google-site-verification=w3iBmNPTHnTfmdeVfAvEYQwolH9iJeAaaDKU34A7mKc

FLOTTA MARINA MILITARE ITALIANA

« Older   Newer »
  Share  
›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 19/3/2011, 19:35 by: ›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ     +1   -1




Espero



La fregata Espero è un'unità missilistica, della Marina Militare Italiana che appartiene alla Classe Maestrale. Costruita a Riva Trigoso la nave è stata varata il 19 novembre 1983 entrando in servizio il 4 maggio 1985.

La nave ha avuto un'attività molto intensa come tutte le navi della classe ed ha partecipato nella prima parte di questo decennio all'operazione Enduring Freedom.
image
In precedenza altre due unità della Regia Marina avevano portato il nome Espero.

La prima unità fu un cacciatorpediniere costruito nei cantierei Pattison di Napoli, varato nel 1904 ed in servizio nella Regia Marina dal 1905 al 1923. Durante la prima guerra mondiale operò nell'Adriatico e nello Ionio per la difesa costiera e alla fine della guerra partecipo alla difesa delle città di Pola e Fiume. Tra il 1908 e il 1910 venne modificato per la propulsione a nafta ed i due fumaioli vennero sostituiti con tre di minori dimensioni ed ebbe alcune modifiche all'armamento. Durante la guerra imbarcò attrezzature poppiere per il trasporto e la posa di torpedini, mentre nel dopoguerra venne eliminato un fumaiolo ed arretrata la plancia. Nel 1921 venne classificato torpediniera e rinominato Turbine e fu dislocato a Venezia, presso la Scuola meccanici, per l'istruzione pratica degli allievi, prima di essere definitivamente radiato nel 1923.

La seconda unità fu un cacciatorpediniere della Classe Turbine costruito nel cantiere Ansaldo di Genova, entrato in servizio il 30 aprile 1928. Nel 1932 venne dislocato in Cina e durante la guerra civile spagnola, compì varie missioni nel Mediterraneo occidentale per la repressione del contrabbando di materiale bellico e la protezione del traffico marittimo. Assegnato alla base di Taranto venne periodicamente dislocato a Tobruk e venne affondato al largo delle coste libiche dall'incrociatore leggero australiano Sidney il 28 giugno 1940. Sorpreso da una formazione nemica e colpito alle prime salve, la nave si immolò manovrando per proteggere la ritirata delle altre due unità che l'accompagnavano, le gemelle Ostro e Zeffiro, consentendo loro di disimpegnarsi e di raggiungere Bengasi e difendendosi accanitamente prima di colare a picco. Il suo comandante, Enrico Baroni, inabissatosi con l'unità, venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Propulsione Tipo CODOG

2 Turbine a Gas Fiat-General Electric LM-2500;
2 Diesel Grandi Motori Trieste BL-230-20-DVM
Potenza 50.000 HP (36.765 kW)

Velocità 31 nodi
Autonomia 6000 miglia a 15 nodi
Capacità di carico
Numero di cabine {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio
Passeggeri
Equipaggiamento
Sensori di bordo
Sistemi difensivi
Armamento artiglieria:
1 cannone Otobreda 127/54 Compatto
2 CIWS Breda Dardo
Missili:


4 lanciamissili Otomat
1 lanciamissili Albatros/Aspide con 16 missili Aspide in deposito (ed eventuali altri 8 pronti al fuoco)

siluri:
2 tubi lanciasiluri per siluri filoguidati ASW/ASuW Whitehead A-184 da 533mm
2 lanciasiluri tripli da 324mm MK 32 per siluri ASW tipo A244


Zeffiro



La fregata Zeffiro è un'unità missilistica, della Marina Militare Italiana che appartiene alla Classe Maestrale. Costruita a Riva Trigoso la nave è stata varata il 19 maggio 1984 entrando in servizio il 4 maggio 1985.

Ha avuto un'attività molto intensa come tutte le navi della classe ed ha partecipato nella prima parte di questo decennio all'operazione Enduring Freedom.

Nel 2008 è stato sottoposto a lavori di ammodernamento che hanno interessato il sistema di piattaforma e in quello di combattimento.

