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FUCILI D'ASSALTO, Varie tipologie

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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 12/12/2010, 02:12     +1   -1




FUCILI D'ASSALTO


COSA SONO I FUCILI D'ASSALTO??


Il fucile d'assalto è un'arma progettata per accrescere l'efficacia del fuciliere in battaglia.

I fucili d'assalto offrono molti vantaggi, tra cui la possibilità di poter sparare efficacemente mentre si è in movimento, il non dover più provvedere al riarmo dell'arma dopo ogni colpo, ed alcune tattiche, tra cui il fuoco di saturazione.

Ci sono alcune caratteristiche comuni nei fucili d'assalto:

* capacità di fuoco selettivo: l'arma può sparare sia a colpo singolo sia in modalità automatica.
* L'essere dotato di un caricatore amovibile ad alta capacità.
* l'utilizzo della cosiddetta munizione intermedia.

Il termine venne coniato dallo stato maggiore britannico per descrivere le nuove armi messe in campo dalle forze armate tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Queste avevano sviluppato una nuova maschinenpistole (pistola automatica) MP-44 dalle caratteristiche inusuali. Infatti essa era più simile ad un fucile che non ad una pistola, usava una munizione "intermedia" (meno potente dei calibri ordinari da fucile, ma più potente dei calibri da pistola dell'epoca). I generali tedeschi si accorsero delle vere potenzialità dell'arma ma incontrarono la forte opposizione di Adolf Hitler, ostile al concetto di munizione intermedia ed a dotare i suoi soldati di un'arma che percepiva meno potente. Testata sul campo di battaglia incontrò un ampio favore tra le truppe. Rinominata "SturmGewehr-44", o StG-44 (dal tedesco "Sturm", tempresta e "Gewehr", fucile) Hitler la vide come un ottimo strumento di propaganda ed approvò, finalmente, la produzione di massa.

L'StG non fu il primo fucile d'assalto della storia, infatti taluni vogliono come capostipite della dinastia il russo Fedorov Avtomat, od altri ancora (forse di diritto, anche se completamente inaffidabili e soggetto a continui inceppamenti) l'italiano Cei-Rigotti; entrambe queste armi vennero utilizzate in minuscoli quantitativi nella prima guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, soprattutto l'Avtomat che si rivelò essere un'arma affidabile e potente, anche se molto costosa e difficile da produrre. Un'altra arma, forse più simile ad un fucile automatico che ad un vero fucile d'assalto, era il messicano Mondragon mod. 1900, utilizzato in piccola serie anche dai tedeschi nella prima guerra mondiale, oltre che nella rivoluzione messicana. Sta di fatto che l'StG è stato il primo fucile d'assalto ad essere impiegato da un esercito regolare effettivamente come tale e in quantitativi notevoli; inoltre era un fucile d'assalto che incorporava tutte le caratteristiche dell'arma in maniera completa e non sperimentale. In particolare era un'arma utilizzabile sia per il fuoco automatico che per quello semiautomatico, con una munizione leggera (Cei Rigotti e Avtomat utilizzavano proiettili full power poco potenti, mentre lo StG aveva una munizione "intermedia" vera) e un peso contenuto, una gittata inferiore a quella di un fucile "tradizionale", dimensioni ridotte, ecc. Da allora i tentativi di replicare la formidabile arma crebbero in numero e varietà, tra cui il primo e più famoso Kalashnikov AK-47.

Altri notabili fucili d'assalto sono il tuttora validissimo M16 statunitense e la sua evoluzione l'M4 , l'SA80 (conosciuto anche come L85), l'FN FAL belga nel calibro tedesco 7,92 x 33 Kurz (era stato originariamente progettato per lo Stg-45), l'israeliano Tavor e l'italiano Beretta AR 70/90.

Le diverse tipologie di munizione nei fucili d'assalto sono quantomai numerose. La genesi di queste munizioni intermedie possono essere grossolanamente ricondotte a due grandi famiglie: quelle derivate accorciando delle munizioni "full-power" dei fucili d'ordinanza (il 7,92 Kurz o il 7,62 Soviet dell'AK47 rientrano in questa categoria...) o creandone di totalmente nuove (il 5,56 NATO od i nuovi calibri iperveloci come il 5,7 della Five Seven belga appartengono a questo tipo).

Entrambi i calibri intermedi, rispetto alle munizioni da fucile classiche, hanno il vantaggio di rendere l'arma controllabile nella modalità di fuoco a raffica e permettono di portare molte più munizioni in combattimento.

Ci sono vari tipi di munizioni, come ad esempio le semplici Full Metal Jacket (FMJ), quelle a Punta cava JHP (vietate dalla convenzione di Ginevra), quelle traccianti, quelle perforanti ed altre ancora. Le munizioni FMJ hanno un nucleo di piombo incamiciato in un metallo più duro (ottone o leghe di rame con altri metalli più duri...) che garantisce la resistenza della palla. Sono obbligatorie come standard minimo in ambito militare, per garantire ferite "pulite" ed evitare la deformazione del proiettile nell'impatto contro bersagli umani. Le munizioni a punta cava, sfruttando il principio dello shock idrodinamico si espandono o frammentano più facilmente all'impatto causando danni maggiori ad un corpo umano ma con minore effetto su eventuali protezioni come giubbotti antiproiettile. Le palle traccianti hanno la base concava e riempita di una miscela luminosa a base di fosforo, che si incendia ed è visibile già dopo circa 40-50 metri. Queste ultime sono utili negli scontri notturni od in ambiente urbano per permettere al tiratore di individuare la precisa traiettoria dei proiettili sparati con tiro istintivo. Un altro uso prevede l'inserire uno di questi colpi al terzultimo posto del caricatore, in questo modo alla partenza del proiettile tracciante la persona che utilizza l'arma sa che il caricatore è quasi terminato, e che è presto necessaria la sostituzione di questo.

I fucili d'assalto oltre a differenze nel calibro offrono fondamentali differenze nel design, a seconda delle richieste specifiche del committente. Un esempio sono i fucili d'assalto cosiddetti "compatti", ottimi nel combattimento urbano, a causa del ridotto ingombro e della facilità di trasporto. Un'altra variante sono i moderni fucili dalla configurazione "bullpup", con il caricatore spostato indietro rispetto al grilletto, ottenendo un fucile più corto a parità di lunghezza di canna ma, d'altra parte, l'impossibilità di cambiare spalla ed impugnatura per il tiratore, cosa essenziale se si vuole sparare da un riparo che può trovarsi dalla parte opposta di come si impugna abitualmente l'arma. Per esempio, un soldato mancino che utilizzi uno Steyr AUG (che presenta la finestra di espulsione sulla sinistra) potrà sparare riparato se il riparo si trova alla sua destra, mentre esporrà completamente il corpo se il riparo disponibile si trova a sinistra. Questo difetto che compromette anche la possibilità di utilizzo da parte di soldati con diversa mano dominante se non con difficoltose modifiche, è stato risolto da alcuni fucili di ultima generazione come l'FN F2000 che fa uscire la cartuccia dalla sommità della canna.

Gli eserciti di Austria, Irlanda, Australia e Gran Bretagna hanno dovuto variare le tattiche di fuoco e copertura per ovviare parzialmente a questo problema, posto dalle armi "bullpup".



M4

L'M4 è un fucile d'assalto variante del fucile d'assalto americano M16A2. Il fucile è dotato di selettore di fuoco che nella versione iniziale aveva le opzioni sicura / colpo singolo / raffica 3 colpi, dalla versione M4A1 e SOPMOD il gruppo scatto è stato rimpiazzato con quello dell'M16A1 (sicura / colpo singolo / raffica libera). È la diretta evoluzione della carabina XM177E2 calibro 5.56mm utilizzato dai militari americani in Vietnam.

Viene caricato con cartucce M855 (SS109) da 5,56 x 45, sia FMJ che JHP; i suoi caricatori sono da 30 colpi. È stato riscontrato un surriscaldamento della canna se l'arma viene usata a lungo in modalità raffica, con alcuni casi di fessurazione longitudinale della canna od addirittura di scoppio della stessa. L'inconveniente è stato ovviato con nuovi trattamenti termici delle canne.

L'arma venne presentata alla fiera delle armi da difesa di Abu Dhabi nel 1994, come modifica della M16A2 Carbine M723, che aveva la canna da 14.5" più sottile. Allo sviluppo dell'M4 ha contribuito grandemente l'esperienza delle Forze Speciali dell'Esercito degli Stati Uniti (i cosiddetti "Green Berets"), desiderosi di avere con se un'arma più leggera e maneggevole degli M16A1 ed A2 standard. Il profilo delle missioni delle Forze Speciali prevede spessissimo che l'operatore agisca per lunghi periodi a piedi e portando con se il massimo carico possibile per assicurare una lunga autonomia di combattimento e sopravvivenza dietro le linee nemiche. Il peso dell'M4 è poco superiore alla metà di un M16A2: la differenza permette di portare ad un soldato, a parità di carico, più acqua, più munizioni, più equipaggiamento senza per questo rinunciare alla potenza di fuoco di un fucile d'assalto.

Spesso sull'M4 vengono montati accessori, in particolar modo grazie al sistema RIS, come ad esempio il lanciagranate M203 e Red dot.

Tipo fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5.56 mm (.223 in)
Munizioni 5.56 x 45 mm NATO, .223 Remington
Azionamento a presa diretta di gas
Velocità alla volata 884 m/s
Gittata 500-600m

rof= 700 - 950 round/min, ciclico
Lunghezza 757 - 838 mm
Lunghezza della canna 368,3 mm ( 14.5 pollici)
Peso 2.520 kg scarico, 3.0 kg con caricatore da 30 colpi
Alimentazione caricatore da 20 o 30 colpi
Organi di mira metalliche, mirino a palo, diottra posteriore regolabile in elevazione e deriva

image :woot:





AK-47

L'AK-47, la cui sigla sta per Avtomat Kalašnikova obrazca è un fucile mitragliatore

progettato appunto nel 1947 da Michail Timofeevič Kalašnikov, allora sottufficiale dell'Armata Rossa dell'Unione Sovietica.

L'AK-47 o, come è popolarmente noto, "Kalashnikov"
fu il capofila di una vastissima serie di armi ispirate alle sue concezioni meccaniche, balistiche e d'impiego, per lo più adottate da paesi in qualche misura legati all'Unione Sovietica.È stato affermato che non meno di 50 eserciti regolari lo adottino come arma d'ordinanza e che ne siano stati prodotti più di 100 milioni di esemplari.La sua robustezza e semplicità ne hanno fatto un'arma popolare anche tra i soldati di quelle nazioni che usano armi diverse dall'AK 47 tanto che sia nel Vietnam come nell'Iraq odierno i soldati statunitensi sono soliti sostituire le loro armi con AK, arma meno raffinata ma più affidabile.

L'AK-47 è camerato per la cartuccia 7,62 × 39 mm di produzione russa.

