbastanza efficiente; l'impugnatura e il calcio erano un po' scomodi da usare, specie nel tiro dal fianco e da terra. La strana impugnatura ad assetto molto inclinato era stata concepita, inizialmente, perché si immaginava la possibilità, per il Paracadutista ancora in volo con il paracadute, di usare anticipatamente il fucile, prima di giungere a terra, sparando verso il basso contro i nemici (più che altro come "fuoco di auto-copertura"). Tale intuizione si rivelò, invece, di scarsa utilità.

Tuttavia, poiché l'idea alla base dello FG42 sembrava davvero buona, i creatori dell'arma (principalmente, Louis Stange) revisionarono attentamente e profondamente il progetto originario, arrivando nel giro di un anno ad una seconda versione, decisamente più riuscita. Lo FG42/II utilizzava il più comune acciaio al carbonio; il castello impiegava alcuni pezzi stampati, anziché lavorati al tornio; l'espulsione dei bossoli fu migliorata; e fu adottato un nuovo smorzatore di fiamma. L'arma montava inoltre un nuovo calcio ed impugnature in legno , più comodi da usare. Fu migliorata anche l'impugnatura in legno sotto la canna, per attutire un po' meglio l'effetto calore. Quanto al bipiede, fu spostato dal centro verso l'esterno della canna, e reso pieghevole verso l'interno, in modo tale da rimanere ben fisso durante il fuoco da terra. Alla fine, lo FG42/II risultò un'arma esteticamente molto diversa dallo FG42/I, e più pesante di quasi 1 kg. Anche dal punto di vista meccanico, le differenze fra le due versioni erano tali che neppure i caricatori delle munizioni erano intercambiabili.

Nonostante i notevoli miglioramenti introdotti con la seconda versione, la produzione dello FG42/II si fermò comunque ad una quota non molto elevata: 5.000 unità. Rimaneva il problema, difatti, che trattavasi di un'arma molto sofisticata e molto costosa, quindi logicamente più adatta a piccoli Reparti di Elìte molto esperti, che non alla produzione di massa per l'Esercito regolare.
Come arma da cecchinaggio in modalità semiautomatica, sia lo FG42/I che lo FG42/II erano dotati di mirini ottici Zeiss con zoom manuale fino a 4 ingrandimenti; lenti di buona qualità che garantivato eccellente precisione di tiro, quantomeno fino a 600 metri

(la gittata efficace dell'arma poteva raggiungere, comunque, i 1000 metri). A seconda della necessità del momento, il tiratore poteva decidere se installare o no il mirino ottico, che faceva parte della dotazione standard dello FG42 (ciascun soldato aveva un mirino ottico in dotazione). Verso la fine del 1944, comparvero anche speciali mirini ottici agli infrarossi, per il tiro notturno (costosi e poco diffusi).

Entrambe le versioni dello FG42, per l'eventuale combattimento "corpo a corpo", erano munite di una baionetta "a spiedo" pieghevole, di norma a riposo al di sotto della canna. La baionetta fu installata sull' FG42 giusto per soddisfare le richieste da capitolato; ma probabilmente non fu molto utilizzata, poiché nella Seconda guerra mondiale (specie dal 1943 in poi) le armi automatiche erano abbastanza diffuse, e gli scontri "corpo a corpo" decisamente rari.
Sempre per rispettare le richieste da capitolato, fu prevista la possibilità di lanciare granate da fucile: era sufficiente montare sulla canna dello FG42 un accessorio per innestare le stesse, potenti granate da fucile già impiegate con il Mauser Karabiner 98k. Lo sparo avveniva con il semplice tiro del grilletto, in modalità di fuoco semiautomatico, utilizzando però apposite munizioni speciali "da lancio", in luogo delle munizioni standard. Sebbene molto efficace in alcune situazioni tattiche particolari, l'impiego di Granate da Fucile non era molto congeniale alla natura dello FG42 ; poiché avendo una canna più corta del fucile ordinario Mauser, lo stress meccanico a cui veniva sottoposta l'arma era maggiore.

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8 replies since 12/12/2010, 02:12   20394 views
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