In precedenza altre tre unità della Regia Marina avevano portato il nome Zeffiro.

La prima unità[1] fu una Corvetta di II° rango a vela proveniente dalla marina napoletana, costruito all'Arsenale di Napoli. La costruzione dell'unità, un tre alberi a vele quadre, era iniziata nel 1832 ed il varo avvenne nello stesso anno. Nel 1861 venne incorporata nella Marina del Regno d'Italia, per essere poi radiata nel 1869.

La seconda unità[2] fu un cacciatorpediniere costruito nel cantiere Pattison di Napoli, varato nel 1904 ed in servizio nella Regia Marina dal 1905 al 1924. Tra il 1908 e il 1910 venne modificato per la propulsione a nafta ed i due fumaioli vennero sostituiti con tre di minori dimensioni ed ebbe alcune modifiche all’armamento. Durante la prima guerra mondiale imbarcò attrezzature poppiere per il trasporto e la posa di torpedini, mentre nel dopoguerra venne eliminato un fumaiolo. Nel 1921 venne classificato torpediniera prima di essere definitivamente radiato nel 1924.
image
La terza unità[3] fu un cacciatorpediniere della Classe Turbine costruito dai cantieri Odero di Genova entrato in servizio il 15 maggio 1928, che venne impiegato guerra civile spagnola e nel corso della seconda guerra mondiale, impegnato in compiti di scorta, venne affondato il 5 luglio 1940 all'interno della baia di Tobruk da un aerosilurante Swordifish della portaerei inglese Eagle. In quella occasione[4] venne affondato anche un mercantile e danneggiato l'Euro, unità gemella dello Zeffiro.

Tipo Fregata missilistica
Classe Maestrale
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori Fincantieri
Cantiere Riva Trigoso (GE), Italia
Matricola F 577
Ordine
Impostazione
Varo 19 maggio 1984
Completamento
Entrata in servizio 4 maggio 1985
Proprietario
Radiazione
Destino finale
Caratteristiche generali
Dislocamento t
Stazza lorda t
Lunghezza m
Larghezza m
Altezza m
Pescaggio m
Profondità operativa m
Ponte di volo
Propulsione Tipo CODOG

2 TAG Fiat-GE LM-2500;
2 Diesel GMT BL-230-20-DVM
Potenza 50.000 HP (36.765 kW)

Velocità 31 nodi
Autonomia 6000 miglia a 15 nodi


Artigliere (F 582)



La nave Artigliere è un'unità missilistica della Marina Militare Italiana derivata dalla Classe Lupo inizialmente costruita, insieme ad altre tre unità, per l'Iraq, ma che per le note vicende politiche non venne mai consegnata agli iracheni e che dopo essere stata sottoposta ad una serie di lavori per essere adeguata agli standard NATO, entrò in servizio nella Marina Militare Italiana nel 1994 venendo classificata pattugliatore di squadra.

La costruzione della nave era avvenuta presso i Cantieri Navali Riuniti di Ancona, all'inizio degli anni ottanta, ed all'unità era stato attribuito il nome Hittin ed il distintivo ottico F-14.