Munizioni 7,62 × 39 mm
Azionamento operato a gas
Cadenza di tiro 600 rnd/min
Velocità alla volata 710 m/s
Gittata utile 300-400m
Lunghezza 869 mm
Lunghezza della canna 414 mm
Peso 4,3 kg
Alimentazione caricatore da 20/30/50/100 colpi; compatibile con caricatore da 40 colpi dell'RPK

mire= mire metalliche, staffa per mirino ottico opzionale

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:D :D :D :D anche senza armi questa potrebbe uccidere un uomo :D :D :D





HECKLER & KOCH G36

Il G36 è un fucile d'assalto funzionante a recupero di gas con pistone a corsa corta autoregolante, ed è composto prevalentemente da polimeri rinforzato con inserti in acciaio, per garantire resistenza e contenere il peso complessivo dell'arma. Grazie alla costruzione modulare, esso vanta numerose varianti, dalla versione standard G36, alla versione accorciata G36K (da Kurz, "corto" in tedesco), alla versione compatta G36C che vanta dimensioni estremamente ridotte pur fornendo la stessa potenza di fuoco di un fucile d'assalto, fino alla versione mitragliatrice leggera MG36 provvista di una canna rinforzata atta a sostenere volumi di fuoco elevati e di un caricatore C-Drum da 100 colpi. Esistono inoltre tre ulteriori varianti, il G36E, il G36KE e il MG36E, destinate al mercato estero quale l'esercito spagnolo, che sono leggermente differenti dal fucile originale.

Gli organi di mira sono differenti a seconda delle versioni: il G36 e il G36K presentano duplici organi di mira, costituiti da un'ottica red dot ad ingrandimento nullo sovrapposta ad un'ottica telescopica con ingrandimento fisso 3.5x, posti alla fine del maniglione di trasporto dell'arma; la versione G36C presenta invece un'ampia slitta Picatinny MIL-STD-1913 al posto del maniglione di trasporto, che permette l'installazione di vari dispositivi di mira, e pertanto è fornita solo di tacche di mira convenzionali; le versioni G36E e G36KE sono invece provviste di un'ottica ad ingrandimento fisso 1.5x e di tacche di mira convenzionali poste sopra il red dot stesso.

I caricatori standard contengono 30 colpi e sono di plastica trasparente, per permettere un'immediata visualizzazione delle munizioni disponibili; sono inoltre provvisti di apposite sporgenze e rientranze laterali che permettono l'unione di due o più caricatori l'uno all'altro, in modo da passare più velocemente da un caricatore vuoto ad uno pieno.

Il fucile può essere provvisto di lanciagranate sottocanna Heckler & Koch AG36 calibro 40 mm.

Tipo fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5,56 × 45 mm (.223 Rem)
Munizioni 5,56 × 45 mm NATO,
Azionamento a presa diretta di gas
Cadenza di tiro 750 colpi al minuto
Lunghezza 998/758 mm (G36) - 860/615 mm (G36K) - 720/500 mm (G36C)
Lunghezza della canna 480 mm (G36) - 320 mm (G36K) - 228 mm (G36C)
Peso 3.6 kg (G36) - 3.3 kg (G36K) - 2.8 kg (G36C)
Alimentazione caricatore standard da 30 colpi, caricatore Beta C-Drum da 100 colpi
Organi di mira ottica telescopica 3.5x inferiore e ottica red dot 1x superiore (G36, G36K), oppure ottica red dot 1.5x inferiore e tacche di mira metalliche superiori (G36E, G36KE), tacche di mira metalliche (G36C)

Questa che vedete nella foto è la versione G36C Presente in swat
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Anche immergendo in acqua questo fucile, non ci sono problemi

IDEM per il video






Edited by _Bl4K_Eagle - 12/12/2010, 02:27
 
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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 12/12/2010, 02:29     +1   -1




FAMAS


FAMAS è l'acronimo di Fusil d'Assaut de la Manufacture d'Armes de St-Étienne (fucile d'assalto manifattura Armi di Saint-Étienne)Vennesoprannominatole clairon ( 'la trombetta')prodotto dalla Manufacture d'armes de Saint-Étienne prima e poi dalla GIAT Industries.

* Il FAMAS è un fucile cosiddetto bullpup, in cui cioè camera di scoppio, otturatore e caricatore sono alloggiati nel calcio. Questa struttura ha il grande vantaggio di rendere l'arma più corta e leggera, rispetto alle sue pariclasse (M16, per esempio), quindi più facilmente brandeggiabile e trasportabile. D'altra parte lo svantaggio è che l'arma di un destrimano non può essere usata da un mancino e viceversa. Infatti l'espulsione dei bossoli avviene all'altezza della guancia di chi spara, quindi un mancino che si trovi ad usare un fucile configurato per un destrimano si vedrebbe i bossoli schizzare in piena faccia, oltre al rumore dello sparo giusto vicino all'orecchio. Si registrano incidenti dovuti a questa particolarità, che è in effetti un punto debole dell'arma. Il rimedio a questo inconveniente è dato dalla possibilità d'invertire le posizioni dell'estrattore e della finestra d'espulsione da destra a sinistra e viceversa. Questa 'modifica' richiede quasi uno smontaggio dell'otturatore, il che già di per sé è piuttosto laborioso, ma lo diventa ancor di più se ci si trova in combattimento.
* Nella sua configurazione standard può lanciare granate (APAV40 da 40 mm o AC58) od essere equipaggiato di un lanciagranate tipo M203, posto sotto la canna. Le cartucce per questo tipo di tiro sono standard se la granata è munita del dispositivo di ritenzione della pallottola oppure speciali (prive di pallottola). La gittata della granata è di 340 metri max con un'inclinazione della canna di 45°.
* Come la maggior parte dei fucili d'assalto moderni ha un selettore di fuoco a tre posizioni: tiro semiautomatico, raffica di tre colpi, tiro automatico.


Tipo semiautomatico, raffica di tre colpi e automatico
Calibro 5,56 mm
Munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento massa battente ritardata a leva
Cadenza di tiro 900-1000 colpi/min (F1)
1000-1100 colpi/min (G2)
Velocità alla volata 960 m/s (F1 e G2)
925 m/s(F2)
Gittata
320 (effettiva)
Lunghezza 757 mm
Lunghezza della canna 488 mm
Peso 4,370 kg
Alimentazione caricatore da 25 colpi(F1 e F2)
caricatore da 30 (G2) colpi


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BUSHMASTER ACR


Il Bushmaster Adaptive Combat Rifle (ACR) è un fucile d'assalto prodotto dalla casa statunitense Bushmaster Firearms International.L'originale progetto del Masada includeva le caratteristiche di tutti i fucili più recenti, riunendo a sé quelle che, nelle intenzioni dei progettisti, sono le migliori qualità di ognuno di essi in un'unica arma leggera e modulare. Si notano soprattutto le influenze dell'Armalite AR-18 (pistone del recupero gas a corsa breve), dell'FN SCAR (parte superiore del corpo dell'arma, posizione della leva dell'otturatore), del G36 e dell'XM8 (uso di polimeri), e del fucile M16 (grilletto, canna, controllo di fuoco). Il fucile presentava anche nuove caratteristiche sviluppate dalla Magpul, come il gruppo canna/orecchione a sostituzione rapida, la valvola regolatrice della pressione dei gas di sparo, la leva dell'otturatore non oscillante ed i vani portaoggetti ricavati nel calcio e nell'impugnatura

Subito prima dell'accordo con la Bushmaster, vennero eseguite ulteriori modifiche (la più importante delle quali fu lo spostamento della leva dell'otturatore in posizione anteriore, con una configurazione simile all'Heckler & Koch G3 ed all'MP5). Fonti della Magpul Industries hanno affermato che la cadenza di fuoco è stimata in 600-800 colpi al minuto, a seconda della lunghezza della canna.


La Bushmaster Firearms, con l'aiuto della consociata Remington Firearms ha operato alcuni cambiamenti di progettazione basati sull'esperienza accumulata in una lunga serie di test ambientali e funzionali, in modo da venire incontro alle richieste dei militari sulle caratteristiche delle versioni carabina e subcompatta dell'arma. Si pensa che l'arma potrà sparare munizioni di calibro differente (5,56 × 45 mm NATO, 6,5 mm Grendel e 6,8 mm Remington SPC) sostituendo solamente la canna, la testa dell'otturatore ed il caricatore, ed inoltre saranno disponibile canne di lunghezza pari a 10,5 pollici (266,7 mm), 14,5 pollici (368,3 mm), 16 pollici (406,4 mm, uso commerciale) e 18 pollici (457,2 mm). Il nome ufficiale della nuova arma per uso militare sarà Remington ACR.
Il caricatore concepito per il calibro 5,56 mm è chiamato PMag, ha una capacità di 30 colpi ed è costruito con polimeri. La Magpul afferma che è sensibilmente più resistente all'usura, agli urti ed alle condizioni più difficili degli altri modelli sul mercato. Il PMag rispetta lo standard STANAG 4179, per cui potrà essere utilizzato su tutte le armi compatibili, incluso il fucile M16 e le sue varianti. La costruzione modulare del Bushmaster ACR permette perfino di sparare le munizioni di produzione russa 7,62 × 39 mm M43 con un'opportuna canna.

Calibro 5,56 mm
Munizioni 5,56 × 45 mm NATO,
6,5 mm Grendel,
6,8 mm Remington SPC,
7,62 × 39 mm
Azionamento recupero di gas, otturatore rotante
Cadenza di tiro 750-800 colpi/minuto
Velocità alla volata 792-990 m/s
Gittata 300-600 m
Lunghezza 716 mm (calcio retratto),
947 mm (calcio esteso)
Lunghezza della canna 10,5 in (266,7 mm)
14,5 in (368,3 mm)
16 in (406,4 mm)
18 in (457,2 mm)
Peso 3,3 kg (scarico)
Alimentazione caricatore da 30 colpi
Organi di mira mirino anteriore regolabile pieghevole, mirino posteriore assente (uso di organi di mira esterni tramite attacco Picatinny)
Note lunghezza e peso complessivi possono variare a seconda della canna utilizzata

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TAR 21

Il TAR-21 è un fucile d'assalto in configurazione bullpup, che, grazie al meccanismo di fuoco posto dietro al grilletto, permette di contenere le dimensioni complessive dell'arma facendo rimanere invariata la lunghezza della canna. È stato sviluppato e prodotto dalla Israel Military Industries (la fabbrica d'armi governativa dello Stato d'Israele) e rappresenta un nuovo standard di progettazione, tra i più avanzati al mondo.

Il TAR-21 adotta una cadenza di fuoco di 900 colpi al minuto con munizionamento standard NATO. Il design del TAR è votato alla ergonomia e alla completa possibilità di utilizzo sia da parte di tiratori destri, sia mancini; il corpo principale è composto da materiali polimerici sostituti del metallo, che lo rendono estremamente leggero, circa 3,5 kg a pieno carico.

Grazie alla sua compattezza e ai suoi numerosi pregi è un'arma perfetta per combattimenti in ambienti urbani e l'impiego da parte di truppe meccanizzate.

Sono noti alcuni difetti legati al TAR-21:

* il costo, che è pari a circa 3 volte quello di un M-16.
* alcuni problemi di "jamming" (inceppamento) per la esposizione del complesso otturatore alla sabbia che lo faceva inceppare, difetto molto grave per un'arma operante in ambienti mediorientali. Questo problema è stato completamente risolto.
* attacchi proprietari per gli NVG ed altri dispositivi optoelettronici.