Entrata a far parte della Marina Militare Italiana l'unità ha avuto una vita operativa intensa con la partecipazione a varie operazioni svolte congiuntamente ad unità di marine alleate. L'unità ha preso parte al pattugliamento dell'Adriatico tra il 1995 e il 2000 inframezzata da una Campagna Navale nel Sud Est asiatico tra settembre 1997 e gennaio 1998. Ha poi preso parte all'Operazione Active Endeavour, in più riprese, tra il 2002 e il 2005, nell'ambito di STANAVFORMED (Forza Navale di Stazionemento nel Mediterraneo) in Mediterraneo Orientale nel 2002 e nell'ambito di STANAVFORLANT (Forza Navale di Stazionemento nell'Atlantico) sempre nel Mediterraneo Orientale nel 2002, nel 2003 e nel 2005. Sempre nel 2005 nel mese di maggio l'unità è stata Nave Comando della MCMFORSOUTH, la Forza di contromisure mine e tra settembre e ottobre ha svolto tirocinio navale presso il Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare. Nel 2006 ha preso parte nelle acque del Canale di Sicilia all'esercitazione bilaterale italo-maltese CANALE 06
Questa è la quinta unità della marina italiana a portare il nome Artigliere. La prima unità fu un cacciatorpediniere costruito nel Cantiere Ansaldo di Genova, varato nel 1907 e consegnato lo stesso anno alla Regia Marina e rimasto in servizio fino al 1923, dopo aver partecipato nel 1911 alle operazioni navali nel conflitto italo turco e alla prima guerra mondiale e dopo che nel 1921 era stato classificato torpediniera.
image
La seconda unità fu un cacciatorpediniere della Classe Soldati I Serie che costruito dai Cantieri OTO di Livorno, entrò in servizio nella Regia Marina il 14 novembre 1938. Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver preso parte a 28 missioni di guerra tra le quali la battaglia di Punta Stilo, venne affondato la mattina del 12 ottobre 1940, dall'incrociatore pesante della Royal Navy HMS York dopo che nella notte era stato gravemente danneggiato e immobilizzato dal tiro dell'incrociatore leggero Ajax. Il suo comandante Carlo Margottini, caduto in plancia, venne decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

La terza unità fu un cacciatorpediniere della Classe Soldati I Serie gemello del precedente Artigliere. Venne costruito come il gemello dai Cantieri OTO di Livorno, entrando in servizio, prima unità della classe, il 30 giugno 1938 con il nome Camicia Nera. Alla caduta del regime fascista venne ribattezzato Artigliere in onore del gemello andato perduto. Durante la guerra ebbe alcune modifiche al suo armamento e ebbe installato l'ecogoniometro. Al termine della guerra, in base alle clausole del trattato di pace venne ceduto in conto riparazione danni di guerra all’Unione Sovietica, prestando servizio nella flotta del Mar Nero fino al disarmo, avvenuto nel 1958.


Il precedente Artigliere dopo l'adozione dell'uso della matricolaLa quarta unità fu l'ex cacciatorpediniere della US Navy USS Woodworth appartenente alla Classe Benson. La nave costruita nel cantiere Bethlehem di San Francisco venne varata il 29 novembre 1941, entrando in servizio il 30 aprile 1942. Dopo aver preso parte alla seconda guerra mondiale ed essere stato posto in riserva l'11 aprile 1946, l'unità venne ceduta all'Italia e consegnata alla MMI il 15 gennaio 1951, rimanendo in servizio fino al 1970 per essere definitivamente demolita nel 1971. Dopo la sua dismissione era stata anche usata come nave didattica alle scuole CEMM della Maddalena.


Equipaggiamento
Sensori di bordo Radar:
SPS-774 (RAN-10S)- Banda E/F
1 RAN-11L/X (superficie)
Mk 95 - radar direzione del tiro asservito al sistema Albatros/Aspide
SPG-70 (RTN-10X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema Albatros/Aspide ed al cannone 127/54mm Compatto
2 SPG-74 (RTN-20X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema CIWS Breda Dardo
SPN-748 - radar di navigazione
IPN-20 (SADOC-2) - sistema satellitare SATCOM

Sistemi difensivi contromisure elettroniche:
2 lanciarazzi SCLAR da 105mm per chaff/flare
1 SLR-4 decoy
2 SLQ-D jammers

Armamento artiglieria:
1 cannone Otobreda 127/54 Compatto
4 CIWS Breda Dardo
Missili:


8 lanciamissili Teseo MK 2
1 lanciamissili Albatros/Aspide

Corazzatura
Mezzi aerei 1 elicottero AB-212ASW


Aviere (F 583)



La nave Aviere è un'unità missilistica della Marina Militare Italiana derivata dalla Classe Lupo inizialmente costruita, insieme ad altre tre unità, per l'Iraq, ma che per le note vicende politiche non venne mai consegnata agli iracheni e che dopo essere stata sottoposta ad una serie di lavori per essere adeguata agli standard NATO, entrò in servizio nella Marina Militare Italiana nel 1995 venendo classificata pattugliatore di squadra. La costruzione della nave cui era stato attribuito il nome Thi Qar e il distintivo ottico F 15 ebbe inizio presso gli stabilimenti dei Cantieri Navali Riuniti di Ancona dove lo scafo venne impostato il 27 luglio 1981 per essere poi trasferito presso gli stabilimenti Fincantieri di Riva Trigoso, dove l'imbarcazione venne successivamente varata il 18 dicembre 1984.

L'unità dal 18 novembre 2001 ha preso parte all'Operazione Enduring Freedom, operando per 3 mesi nell'oceano indiano effettuando controlli ed ispezioni a mercantili in transito in quell'area e conducendo numerose scorte ad unità navali della coalizione, rientrando a Taranto il 18 marzo 2002.[1]

Questa è la terza unità a portare il nome Aviere. La prima unità fu un cacciatorpediniere Classe Soldati I serie - costruito dai Cantieri OTO di Livorno, varato il 19 settembre 1937 ed entrato in servizio il 31 agosto 1938, che nel corso della seconda guerra mondiale dopo avere effettuato 41 missioni di scorta e 16 di ricerca del nemico affondò il 17 dicembre 1942 silurato dal sommergibile inglese HMS Splendid, mentre insieme alla gemella Camicia Nera scortava la motonave tedesca Ankara sulla tratta Napoli - Biserta. L'Aviere manovrò facendo da scudo alla motonave tedesca e il suo comandante il Capitano di Vascello Ignazio Castrogiovanni[2] che durante l'affondamento cedette il suo posto sulla zattera di salvataggio ad un marinaio, inabissandosi con l'unità venne decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
image
La seconda unità fu l'ex cacciatorpediniere della US Navy USS Nicholson (DD-442) appartenente alla Classe Livermoore. La nave costruita nell'Arsenale di Boston venne varata il 31 maggio 1940, entrando in servizio il 3 giugno 1941. Dopo aver preso parte alla seconda guerra mondiale, operando sia in Atlantico che nel Pacifico ed essere collocata in riserva il 26 febbraio 1946, l'unità venne ceduta all'Italia e consegnata alla MMI il 15 gennaio 1951 venne ribattezzata Aviere entrando a far parte della classe Artigliere insieme al cacciatorpediniere Artigliere, altra unità ex USA, ed ebbe la matricola D 554. Nella marina italiana la nave effettuò attività di squadra fino al 1970, quando con la messa in disarmo dell'Artigliere venne utilizzata come Nave Esperienza per la sperimentazione di sistemi attualmente in uso a bordo di numerose unità navali italiane ed estere. Questo ruolo di Nave Esperienza viene attualmente espletato nella Marina Militare Italiana da Nave Carabiniere. L'Aviere fu radiato il 1º settembre 1975 e successivamente utilizzato come bersaglio venne affondato.

Equipaggiamento
Sensori di bordo Radar:
SPS-774 (RAN-10S)- Banda E/F
1 RAN-11L/X (superficie)
Mk 95 - radar direzione del tiro asservito al sistema Albatros/Aspide
SPG-73 (RTN-10X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema Albatros/Aspide al cannone 127/54mm Compatto ed alle mitragliere Breda 40/70
2 SPG-74 (RTN-20X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema CIWS Breda Dardo
SPN-748 - radar di navigazione
IPN-20 (SADOC-2) - sistema satellitare SATCOM UHF

Sistemi difensivi contromisure elettroniche:
2 lanciarazzi SCLAR da 105mm per chaff/flare
1 INS-3 M ESM
2 TQN ECM

Armamento artiglieria:
1 cannone Otobreda 127/54 Compatto
2 binate CIWS Breda Dardo 40/70
Missili:

8 lanciamissili Teseo MK 2
1 lanciamissili Albatros/Aspide

Corazzatura
Mezzi aerei 1 elicottero AB-212ASW


Bersagliere (F 584)



La nave Bersagliere è un'unità missilistica della Marina Militare Italiana derivata dalla Classe Lupo inizialmente costruita, insieme ad altre tre unità, per l'Iraq, ma che per le note vicende politiche non venne mai consegnata agli iracheni e dopo essere stata acquistata dalla Marina Militare Italiana il 6 aprile 1994 è stata sottoposta ad una serie di lavori per essere adeguata agli standard NATO, entrando in servizio nel 1995, venendo classificata pattugliatore di squadra.