Calibro 5.56x45mm NATO

9x19mm Parabellum (X95)
Cadenza di tiro 750-900 colpi/min
Velocità alla volata 910 m/s T.A.R. 21, S.T.A.R. 21
890 m/s C.T.A.R. 21
870 m/s X95. 21
885 m/s T.C. 21
Gittata 800 m


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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 14/12/2010, 19:35     +1   -1








AR 70/90



Il fucile d'assalto AR 70/90, camerato per il calibro NATO 5,56 × 45 mm, viene prodotto dalla Fabbrica d'Armi Pietro Beretta, che cominciò a svilupparlo nel 1968, sfruttando alcune collaborazioni con la svizzera SIG Sauer (oggi SAN - Swiss Arms).

Il modello si può distinguere in due varianti, la prima denominata AR 70 è la versione originale, mentre per rispondere alle specifiche dell'esercito italiano e modernizzarlo, si sviluppò la versione AR 70/90. È probabile che venga sostituito col Beretta ARX-160
, un risultato del programma Soldato Futuro dell'Esercito Italiano, progettato a partire dal AR 70/90.

Gli AR-70/223 ed i fucili d'assalto AR-70/90 sono molto simili nel progetto base, ma con delle differenze. La descrizione sotto riportata è per l'AR-70/90, con riportate le differenze rispetto al celebre 70/223, dove necessario.

L'AR-70/90 è un fucile d'assalto automatico a recupero indiretto di gas con canna rigata con sei righe destrorse con passo da 178 mm. Il castello è fatto in lamiera d'acciaio stampata, composto da due metà unite sul retro e sul fronte. Per la manutenzione da campo si può aprire il castello spingendo il pulsante sul retro che svincola il castello che è incardinato sulla parte anteriore. Se necessario, può essere svincolato anche il cardine anteriore, così si potrà separare completamente il castello. Sull'AR-70/223 il castello superiore è di sezione trasversale quadrata, con nervature di rinforzo separate. Questa conformazione si dimostrò poco robusta, per cui l'AR-70/90 presenta una sezione trasversale del castello superiore sagomata di forma trapezoidale, con saldate delle nervature di rinforzo.

L'azione a recupero di gas dell'AR-70/90 è di tipo convenzionale, col pistone del recupero gas lungo, posizionato sopra la canna. L'asta del pistone del gas è collegata al gruppo otturatore con un chiavistello, e la molla di ritorno è posizionata sul pistone del gas, fin sopra il caricatore. Il gruppo recupero gas presenta fori di parzializzazione dell'uscita dei gas (per le condizioni ordinarie o critiche), e la chiusura completa della fuoriuscita gas, avviene alzando l'apposita leva ad anello per il lancia granate. Quando la leva per il lancia granate è alzata nella posizione di fuoco, chiude automaticamente e del tutto la fuoriuscita dei gas che vengono tutti convogliati nel vivo di volata. La leva selettore è piuttosto simile a quella dei fucili

d'assalto Kalashnikov AK-47, ed ha i lati massicci, i quali sono imperniati nel manicotto del tromboncino che è solidale alla canna. L'astina o impugnatura anteriore e agganciata al tubo che contiene il pistone.

È possibile la sostituzione rapida della canna (ma solo per la manutenzione non da campo), senza l'esecuzione delle rettifiche estese della testata. Il vivo di volata è cromato internamente.

Il selettore per il tiro ordinario/automatico sui fucili d'assalto della serie AR-70/90 è per colpo singolo, raffica controllata di tre colpi (accessorio extra sui fucili d'assalto AR-70/223) e raffica. Il selettore della sicura ordinaria è ambidestro sui fucili d'assalto della serie AR-70/90, mentre è localizzato sul lato destro del castello sui fucili d'assalto della serie AR-70/223.

Il caricatore delle armi della serie dei fucili d'assalto AR-70/90 è realizzato secondo lo standard STANAG NATO (Colt M16), col pulsante di sgancio localizzato in basso su ambo i lati del castello sotto il selettore di tiro. Sui fucili d'assalto AR-70/223, il caricatore era semilunare per trenta colpi, con il pulsante di sgancio localizzato sotto il selettore di tiro ed il ponticello del grilletto. Sia i fucili d'assalto AR-70/90 che i fucili d'assalto serie AR-70/223, sono dotati di hold open. Il pulsante di sgancio dell'A.O.A.C.E. è localizzato sul lato sinistro del castello, sopra il selettore di tiro.

Il mirino dei fucili d‘assalto AR-70/90 si trova sopra il gruppo recupero gas, e la diottra/tacca di mira del tipo ad alette è tarata per 250 o 400 metri. Sulla superficie del castello è presente una maniglia sganciabile che ha degli agganci di tipo STANAG NATO per potervi apporre tutti i vari accessori disponibili (intensificatori di luce lunare "Orion" o Aimpoint, ottica 4× Zeiss), possono essere installati facilmente anche altri mirini con attacchi compatibili, se richiesto.

Ultimamente nei reparti dell'EI sono comparse delle soluzioni che sostituiscono il tradizionale maniglione con una slitta Picatinny per una integrazione veloce delle moderne ottiche in stile dei modelli americani M16 ed M4.

Le impugnature su tutti i fucili è fatta di plastica, sia sui fucili standard che hanno il calcio di plastica o fisso. Il fucile d'assalto SC-70/223, il fucile d'assalto SC-70/90 ed il fucile d'assalto SCP-70/90 sono solamente varianti dei fucili AR avendo di particolarità il calcio, metallico, ripiegabile e non coperto di plastica. La carabina di SCP-70/90 è simile all'SC-70/90 e si differenzia per il tromboncino spegni-fiamma estraibile tramite un innesto a baionetta e che non può essere usato per lanciare granate. Comunque, un lanciatore di granata amovibile è disponibile ed è agganciabile con un morsetto sotto l'astina subito dopo il ponticello del grilletto. L'impugnatura a pistola di tutti i fucili d'assalto di AR-70/90 è dotata di un alloggiamento per il un kit di pulizia fornito di serie.

Un'ampia varietà di accessori è inoltre disponibile per i fucili d'assalto AR-70/90, come la baionetta, i bipiedi pieghevoli amovibili, spegnifiamma (filettatura 1/2 × 28 TPI), ecc. Alcuni reparti paracadutisti adottano una particolare astina dotata di slitte weaver per applicare accessori come puntatori laser, torce ed impugnature anteriori.

Nonostante sia al momento l'arma d'ordinanza dell'Esercito Italiano, diversi sono i suoi difetti, tra i quali spiccano maggiormente:

* Peso eccessivo, soprattutto se si confronta con le armi estere
* Eccessiva costruzione "a spigoli", al contrario avrebbe dovuto avere una linea molto più morbida e meno pericolosa (lanci, cadute, ecc)
* Assenza di una slitta Picatinny saldata al castello. È vero che ne è stata creata una come sostituto della maniglia di trasporto, ma è impensabile voler tenere ottiche collimate su un supporto ad incastro del genere
* Tiretto d'armamento molto sporgente e collegato direttamente con l'otturatore, che quindi arretra e avanza seguendolo, facile quindi ad incastri
* Serie SCP: impensabile il fatto che sia necessaria una chiave adatta (ossia una brugola) per procedere allo smontaggio, altrimenti impossibile
* Ponticello facile da piegare se sbatte, e con uno dei fori di alleggerimento messo proprio sotto il grilletto. Nell'eventualità che il ponticello si deformi, è facile che il grilletto si incastri dentro il foro e quindi si trovi bloccato, impossibilitando il tiro

Da notare che l'arma è ora in distribuzione anche integrata del lanciagranate statunitense M203 per granate da 40mm. L'installazione del lanciagranate sulle armi della serie 70/90 era stata inizialmente ritenuta impraticabile, vista l'incompatibilità dell'interfaccia di fabbrica del lanciatore con i fucili; in sostituzione, la Franchi S.p.A. propose inizialmente il lanciagranate GLF-40, una versione prodotta su licenza del CIS-40GL originario di Singapore, la cui installazione richiedeva però a sua volta un'interfaccia dedicata e la rimozione dell'astina del fucile.[4] Successivamente, l'installazione degli M203 sui fucili e le carabine della serie 70/90 è stata resa possibile grazie alla realizzazione presso il PMAL (Polo di Mantenimento delle Armi Leggere) dell'Esercito Italiano a Terni di una linea di produzione per Receiver di lanciagranate M203 con apposita interfaccia che consente l'installazione sulle armi Beretta 70/90 senza necessità di rimozione del guardamani. La distribuzione di lanciagranate M203 installati sui fucili 70/90 è iniziata presso il Reggimento "San Marco" durante il dispiegamento in Somalia in seno all'Operazione Restore Hope e nelle successive missioni nei Balcani. La distribuzione ha in seguito preso piede presso le restanti unità dell'Esercito Italiano e presso le Forze dell'ordine: Carabinieri e Guardia di Finanza hanno utilizzato fucili Beretta 70/90 equipaggiati con lanciagranate M203 per il lancio di artifizi antisommossa durante i fatti del G8 di Genova del 2001. In seguito a questa dotazione, il tromboncino lanciagranate e la relativa leva sulla valvola di recupero gas, progettate per il lancio delle granate a codolo Energa o Super-Energa con testate controcarro, anti-uomo e/o fumogene e lacrimogene (al giorno d'oggi non più in distribuzione) sono oggi in disuso. Le prestazioni del lanciagranate M203, giudicate carenti da molti operatori, e il suo peso eccessivo da assommarsi a quello già elevato dell'arma in se', sono le ragioni principali dello sviluppo, da parte di Beretta, del lanciagranate avanzato GLX-160 da accoppiarsi al fucile d'assalto di nuova concezione Beretta ARX-160, ma che potrà essere installato anche sui 70/90.

Calibro 5,56 mm × 45 NATO
Munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento presa di gas
Cadenza di tiro 670 colpi/min
Velocità alla volata 920 m/s
Gittata utile 150-350m
Lunghezza 995 mm
Lunghezza della canna 450 mm
Peso 4,730 kg
Alimentazione 30 colpi


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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 17/12/2010, 21:28     +1   -1






FG 42




L'FG 42 ("Fallschirmjaeger Gewehr 42") , dal tedesco: "Fucile da Paracadutista, Modello 1942", fu un'arma individuale da fanteria diffusa nella Seconda guerra mondiale.

Progettata e sviluppata in Germania fra il 1940 ed il 1943, ideata per le Truppe Paracadutate della Luftwaffe (l'aeronautica militare tedesca). È ritenuto da molti come il primo fucile d'assalto mai creato, precede lo StG44.

Date tutte le problematiche intorno al difficile ruolo delle Truppe Paracadutiste, alla fine del 1940 l'Oberkommando der Luftwaffe ritenne che l'equipaggiamento dei propri paracadutisti fosse comunque inadeguato per le esigenze di una guerra moderna, basata sulla mobilità e sulla rapidità di azione. Pertanto, vennero emesse le specifiche all'industria bellica tedesca per la progettazione di un innovativo "Fucile da Paracadutista". Tale nuova arma avrebbe dovuto raccogliere in se stessa, senza risultare troppo pesante da maneggiare, tutti i vantaggi del:

* Fucile di Precisione (potenza e precisione di tiro a lungo raggio)
* Pistola Mitragliatrice (mitra agile e maneggevole per scontri improvvisi o ravvicinati)
* Mitragliatrice di Squadra (fuoco devastante contro nemici numerosi)

Ciò in modo tale che ogni singolo paracadutista, dotato di questo innovativo fucile, potesse disporre di tutta la potenza di fuoco di cui abbisognava, al momento giusto e nel posto giusto.

La commissione della nuova arma all'industria bellica tedesca venne ordinata dall' Ufficio LC-6, preposto alla fornitura di armi alla Luftwaffe, che presentò il seguente capitolato per la progettazione e lo sviluppo dell'arma:

* Calibro da fucile, con impiego della munizione 7,92 × 57 mm Mauser, standard nella Wehrmacht.
* Funzionamento automatico, con selettore di tiro per fuoco di precisione o a raffica.
* Lunghezza massima assoluta di 1 metro, per essere impiegato dalle truppe aviotrasportate.
* Peso contenuto, possibilmente non superiore a quello di un normale fucile da fanteria.
* Possibilità di impiego come fucile da cecchino con mira ottica.
* Possibilità di impiego per il lancio di Granate da Fucile.
* Struttura robusta, per l'eventuale combattimento "corpo a corpo" alla baionetta.

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La richiesta della Luftwaffe all'industria bellica tedesca era un concetto ancora sconosciuto all'epoca ; un concetto che oggi si chiama Sistema d'Arma ed è alla base di molti moderni fucili d'assalto. Per Sistema d'Arma si intende un'arma multiruolo o multifunzione, ovvero capace di operare tatticamente in vari modi diversi. Si trattava di un'idea decisamente "futuristica" per l'epoca. Il Comandante in Capo della Luftwaffe, il Maresciallo del Reich Hermann Goering si vantava di essere stato l'ideatore iniziale del Sistema d'Arma FG42 ; ma non ci sono prove concrete al riguardo.
È certo, invece, che lo FG 42, nonostante alcuni iniziali difetti di progettazione, si rivelò una delle migliori armi da fanteria della Seconda guerra mondiale.

Lo FG42 camerava la munizione d'ordinanza dell'Esercito Tedesco: la 7,92 × 57 mm Mauser , che offriva un'ottima potenza di fuoco; e poteva sparare sia in modalità di fuoco semiautomatico ("Einzelfeurer", un colpo per ciascun tiro di grilletto, con ricarica automatica del colpo successivo) ad "otturatore chiuso", per il tiro di precisione; oppure in modalità di fuoco automatico ("Dauenfeurer", 750 colpi al minuto, finché si manteneva il grilletto in tiro) ad "otturatore aperto", per il tiro come mitragliatrice. Se il tiratore voleva cambiare modalità di fuoco, doveva prima agire sulla levetta del Selettore di Tiro, poi agire sulla leva dell'otturatore. Questo sistema era un po' macchinoso, ma consentiva effettivamente di avere un Fucile da Cecchino ed una Mitragliatrice di Squadra in una singola arma; e il tutto con un peso assai contenuto ed una lunghezza inferiore ad 1 metro, rendendo lo FG42 agile e maneggevole come se fosse un mitra o pistola mitragliatrice.

Lo FG42/I fu adottato ufficialmente nel 1942, ma la prima versione fu prodotta in soli 2.000 esemplari, per vari motivi. Innanzitutto, il progetto originario dell'arma prevedeva un eccessivo impiego di acciaio al manganese, che a causa della guerra era divenuto piuttosto raro. Questo elemento, unito alla complessità del castello dell'arma, che richiedeva molti pezzi lavorati al tornio, rendeva lo FG42/I troppo costoso e lento da produrre, per una fornitura su vasta scala alle truppe combattenti. Inoltre, l'arma dimostrò una serie di piccoli ma spiacevoli difetti di progettazione: lo smorzatore di fiamma non era adeguato ; il bipiede tendeva a piegarsi durante il fuoco automatico; l'espulsione dei bossoli non era abbastanza efficiente; l'impugnatura e il calcio erano un po' scomodi da usare, specie nel tiro dal fianco e da terra. La strana impugnatura ad assetto molto inclinato era stata concepita, inizialmente, perché si immaginava la possibilità, per il Paracadutista ancora in volo con il paracadute, di usare anticipatamente il fucile, prima di giungere a terra, sparando verso il basso contro i nemici (più che altro come "fuoco di auto-copertura"). Tale intuizione si rivelò, invece, di scarsa utilità.

Tuttavia, poiché l'idea alla base dello FG42 sembrava davvero buona, i creatori dell'arma (principalmente, Louis Stange) revisionarono attentamente e profondamente il progetto originario, arrivando nel giro di un anno ad una seconda versione, decisamente più riuscita. Lo FG42/II utilizzava il più comune acciaio al carbonio; il castello impiegava alcuni pezzi stampati, anziché lavorati al tornio; l'espulsione dei bossoli fu migliorata; e fu adottato un nuovo smorzatore di fiamma. L'arma montava inoltre un nuovo calcio ed impugnature in legno , più comodi da usare. Fu migliorata anche l'impugnatura in legno sotto la canna, per attutire un po' meglio l'effetto calore. Quanto al bipiede, fu spostato dal centro verso l'esterno della canna, e reso pieghevole verso l'interno, in modo tale da rimanere ben fisso durante il fuoco da terra. Alla fine, lo FG42/II risultò un'arma esteticamente molto diversa dallo FG42/I, e più pesante di quasi 1 kg. Anche dal punto di vista meccanico, le differenze fra le due versioni erano tali che neppure i caricatori delle munizioni erano intercambiabili.

Nonostante i notevoli miglioramenti introdotti con la seconda versione, la produzione dello FG42/II si fermò comunque ad una quota non molto elevata: 5.000 unità. Rimaneva il problema, difatti, che trattavasi di un'arma molto sofisticata e molto costosa, quindi logicamente più adatta a piccoli Reparti di Elìte molto esperti, che non alla produzione di massa per l'Esercito regolare.
Come arma da cecchinaggio in modalità semiautomatica, sia lo FG42/I che lo FG42/II erano dotati di mirini ottici Zeiss con zoom manuale fino a 4 ingrandimenti; lenti di buona qualità che garantivato eccellente precisione di tiro, quantomeno fino a 600 metri

(la gittata efficace dell'arma poteva raggiungere, comunque, i 1000 metri). A seconda della necessità del momento, il tiratore poteva decidere se installare o no il mirino ottico, che faceva parte della dotazione standard dello FG42 (ciascun soldato aveva un mirino ottico in dotazione). Verso la fine del 1944, comparvero anche speciali mirini ottici agli infrarossi, per il tiro notturno (costosi e poco diffusi).

Entrambe le versioni dello FG42, per l'eventuale combattimento "corpo a corpo", erano munite di una baionetta "a spiedo" pieghevole, di norma a riposo al di sotto della canna. La baionetta fu installata sull' FG42 giusto per soddisfare le richieste da capitolato; ma probabilmente non fu molto utilizzata, poiché nella Seconda guerra mondiale (specie dal 1943 in poi) le armi automatiche erano abbastanza diffuse, e gli scontri "corpo a corpo" decisamente rari.
Sempre per rispettare le richieste da capitolato, fu prevista la possibilità di lanciare granate da fucile: era sufficiente montare sulla canna dello FG42 un accessorio per innestare le stesse, potenti granate da fucile già impiegate con il Mauser Karabiner 98k. Lo sparo avveniva con il semplice tiro del grilletto, in modalità di fuoco semiautomatico, utilizzando però apposite munizioni speciali "da lancio", in luogo delle munizioni standard. Sebbene molto efficace in alcune situazioni tattiche particolari, l'impiego di Granate da Fucile non era molto congeniale alla natura dello FG42 ; poiché avendo una canna più corta del fucile ordinario Mauser, lo stress meccanico a cui veniva sottoposta l'arma era maggiore.

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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 6/2/2011, 19:27     +1   -1




FN F2000



L'FN F2000 o più semplicemente F2000 è un fucile d'assalto automatico con configurazione bullpup progettato e costruito dall'azienda belga Fabrique Nationale de Herstal.

Lo sviluppo dell'F2000 cominciò negli anni ottanta. Lo scopo dei progettisti dell'FN era produrre un'arma modulare, appunto l'F2000, che fu mostrato in pubblico nel 2001.

Quest'arma offre le più moderne soluzioni per un fucile d'assalto, come la configurazione bullpup e l'impugnatura ambidestra (da notare che la maggior parte delle armi bullpup, a causa dell'uscita delle cartucce all'altezza della guancia, non sono intercambiabili fra destrimani e mancini se non con complicate operazioni poco attuabili in combattimento. L'F2000 risolve questo inconveniente facendo uscire le cartucce dalla cima della canna). È inoltre possibile implementare un gran numero di sistemi aggiuntivi, come mirini laser o lanciagranate che rendono l'F2000 adattabile a qualsiasi situazione, questo grazie alle due guide disposte sopra e sotto la canna (di fronte al grilletto).
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Infatti la F2000 dispone di un lanciagranate proprio, il Gl1, dal funzionamento identico all'M203, cioè scivola in avanti per caricare il colpo, usa le granate 40x46 mm.

L'F2000 ha avuto abbastanza successo ed è stato adottato come fucile d'ordinanza dalle forze armate della Slovenia, dell'Arabia Saudita, del Belgio e dalle forze speciali del Cile, del Pakistan, del Perù e della Polonia.
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Recentemente è stata sviluppata una versione civile l'FS2000, con una canna più lunga e limitato al fuoco semiautomatico.

Tipo Fucile d'assalto
Nazione Belgio
Impiego
Epoca moderna
Utilizzatori Forze Speciali del Belgio e Forze Armate Slovene
Produzione
Progettista Fabrique Nationale de Herstal
Date di produzione 2001- presente
Varianti FS2000
Descrizione
Peso 3,6 kg in configurazione standard
Lunghezza 694 mm
Lunghezza canna 400 mm
Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5,56 mm
Tipo di munizioni 5,56× 45 mm
Azionamento operato a gas
Cadenza di tiro 850 colpi/min
Velocità alla volata 900 m/s
Alimentazione caricatore da 30 colpi (ogni caricatore di tipo NATO\STANAG)
Organi di mira mirino ottico 1,6x




Enfield SA-80(L-85)



Il fucile Enfield SA 80 è un'arma individuale britannica, in calibro 5,56 mm, usata dalla fanteria e derivata dal prototipo IW XL70E3
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Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale i progettisti della Small Arms Factory, Enfield Lock cominciarono a studiare un fucile d'assalto destinato alle truppe britanniche, denominato EM-2, gli studi furono interrotti per l'adozione come munizionamento standard in ambito NATO della cartuccia da 7,62 mm. Gli studi furono ripresi negli anni settanta, basandosi su un munizionamento di nuova concezione, da 4,85 mm, il prototipo (mai entrato in produzione) fu denominato IW XL65E5. Quando in ambito NATO la cartuccia 7,62 mm fu scartata, in quanto eccessivamente potente per un'arma automatica, ma fu imposto un unico munizionamento per tutte le armi individuali degli stati membri, il calibro dell'arma dovette essere portato a 5,56 mm. Alla fine venne adottata la cartuccia belga SS109 (M855 secondo la denominazione americana), cal. 5,56x45 mm e i britannici approdarono al IW XL70E3 della Enfield, divenuto nel 1985 L-85. La configurazione adottata per l'arma (a partire dal IW XL65E5), era quella con la canna entro il calcio, quindi con il grilletto anteriore sia rispetto al congegno di sparo sia al caricatore (bull pup): questa differente disposizione permette di limitare la lunghezza del fucile senza per questo ridurre la lunghezza della canna e quindi la precisione dell'arma.
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Esistono 4 varianti principali che formano la "famiglia" SA80: la L85A1 / L85A2 IW Rifles, la L86A1/L86A2 LSW, la L22A1/L22A2 Carbine e la L98A1/L98A2 Cadet rifles.

Tipo Fucile d'assalto bullpup
Nazione Regno Unito
Impiego
Epoca contemporaneo
Utilizzatori Gran Bretagna
Conflitti Prima Guerra del Golfo, Seconda guerra del Golfo
Produzione
Date di produzione 1980(SA80)1997(L85)- presente
Varianti vedi Varianti
Descrizione
Peso 4,6 kg(carico)
Lunghezza 770 mm
Lunghezza canna 518 mm
Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5.56 mm (.224 in)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento a sottrazione di gas
Cadenza di tiro 700 - 850 round/min, ciclico
Velocità alla volata 900 m/s
Tiro utile 500 m
Alimentazione caricatore da 30 colpi (STANAG, uguale a quello dell'M16)
Organi di mira SUSAT 4x, mirino e alzo tradizionale da usare in emergenza
 
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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 26/2/2011, 18:14     +1   -1




6P62



Il 6P62 é un fucile d'assalto pesante russo, incamerato per il 12,7 x 108 mm R.

È usato come fucile animateriel, cioè contro mezzi leggermente corazzati, ed ha un selettore di tiro che permette di usare il fuoco automatico, oltre al semiautomatico, diversamente dal Barrett M82 che ha solo semiauto. Ha una capacità penetrativa di armatura uniforme fino a 20 mm a 100 m, ed in aspetto sembra un incrocio tra un PK a canna accorciata ed un AK-74 con un grosso silenziatore, solo che è molto più massivo di ambedue, il caricatore è dritto e inserito da sotto
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6P62


Tipo fucile d'assalto
Nazione Russia
Impiego
Epoca Moderna
Descrizione
Peso 15 kg (vuoto), 18,5 kg (carico)
Lunghezza 1200 mm
Lunghezza canna 950 mm
Specifiche Arma di supporto
Calibro 12,7 mm
Tipo di munizioni 12,7 x 108 mm R
Cadenza di tiro 400-500 colpi/min
Velocità alla volata 620-645 m/sec
Tiro utile 1000 m
Alimentazione 14 colpi
Organi di mira di metallo aggiustabili da 100 a 1000 m



9A-91



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9A-91 è il nome di un fucile d'assalto russo, camerato per munizioni speciali di grosso calibro, in uso alle forze di polizia.

La traiettoria molto curva dei proiettili e la ridotta portata dei mirini lo rendono inefficace a lungo raggio, ma a corto raggio ha un potere d'arresto superiore a praticamente qualsiasi altra arma da 9mm.
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Tipo Fucile d'assalto
Nazione Russia
Impiego
Epoca moderna
Produzione
Progettista KBP Instrument Design Bureau
Data progettazione 1991
Entrata in servizio 1994
Ritiro dal servizio ancora in uso
Descrizione
Peso 2,1 kg
Lunghezza 605 mm con calcio esteso,
383 mm con calcio ripiegato
Calibro 9 mm
Munizioni 9 x 39 mm
Azionamento a gas
Cadenza di tiro 600-800 colpi/min
Alimentazione caricatore rimuovibile da da 20 colpi





AK-103



L' AK-103 è un fucile d'assalto di fabbricazione russa, versione modificata dell'AK-74M per l'utilizzo di cartucce da 7,62 × 39 mm.

È caratterizzato da un calcio pieghevole in plastica dura, supporto per il montaggio di rotaie e accessori, prese anteriore e posteriore di plastica, impugnatura a pistola. Esso incorpora gli sviluppi raggiunti dai suoi predecessori AKM e AK-101 soprattutto per quanto riguarda la sostituzione delle parti metalliche ed in legno con parti di plastica dura per alleggerirne quanto più possibile il peso. Questo fucile può anche essere dotato di un lanciagranate della serie GP.

Utilizzato soprattutto dalle forze speciali dell'Esercito russo, esso è stato però esportato anche in altre nazioni come il Venezuela(che nel 2006 ha effettuato un ordine di 100000 esemplari). Durante il recente assedio alla Moschea Rossa di Islamabad, le forze speciali pakistane hanno fatto uso proprio di questo fucile.

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Tipo fucile d'assalto
Nazione Russia
Impiego
Epoca moderna
Utilizzatori Russia e Venezuela
Produzione
Progettista Kalashnikov
Date di produzione 1994
Descrizione
Peso 3,4 kg
Lunghezza 943mm
Lunghezza canna 415mm
Calibro 7,62 x 39mm
Tipo di munizioni 7,62x39mm
Azionamento presa diretta di gas
Cadenza di tiro 600 colpi/minuto
Velocità alla volata 715 m/s
Tiro utile 1000m
Alimentazione 30



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AR-10



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L'AR-10 è un fucile d'assalto progettato da Eugene Stoner a metà degli anni '50 alla ArmaLite, divisione della Fairchild Aircraft Corporation. Il fucile aveva delle caratteristiche innovative al momento della sua introduzione (1956), era circa mezzo kg più leggero della maggior parte di altri fucili da fanteria, ed era significativamente più facile controllare in fuoco automatico e più preciso in modalità semi-auto. Le caratteristiche peculiari dell'AR-10 si sarebbero poi sviluppate nel M16, anch'esso progettato da Stoner.

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Nel 1957 la Fairchild/ArmaLite cedette la licenza di costruzione per l'AR-10 alla fabbrica olandese Artillerie Inrichtingen (A.I.). Gli AR-10 prodotti sotto la licenza dalla A.I. in si possono distinguere in almeno quattro versioni di base. Le quattro varianti principali sono state chiamate il modello Hollywood (i primi prototipi ArmaLite e la produzione iniziale), il Sudanese, il Transitional ed il Portoghese.

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Tipo Fucile d'assalto
Nazione Stati Uniti d'America
Impiego
Conflitti Angola, Mozambico, Sudan, Repubblica Dominicana, Timor portoghese
Produzione
Progettista Eugene Stoner
Date di produzione 1956 – 1960
Numero prodotto circa 10000
Descrizione
Peso 3,29 kg - 4,05 kg
Lunghezza 1050 mm
Tipo di munizioni 7,62 × 51 mm NATO
Cadenza di tiro 750 colpi/min.
Velocità alla volata 820 m/s
Tiro utile 630 m
Alimentazione caricatore da 20 colpi



Bushmaster ACR



Il Bushmaster Adaptive Combat Rifle (ACR) è un fucile d'assalto prodotto dalla casa statunitense Bushmaster Firearms International. È una versione aggiornata del fucile d'assalto Magpul Masada, prodotto da un'altra casa americana, la Magpul Industries.

Il prototipo del Masada, all'inizio, era stato sviluppato indipendentemente dalla Magpul senza sovvenzioni governative, in quattro mesi. I primi prototipi furono presentati nel 2007. Alla fine del gennaio 2008 la Bushmaster si accordò con la Magpul per rilevarne la produzione, gli sviluppi futuri e le vendite[1][2]. Si era previsto inizialmente di metterlo in commercio nel secondo trimestre del 2008, ma a maggio di quell'anno la Bushmaster annunciò che la vendita al pubblico sarebbe stata rimandata fino al primo trimestre del 2009, per concentrarsi sugli acquirenti militari[3]. L'ACR è un possibile candidato per sostituire la carabina M4 attualmente in uso presso le forze armate statunitensi

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L'originale progetto del Masada includeva le caratteristiche di tutti i fucili più recenti, riunendo a sé quelle che, nelle intenzioni dei progettisti, sono le migliori qualità di ognuno di essi in un'unica arma leggera e modulare[6]. Si notano soprattutto le influenze dell'Armalite AR-18 (pistone del recupero gas a corsa breve), dell'FN SCAR (parte superiore del corpo dell'arma, posizione della leva dell'otturatore), del G36 e dell'XM8 (uso di polimeri), e del fucile M16 (grilletto, canna, controllo di fuoco). Il fucile presentava anche nuove caratteristiche sviluppate dalla Magpul, come il gruppo canna/orecchione a sostituzione rapida, la valvola regolatrice della pressione dei gas di sparo, la leva dell'otturatore non oscillante ed i vani portaoggetti ricavati nel calcio e nell'impugnatura[7].

Subito prima dell'accordo con la Bushmaster, vennero eseguite ulteriori modifiche (la più importante delle quali fu lo spostamento della leva dell'otturatore in posizione anteriore, con una configurazione simile all'Heckler & Koch G3 ed all'MP5). Fonti della Magpul Industries hanno affermato che la cadenza di fuoco è stimata in 600-800 colpi al minuto, a seconda della lunghezza della canna.



La Bushmaster Firearms, con l'aiuto della consociata Remington Firearms ha operato alcuni cambiamenti di progettazione basati sull'esperienza accumulata in una lunga serie di test ambientali e funzionali, in modo da venire incontro alle richieste dei militari sulle caratteristiche delle versioni carabina e subcompatta dell'arma. Si pensa che l'arma potrà sparare munizioni di calibro differente (5,56 × 45 mm NATO, 6,5 mm Grendel e 6,8 mm Remington SPC) sostituendo solamente la canna, la testa dell'otturatore ed il caricatore, ed inoltre saranno disponibile canne di lunghezza pari a 10,5 pollici (266,7 mm), 14,5 pollici (368,3 mm), 16 pollici (406,4 mm, uso commerciale) e 18 pollici (457,2 mm). Il nome ufficiale della nuova arma per uso militare sarà Remington ACR.

Il caricatore concepito per il calibro 5,56 mm è chiamato PMag, ha una capacità di 30 colpi ed è costruito con polimeri. La Magpul afferma che è sensibilmente più resistente all'usura, agli urti ed alle condizioni più difficili degli altri modelli sul mercato. Il PMag rispetta lo standard STANAG 4179, per cui potrà essere utilizzato su tutte le armi compatibili, incluso il fucile M16 e le sue varianti[6]. La costruzione modulare del Bushmaster ACR permette perfino di sparare le munizioni di produzione russa 7,62 × 39 mm M43 con un'opportuna canna.

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Tipo Fucile d'assalto
Nazione Stati Uniti d'America
Impiego
Epoca moderna
Produzione
Progettista Richard Fitzpatrick, Mike Mayberry, Drake Clark, Brian Nakayama e altri
Costruttore Bushmaster Firearms International
Descrizione
Peso 3,3 kg (scarico)
Lunghezza 716 mm (calcio retratto),
947 mm (calcio esteso)
Lunghezza canna 10,5 in (266,7 mm)
14,5 in (368,3 mm)
16 in (406,4 mm)
18 in (457,2 mm)
Calibro 5,56 mm
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO,
6,5 mm Grendel,
6,8 mm Remington SPC,
7,62 × 39 mm
Azionamento recupero di gas, otturatore rotante
Cadenza di tiro 750-800 colpi/minuto
Velocità alla volata 792-990 m/s
Tiro utile 300-600 m
Alimentazione caricatore da 30 colpi
Organi di mira mirino anteriore regolabile pieghevole, mirino posteriore assente (uso di organi di mira esterni tramite attacco Picatinny)



Fucile Colt Canada C7


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Il Fucile Colt Canada C7 è un'arma d'ordinanza variante del fucile M16 che è prodotto, dal 2005, dalla Diemaco/Colt Canada, una succursale della Colt Firearms e impiegata dalle Canadian Forces, Hærens Jegerkommando (Norvegia), Military of Denmark (all branches), Iceland Crisis Response Unit, dai Military of the Netherlands (all branches) e dalla Koninklijke Marechaussee come arma principale della fanteria. A seguito di modifiche, le varianti divennero le armi in dotazione alle United Kingdom Special Forces. E' stato utilizzato in diverse operazioni di combattimento dalle Canadian Forces in Afghanistan

Tipo Fucile d'assalto
Nazione Canada[Note 1]
Impiego
Epoca - moderno
Conflitti Guerra del Golfo, Operazione Enduring Freedom, Guerra in Afghanistan, Guerra in Iraq
Produzione
Date di produzione 1984 - presente
Numero prodotto oltre 200.000
Varianti C7A1
Descrizione
Peso primi modelli 3 kg, recenti 3,9 kg
Lunghezza 1.006 mm
Lunghezza canna 508 mm
Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5,56 mm (0,224 in)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento a presa diretta di gas
Cadenza di tiro 700 - 900 colpi/min, ciclico
Velocità alla volata 900 m/s
Tiro utile 800 m
Alimentazione caricatore da 20 o 30 colpi
Organi di mira metalliche, mirino a palo, diottra posteriore regolabile in elevazione e deriva



Galil



Il Galil è un fucile d'assalto in dotazione alle forze armate di Israele, venne progettato da Uziel Gal, da cui prende il nome anche la famosa mitraglietta Uzi. Si tratta di una variante dell' AK-47 con caricatori per munizioni NATO da 5,56mm o 7,62mm.

Il progetto Galil fu varato dopo la guerra dei sei giorni, e risultò vincitore della selezione fra i progetti presentati eseguita da parte delle forze armate israeliane. Il progetto si basava sul fucile finlandese Rk 62 (a sua volta un derivato dell'AK-47). I primi fucili furono disponibili nel 1974, dopo la guerra dello Yom Kippur. Il progetto mirava a fare del Galil il principale fucile d'assalto di produzione interna in dotazione alle forze armate di Israele. Il Galil venne usato durante la guerra del Libano nel 1982. tuttavia verso la metà degli anni '80 venne considerato un prodotto non ottimale.

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Il principale problema del Galil è il peso (3,9 kg), è più pesante di circa 1 kg rispetto all'M16A1. Per questo motivo viene considerato un'arma ingombrante per la fanteria, nonostante la sua compattezza l'abbia reso piuttosto popolare tra le truppe (Galil 840/614 mm rispetto a M16A1 986 mm). Gli accessori del Galil comprendono un caricatore, un visore notturno al trizio, e persino un apribottiglie, per evitare che i soldati usino l'arma in maniera inappropriata rischiando così di rovinarla.

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Tipo Fucile d'assalto
Nazione Israele
Impiego
Epoca moderna
Conflitti Guerra dello Yom Kippur
Guerra di indipendenza della Namibia
Operazione Restore Hope
Operazione Enduring Freedom/ISAF
Operazione Iraqi Freedom
Conflitto armato colombiano
Produzione
Progettista Yisrael Galil
Date di produzione 1972 - presente
Varianti Galil AR, Galil ARM, Galil SAR, Galil SNR, Galil MAR
Descrizione
Tipo di munizioni 5,56mm o 7,62mm
Azionamento operato a gas
Cadenza di tiro 630 - 750 colpi/min
Tiro utile 300 - 500 m



Enfield SA-80

(L-85)


Il fucile Enfield SA 80 è un'arma individuale britannica, in calibro 5,56 mm, usata dalla fanteria e derivata dal prototipo IW XL70E3

Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale i progettisti della Small Arms Factory, Enfield Lock cominciarono a studiare un fucile d'assalto destinato alle truppe britanniche, denominato EM-2, gli studi furono interrotti per l'adozione come munizionamento standard in ambito NATO della cartuccia da 7,62 mm. Gli studi furono ripresi negli anni settanta, basandosi su un munizionamento di nuova concezione, da 4,85 mm, il prototipo (mai entrato in produzione) fu denominato IW XL65E5. Quando in ambito NATO la cartuccia 7,62 mm fu scartata, in quanto eccessivamente potente per un'arma automatica, ma fu imposto un unico munizionamento per tutte le armi individuali degli stati membri, il calibro dell'arma dovette essere portato a 5,56 mm. Alla fine venne adottata la cartuccia belga SS109 (M855 secondo la denominazione americana), cal. 5,56x45 mm e i britannici approdarono al IW XL70E3 della Enfield, divenuto nel 1985 L-85. La configurazione adottata per l'arma (a partire dal IW XL65E5), era quella con la canna entro il calcio, quindi con il grilletto anteriore sia rispetto al congegno di sparo sia al caricatore (bull pup): questa differente disposizione permette di limitare la lunghezza del fucile senza per questo ridurre la lunghezza della canna e quindi la precisione dell'arma.

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Tipo Fucile d'assalto bullpup
Nazione Regno Unito
Impiego
Epoca contemporaneo
Utilizzatori Gran Bretagna
Conflitti Prima Guerra del Golfo, Seconda guerra del Golfo
Produzione
Date di produzione 1980(SA80)1997(L85)- presente
Varianti vedi Varianti
Descrizione
Peso 4,6 kg(carico)
Lunghezza 770 mm
Lunghezza canna 518 mm
Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5.56 mm (.224 in)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento a sottrazione di gas
Cadenza di tiro 700 - 850 round/min, ciclico
Velocità alla volata 900 m/s
Tiro utile 500 m
Alimentazione caricatore da 30 colpi (STANAG, uguale a quello dell'M16)
Organi di mira SUSAT 4x, mirino e alzo tradizionale da usare in emergenza



M16


M16 (nome completo U.S. Colt Model 16) è la dicitura dell'esercito USA per una famiglia di fucili derivati dall'ArmaLite AR-15. È un fucile d'assalto che usa munizioni standard NATO da 5,56 mm; è il fucile d'ordinanza primario per la fanteria degli USA a partire dal 1967; è in uso in 15 stati della NATO ed infine è stato il fucile con la maggior produzione tra quelli dello stesso calibro.

L'M16 è un fucile leggero, a presa diretta di gas e raffreddato ad aria, costruito con acciaio, alluminio e composti plastici.

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La ricerca della munizione intermedia ideale era stata iniziata dai Tedeschi con il loro 7,92 × 33 Kurz, proseguita dai Sovietici con il 7,62 × 39 Soviet dell'AK47 e portò gli Statunitensi dapprima a creare il .308 Winchester (o 7,62 NATO) che tutto era tranne che intermedio e poi con la creazione del calibro .223 Remington, ovvero 5,56 × 45 NATO.

Quello statunitense fu uno dei primi eserciti ad adottare questo calibro, modificando il progetto dell'AR-10 (un progetto di Eugene Stoner camerato per il 7,62 NATO) in modo da poter usare la nuova munizione.

Nacque in questo modo il fucile AR-15 (o M16 nella sua denominazione militare).

Inizialmente usati dagli uomini di guardia alle basi aeree (USAF Special Police), gli M16 vennero spediti anche alle truppe governative vietnamite, arma ideale per uomini di bassa statura ed usati anche dai "Berretti verdi", le Forze speciali dell'esercito degli Stati Uniti create dal presidente John Fitzgerald Kennedy.

L'esercito statunitense ne ordinò un lotto iniziale, come misura temporanea, di circa 90 000 pezzi, richiedendo alcune modifiche alla versione adottata dall'USAF, come l'aggiunta del dispositivo di chiusura forzata dell'otturatore (Forward Assist). Questo primo lotto venne distribuito a truppe operanti in Vietnam di tipo avanzato, come la 173ª Brigata Aviotrasportata, la 101ª Divisione Aviotrasportata e 1ª Divisione di Cavalleria (Airmobile), con la denominazione XM16E1. Nonostante i problemi riportati, dovuti alla mancanza di addestramento delle truppe e da una gestione malaccorta del progetto, nel 1967 XM16E1 divenne il fucile tipico dell'Esercito degli Stati Uniti d'America con la denominazione M16A1.

L'M16 nacque praticamente in Vietnam (lì si trovarono i maggiori problemi e quindi il modo di migliorarlo). I problemi furono di due tipi:
Le munizioni d'ordinanza M193 erano caricate con una polvere di lancio troppo ricca di carbonato di calcio e lasciava molti residui sulla canna e sui recessi di chiusura della culatta, il che unito all'umidita' formava un deposito della consistenza della lacca. Nel '67 si corse ai ripari modificando la formula chimica della polvere da lancio riducendo a 0,25 % il carbonato di calcio e dotando il fucile di un kit di pulizie che trovava alloggiamento in un incavo ricavato nel calcio di nuova concezione.
FTE (Failure to Extract), che rappresentò il 90% dei casi di malfunzionamento dell'M16 in Vietnam.

Altro punto debole furono le molle dell'elevatore del serbatoio da 20 cartucce, che si dimostrò piuttosto inaffidabile tanto da costringere gli operatori ad inserire solo 17-18 colpi. Questi problemi tecnici ebbero conseguenze letali quando si manifestarono nell'ambito di scontri ravvicinati con le unità del Nord.

Risolti questi gravi problemi si diede inizio alla produzione del M16A1, prima versione di grande successo, caratterizzata da canna e camera di cartuccia cromata, nuovo spegnifiamma chiuso (birdcage), Forward bolt Assist, il pistoncino che si trova sul lato destro del castello subito sopra l'impugnatura a pistola che ha la funzione di forzare l'otturatore in chiusura se l'arma era sporca o di attuare la chiusura silenziosa, visto che i soldati americani non portavano l'arma in "condition one".

Fu solo molto dopo il 1971 che furono introdotti i caricatori da trenta colpi. L'M16 è una di quelle armi che, invece di essere sostituita, venne modificata nel corso del tempo e gli Stati Uniti stanziarono molti fondi a tal fine. Dal '77 al '79 la NATO condusse una lunga serie di test su nuove cartucce in 5.56 x 45 per migliorarne gittata e letalità: la versione migliore fu la belga ss109 che divenne la nuova munizione standard NATO.

Nel '82, dopo una serie di test entrò in servizio l' M16A2, versione migliorata ed aggiornata dell'M16A1, con una canna dal passo in 1:7 (ottimale per la cartuccia ss109), copricanna di sezione circolare, calcio più lungo di 1,25 pollici, organi di mira posteriori regolabili in deriva ed elevazione, modalità di fuoco a raffica controllata (tre colpi senza possibilita' di reset), deflettore sul castello. L'M16A2 venne sottoposto, nel 1986, ad una serie di test comparativi, presso la NATO, con i suoi più diretti concorrenti, fra cui il britannico Enfield XL70E3 inclusi i fucili d'assalto del patto di Varsavia come l'AK47 e l'AKM. I test diedero uno stupefacente verdetto, classificando l'arma americana non solo come la più precisa, ma la più facile da mantenere.


Soldato americano armato di M16A2Sebbene progettato dalla Colt, la FN Belga si è aggiudicata la maggior parte delle commesse per la produzione dell'M16A2 (e del successivo M16A4 richiesto dai Marines...), che comunque viene prodotto dalla succursale americana della Fabrique Nationale in territorio statunitense. Nel '94 la Colt presentò l'M4, successore del XM117E2, caratterizzato da canna più lunga 370 mm, calcio telescopico, castello tipo M16A2 e la possibilità di montare il lanciagranate monocolpo da 40 mm M203. Ulteriori sviluppi portarono al M4A1 che si caratterizza per un castello con maniglione di trasporto amovibile, sotto al quale, grazie ad una slitta Picatinny M1923, è possibile ancorare qualsiasi accessorio: NVD, flashlight, laser con attacchi a standard Picatinny.

Quest'arma è stata inizialmente apprezzata dalle Special Forces americane e sviluppata nella versione SOPMOD, altamente modulare grazie all'aggiunta di un upper receiver A3 e di una astina Knights Armaments RAS/M4 che permette il montaggio di ogni dispositivo optoelettronico necessario per la specifica missione.

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La famiglia dell'M16 è molto vasta e si divide in:

Colt Model 16
Colt Model 16 Advanced 1 (M16 con dispositivo di chiusura dell'otturatore e, più tardi, rompifiamma differente efficace come compensatore)
Colt Model 16 Advanced 2 (canna pesante con diverso passo di rigatura, nuovo maniglione con diottra regolabile anche in deriva, gruppo di fuoco con raffica a 3 colpi al posto del full auto, calcio un pollice più lungo)
Colt Model 16 Advanced 3 (identico all'M16A2 ma con gruppo di fuoco automatico. Spesso confuso con una versione dell'M16A2 con maniglione amovibile, fatto causato dalla nominazione commerciale dei modelli Colt per il mercato civile, che nulla ha a che vedere con la nominazione dell'US Army)
Colt Model 16 Advanced 4 (ultima versione, con astina MIL STD 1913 della Knight Armaments, anche detta R.I.S. che consente l'utilizzo di innumerevoli accessori, come puntatori laser o dispositivi per la visione a luce stellare, e come sistema primario di mira il sistema optronico a punto rosso Aimpoint M2, mentre le mire metalliche sono di riserva. Il gruppo di fuoco è nuovamente a raffica di 3 colpi).

Dall'alto verso il basso: M16A1, M16A2, M4 ed M16A4Nell'M16A1 ed A3 le modalità di tiro sono:

semi-automatico (un colpo ad ogni trazione del grilletto)
automatico a raffica libera(l'arma spara finché si tiene premuto il grilletto o vengono esaurite le munizioni)
Nell'M16A2 ed A4 le modalità di tiro sono:

semi-automatico (un colpo ad ogni trazione del grilletto)
automatico a raffica controllata di 3 colpi per ogni trazione del grilletto, anche se a livello di reparto il gruppo scatto viene modificato per consentire la raffica libera.
Fu creata anche una versione da supporto dell'M16, chiamata mitragliatrice leggera M16A2 LMG.

Alla piattaforma dell'M16 può essere installato un lanciagranate a colpo singolo M203, prodotto in epoche differenti dalla Colt, dalla Knight Armaments ecc. inizialmente abbinato a un paracanna superiore dedicato, con grandi fori di ventilazione e supporto per diottra a foglia per il tiro con le granate Low Velocity da 40x46mm. Nelle ultime versioni il lanciagranate può essere dotato di attacchi per slitte MIL STD 1913 per poter essere fissato all'astina di nuova generazione anziché alla canna, lasciando la canna libera di flottare come vuole il progetto originale. Il lanciagranate sfrutta un sistema di scorrimento "a pompa" della canna in avanti per esporre la finestra di caricamento della granata. Il compatto pacchetto di scatto e il grilletto protetto si trovano davanti al vano di inserimento del caricatore e il caricatore stesso viene sfruttato come impugnatura nel momento di utilizzo dell'accessorio.



Le truppe sul campo hanno sempre bisogno di un maggiore volume di fuoco, l'M16, come insito nel concetto di fucile d'assalto, viene incontro a queste necessità.

L'M16A1 offre fuoco automatico a raffica libera: l'arma spara fino a che non si rilascia il grilletto. Il che significa che in circa 2 secondi svuota completamente il caricatore da 20 colpi che originariamente era dotazione dell'arma. La piccola massa del proiettile, ed il conseguente minor rinculo rispetto ad una munizione "full power" come il 7,62 NATO, consente il controllo dell'arma anche mentre si spara a raffica, rendendo questa modalità d'uso efficace. L'M16A2, invece, ha solo la raffica controllata da tre colpi, senza reset per giunta. Il che significa che quando si tiene premuto il grilletto spara tre colpi e poi si ferma, fino alla prossima pressione. Se invece il grilletto viene lasciato prima della fine della raffica l'arma smette di sparare, ma alla prossima pressione del grilletto, verranno esplosi soltanto i colpi (uno o due) necessari a completare il ciclo del meccanismo, dopodiché l'arma sarà pronta a sparare un'altra raffica da tre colpi. Lo scopo non è di incrementare il volume di fuoco ma di incrementare la probabilità di colpire il bersaglio, in quanto generalmente almeno due dei colpi lasciano la canna prima che l'arma abbia modo di fare qualsiasi movimento apprezzabile rispetto al punto mirato. Un aiuto all'accuratezza del tiro nella raffica limitata è fornito dallo spegnifiamma "tipo A2", aperto solo superiormente, che funziona sia da spegnifiamma che da compensatore, utilizzando i gas che fuoriescono anche verso l'alto per ridurre il rilevamento dell'arma.


Soldato del Principato di Monaco armato di M16.Infine il lanciagranate M203 da 40 mm, che è possibile installare sotto la canna, garantisce un pesante fuoco di supporto fino ad una distanza di circa 300m. Il raggio letale dell'esplosione è di 10m.

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Tipo Fucile d'assalto
Nazione Stati Uniti d'America
Impiego
Epoca Guerra del Vietnam - moderno
Utilizzatori NATO e Paesi alleati degli USA
Conflitti guerra del Vietnam, prima guerra del Golfo, seconda guerra del Golfo
Produzione
Progettista Eugene Stoner
Date di produzione 1963 - presente
Numero prodotto oltre 200 milioni
Varianti Carabine M16 Carbine, XM177E2, M16A2 Commando, M4, M4A1
Descrizione
Peso primi modelli 2,9 kg, recenti 3,9 kg
Lunghezza 990 - 1.006 mm
Lunghezza canna 508 mm
Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5,56 mm (0,224 in)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO, 0,223 Remington
Azionamento a presa diretta di gas
Cadenza di tiro 750 - 900 colpi/min, ciclico
Velocità alla volata 990 - 884 m/s
Tiro utile 800 m (M16A2) 600 m (M4/M4A1)
Alimentazione caricatore da 20 o 30 colpi
Organi di mira metalliche, mirino a palo, diottra posteriore regolabile in elevazione e deriva



SG 550



L'SG 550 è un fucile d'assalto prodotto dalla Swiss Arms AG (in precedenza denominata Schweizerische Industrie Gesellschaft - "SIG") di Neuhausen in Svizzera. L'arma è basata sul precedente fucile SG 540 in calibro 5,56 × 45 mm ed è anche denominata Fass 90 (Fusil d'assaut 90/Fucile d'assalto 90) in francese/italiano o Stgw 90 (Sturmgewehr 90) in tedesco.

Camerato in .223 Remington, le sue origini risalgono al 1983, anno in cui il Consiglio federale svizzero decise di adottare un nuovo fucile che sostituisse il SIG 541 calibrato in 5,56 × 45 mm NATO. Dal 1986 vennero prodotti più di 600 000 esemplari. Le caratteristiche che presenta quest'arma sono principalmente tre: precisione, robustezza e affidabilità. La produzione di questo fucile venne divisa tra le principali industrie svizzere.

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Nel 1990 questo fucile venne adottato ufficialmente dall'Esercito svizzero, assumendo la denominazione Stgw 90. Da questo fucile sono state ricavate le varianti SG 551, SG 551 SWAT e SG 552 Commando, tutte con canne accorciate per utilizzi particolari da parte di forze speciali. Per il mercato civile venne prodotta un'apposita versione denominata PE 90 nella quale è disponibile esclusivamente il fuoco semiautomatico.
Il fucile può essere equipaggiato con il lanciagranate GL 5040 della Swiss Arms.

Tipo Fucile d'assalto
Nazione Svizzera
Impiego
Epoca Moderna
Utilizzatori Vedi utilizzatori
Produzione
Progettista Swiss Arms AG
Date di produzione 1986 - Presente
Numero prodotto ~ 600'000
Varianti SG 551
SG 552 Commando
SG 550 Sniper

Descrizione
Peso 4,1 kg (SG 550)
3,40 kg (SG 551)
3,2 kg (SG 552 Commando)
7,02 kg (SG 550 Sniper)

Lunghezza 998 mm / 772 mm (SG 550)
833 mm / 607 mm (SG 551)
730 mm / 504 mm (SG 552 Commando)
1 130 mm / 905 mm (SG 550 Sniper)

Lunghezza canna 528 mm (SG 550)
363 mm (SG 551)
226 mm (SG 552 Commando)
650 mm (SG 550 Sniper)

Altezza 210 mm
Altezza 210 mm
Specifiche Fucile d'assalto
Calibro 5,56 x 45 mm (Gw Pat 90)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO
.223 Remington

Azionamento a presa diretta di gas
Cadenza di tiro 700-900 colpi/minuto
Velocità alla volata 980 m/s (SG 550)
850 m/s (SG 551)
725m/s (SG 552 Commando)
940 m/s (SG 550 Sniper)

Tiro utile da 100m a 400m con precisione con una gittata massima di 3300m
Alimentazione Caricatore da 5, 10, 20, 30 colpi
Organi di mira metalliche, mirino a palo, diottra posteriore regolabile in elevazione e deriva



 
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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 20/4/2011, 09:27     +1   -1




BERETTA CX4



La nuova carabina semiautomatica Beretta Cx4 Storm è un'arma da tiro e difesa personale, ideale per l'impiego professionale da parte degli organi di polizia, dall'aspetto particolarmente accattivante e di facilissimo impiego.
Coniugare un aspetto estetico modernissimo e quasi futuristico, l'impiego di materiali polimerici leggeri e robusti con le prestazioni superiori, la versatilità, l'ergonomia, l'affidabilità e la sicurezza d'uso non è stato un compito facile ma il risultato è ora sotto gli occhi di tutti.
L’ampia scelta di calibri fa della nuova carabina Beretta Cx4 Storm l’arma adatta a svolgere i più svariati compiti.

La lunghezza del calcio può essere variata da 337 a 382 mm mediante speciali distanziali modulari.
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Armi lunghe iscritte al Catalogo Nazionale nella Classe 6 come Armi Comuni da Sparo per uso Caccia e Tiro. L'impiego di dette carabine semiautomatiche è sottoposto al rispetto delle singole normative regionali sulla Caccia.

L'uso esteso del tecnopolimero ha consentito di sviluppare un'arma leggera e tecnicamente avanzata e contemporaneamente di dotarla di una linea modernissima, estremamente accattivante ed ergonomica.
I profili arrotondati e l'assenza di spigoli vivi ne agevolano il maneggio, consentendo la massina rapidità di imbracciata e puntamento.
La canna in acciaio Ni, Cr, Mo, lunga 422,5 mm, martellata a freddo (rigatura compresa) e cromata internamente, garantisce un elevato standard di precisione.

Speciali distanziali modulari consentono di variare la lunghezza del calcio per renderlo adatto alla conformazione, all'abbigliamento e alla modalità d'impiego del tiratore.
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Il dorso del calcio ed il calciolo in gomma contribuiscono a rendere più confortevole il tiro e migliori i risultati.
Mirino abbattibile, regolabile in elevazione e in derivazione.
Il mirino regolabile in elevazione e in derivazione e la tacca di mira a diottra a due posizioni (50 e 100 m) sono entrambi abbattibili per agevolare il tiro quando si impiegano sistemi ottici di puntamento.

La reversabilità da un fianco all'altro dell'estrattore, espulsore, pulsante sgancio caricatore, sicura manuale e tiretto d'armamento è di semplice esecuzione e ne facilita l'impiego da parte di tiratori mancini.
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1 - Sicura manuale inseribile mediante pulsante

2 - Sicura automatica sul percussore, svincolata solo quando il grilletto e’ premuto a fondo

3 - Un ulteriore dispositivo impedisce lo sganciamento del cane

4 - In caso di urto violento per caduta, un sistema di sicurezza blocca la corsa dell'otturatore. Sull’ espulsore e’ presente un avviso di colpo in canna. L’arma spara ad otturatore chiuso

5 - La chiusura blowback con massa avanzata ed il funzionamento con sparo ad otturatore chiuso assicurano affidabilità a tutta prova e grande stabilità e precisione nel tiro in rapida successione
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Realizzata con carcassa azzurro Navy o nero semi-mat, la Cx4 Storm può essere arricchita di numerosi accessori che ne rendono ancor più pratico l'uso da parte dei professionisti delle forze di polizia. A richiesta sono disponibili slitte superiori, laterali e inferiori Picatinny (in aggiunta a quella estraibile sotto la canna, di serie), diversi tipi di impugnatura frontale, illuminatori e sistemi di puntamento ottico e laser, cinghia di trasporto, fodero tattico di trasporto, caricatori di scorta anche di maggior capacità.




 
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WhiteHawk
view post Posted on 23/9/2011, 14:38     +1   -1




XM8 HECKLER & KOCH


xm8a8


Specifiche fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro 5,56 mm(0,224 in)
Tipo di munizioni 5,56 × 45 mm NATO
Azionamento a presa diretta di gas
Cadenza di tiro 750 colpi/min, ciclico
Velocità alla volata 920m/s
Tiro utile 500 m (XM8)
Alimentazione caricatore da 30 o 100 colpi
Organi di mira mirino infrarossi con puntatore rosso olografico


Il fucile d'assalto Heckler & Koch XM8 era l'obiettivo di un progetto del 2002 finanziato dagli Stati Uniti che intendevano con questa nuova arma sostituire l'M4 e l'M16 attualmente in uso all'esercito americano, e tutte le loro varianti.Per dare il via al progetto si era deciso di prendere come base il fucile G36 prodotto dalla Heckler & Koch, nota azienda tedesca fabbricante d'armi (la mitraglietta MP5 nelle sue varie versioni è prodotta proprio da questa azienda). Nella fase iniziale del progetto la carabina XM8 (X da eXperimental, in quanto prototipo; se fosse stata avviata la produzione il nome dell'arma sarebbe stato semplicemente M8) era considerata una parte secondaria del progetto rispetto al fucile XM29, detto anche OICW. Tuttavia numerosi vantaggi hanno convinto gli americani ad abbandonare la progettazione di quello che avrebbe dovuto essere il futuro M29 per concentrarsi sull'M8. Infine, il 31 ottobre 2005 il progetto è stato formalmente sospeso in quanto "pending further US Army reevaluations of its priorities for small caliber weapons, and to incorporate emerging requirements identified during Operation Enduring Freedom and Operation Iraqi Freedom. The Government will also incorporate studies looking into current capability gaps during said reevaluation." (dai documenti ufficiali dell'US Army); in sintesi, l'esercito americano aveva fatto una rivalutazione delle sue priorità di spesa per le armi di piccolo calibro, in base anche ad altri elementi che erano emersi durante le operazioni Enduring Freedom e Iraqi Freedom e ai risultati che emergeranno da studi in via di completamento. L'arma usa il calibro 5,56x45 mm NATO

I vantaggi dell'arma erano i seguenti:

* Ha dimostrato una generale maggiore affidabilità e una più lunga vita operativa: l'arma è in grado di sparare anche dopo essere stata immersa nell'acqua o nella sabbia;
* L'XM8 è dotato di base di un puntatore rosso olografico per ottenere una maggiore precisione nel tiro istintivo;
* L'arma è costruita da materiali di metallo e in alcune parti in polimero, notoriamente leggeri ma molto resistenti, tant'è che la versione scarica pesa solo 2,5 kg, e, con caricatore da 30 colpi, 3 kg.

I primi test sull'XM8 sono stati compiuti nel 2003 ed hanno dato esito positivo. La sospensione del progetto, a tutto il 2007, però non lascia molto sperare in una produzione di serie.
XM8 ha 4 varianti e sono la Carabina XM8 che presenta una canna di 318 mm dove è possibile aggiungere un lanciagranate XM329 da 40 mm. La seconda versione è XM8 PDW (Personal Defence Weapon) con una canna da 229 mm, la terza versione chiamata XM8 Sharpshooter ha una canna di 508 mm e la quarta versione XM8 (Automatico per supporto di squadra)con una canna da 508 mm e una capacita di 100 colpi. Ogni variante corrisponde a diversi utilizzi, la carabina di base con l'eventuale aggiunta del lanciagranate sono armi di linea, come anche la versione per il supporto di squadra, invece la PDW è una versione che potrebbe essere adatta alle azioni dei corpi speciali di polizia vista la sua compattezza e il Sharpshooter è destinato all'utilizzo da parte dei tiratori scelti.

 
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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 11/2/2012, 15:19     +1   -1




Beretta RX4



Beretta-RX4-Storm-08
beretta-rx4-storm-07

La Beretta RX4 è una carabina semiautomatica di elevata precisione a singola azione facente parte della famiglia Storm, con caratteristiche di leggerezza, precisione e sistemi innovativi autopulenti con il recupero dei gas.
I caricatori STANAG, diminuiti per l'ambito italiano a 5 colpi, la semplicità di poter installare torce, laser, ulteriori impugnature ed il calcio telescopico in polimeri la rendono adatta al tiro agonistico oppure alla difesa personale.
Tutte le informazioni tecniche disponibili sono sul sito Beretta ma non è ancora attivo il sito dedicato alla Beretta RX4 ( www.berettarx4.it ).



Steyr AUG



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L'AUG è una famiglia di fucili d'assalto in configurazione bullpup prodotta dall'austriaca Steyr-Daimler-Puch.
AUG è l'acronimo per Armee Universal Gewehr, "Fucile Universale per l'Esercito".
Fu sviluppato nel 1960 come rimpiazzo del Stg.58 (versione austriaca della FN FAL), dalla divisione armi della fabbrica austriaca Steyr-Daimler-Puch, (oggi Steyr Mannlicher).
Il nuovo fucile fu adottato come fucile d'ordinanza dall'esercito austriaco nel 1977 e la produzione in serie ebbe inizio l'anno dopo (rendendolo uno fra i primi fucili bullpup ad entrare in servizio). Riscosse subito un grande successo essendo adottato dalle forze armate di numerosi Stati (Oman, Irlanda, Nuova Zelanda ecc.), divenendo uno dei fucili d'assalto bullpup più venduti.

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Il nuovo AUG A3
Nel 1997 la Steyr (che aveva già cambiato nome in Steyr-Mannlicher), iniziò la produzione dello Steyr AUG A2, la seconda versione e nel 2005 dell'AUG A3. Quest'ultima versione è caratterizzata da quattro guide accessorie di tipo Picatinny alle quali è possibile aggiungere vari moduli (lanciagranate, sistemi di puntamento laser, mirini ottici). Particolarità dell'arma è la selezione della modalità di fuoco, in base alla pressione sul grilletto si seleziona: colpo singolo e con una pressione più elevata per il tiro automatico.

È stato in dotazione anche al Col Moschin negli anni novanta ma ora è stato rimpiazzato dal Colt M4 anche a causa dei limiti dell'arma in ambienti estremi. Il lotto di armi del Col Moschin fu ceduto al Reg. Monte Cervino. Solo il GIS continua ad utilizzarlo per via della sua compattezza.




Tipo
Fucile d'assalto

Epoca
moderna

Utilizzatori
Austria, Australia, Irlanda, Indonesia, Lussemburgo, Malaysia, Oman, Pakistan, Filippine, Nuova Zelanda, Arabia Saudita, Tunisia, Regno Unito (SAS), USA (FBI)

Progettista
Horst Wesp, Karl Wagner, Karl Moser

Date di produzione
1978-presente

Varianti
Steyr AUG AG1 - Steyr AUG AG2 - Steyr AUG AG3

Peso
3,8 kg con canna standard da 508 mm

Lunghezza
690 mm (790 mm)

Lunghezza canna
407 mm (508 mm)

Specifiche
fucile automatico con configurazione bullpup

Calibro
5,56 mm

Tipo di munizioni
5,56x45 NATO

Cadenza di tiro
650 colpi al minuto

Tiro utile
450-500 m con canna standard da 508 mm

Alimentazione
caricatore da 30 o 42 colpi

Organi di mira
mirino ottico 1,5x

 
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8 replies since 12/12/2010, 02:12   20394 views
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