La costruzione della nave era avvenuta nei Cantieri Navali Riuniti di Ancona, ed all'unità, varata il 20 giugno 1985, era stato attribuito il nome Al-Yarmuk ed il distintivo ottico F-17.

Entrata a far parte della Marina Militare Italiana l'unità ha avuto una vita operativa intensa ed oltre alla normale attività addestrativa è stata scelta quale piattaforma navale per la sperimentazione di sistemi d'arma in via di sviluppo, quali una nuova versione del cannone 127/54 Compatto denominata 127/54 Light Weight e il sistema lanciarazzi integrato SCLAR H, sperimentato nel corso dell'esercitazione NATO di Guerra Elettronica (E.W. TRIALS) svolta dal 23 al 25 maggio 2005.[1]

Tra le attività a cui ha preso parte, la più rilevante è stata la circumnavigazione del globo effettuata insieme al cacciatorpediniere Durand de la Penne. Le due unità, salpate il 12 luglio 1996, rientrarono a Taranto il 4 aprile 1997 dopo aver percorso oltre 46000 miglia e toccato 35 porti di 23 nazioni.

Nel 2005, dal 1º gennaio al 15 aprile il Bersagliere è stato impiegato nel golfo di Aqaba nel Mar Rosso, in qualità di nave comando SNMCMG2, la Forza di Contromisure Mine della NATO in Mediterraneo.
image
Questa è la terza unità della marina italiana a portare il nome Bersagliere. La prima unità fu un cacciatorpediniere costruito nel Cantiere Ansaldo di Genova, varato nel 1906 e consegnato alla Regia Marina nel 1907 che dopo aver partecipato nel 1911 alle operazioni navali nel conflitto italo turco rimanendo successivamente nell'area Egeo in seguito all'acquisizione italiana del Dodecaneso, venne ridislocata successivamente in Adriatico prendendo parte alla prima guerra mondiale. La nave rimase in servizio fino al 1923, dopo che nel 1921 era stata classificata torpediniera ed aver effettuato per un anno missioni di pattugliamento lungo le coste della Tripolitania.


il secondo BersagliereLa seconda unità fu un cacciatorpediniere della Classe Soldati I Serie che costruito a Palermo, in servizio dal 1º aprile 1939, durante il secondo conflitto mondiale prese parte alla battaglia di Punta Stilo, alla battaglia di Capo Matapan alla prima e alla seconda battaglia della Sirte operando anche due volte in assistenza di motonavi danneggiate da attacchi nemici. Dopo 146 missioni e 53700 miglia percorse, l'unità venne affondata il 7 gennaio 1943 durante un bombardamento aereo nel porto di Palermo, mentre era ormeggiata. A ricordo delle decine di giovani marinai ed ufficiali periti il molo, dove era ormeggiato è stato ribattezzato Bersagliere.

Equipaggiamento
Sensori di bordo Radar:
SPS-774 (RAN-10S)- Banda E/F
1 RAN-11L/X (superficie)
Mk 95 - radar direzione del tiro asservito al sistema Albatros/Aspide
SPG-70 (RTN-10X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema Albatros/Aspide ed al cannone 127/54mm Compatto
2 SPG-74 (RTN-20X) - radar di controllo del fuoco asservito al sistema CIWS Breda Dardo
SPN-748 - radar di navigazione
IPN-20 (SADOC-2) - sistema satellitare SATCOM

Sistemi difensivi contromisure elettroniche:
2 lanciarazzi SCLAR da 105mm per chaff/flare
1 SLR-4 decoy
2 SLQ-D jammers

Armamento artiglieria:
1 cannone Otobreda 127/54 Compatto
4 CIWS Breda Dardo
Missili:

8 lanciamissili Teseo MK 2
1 lanciamissili Albatros/Aspide

Corazzatura
Mezzi aerei 1 elicottero AB-212ASW


Corvetteclasse Minerva - 1ª serie
Minerva (F 551)
Urania (F 552)
Danaide (F 553)
Sfinge (F 554)
classe Minerva - 2ª serie
Driade (F 555)
Chimera (F 556)
Fenice (F 557)
Sibilla (F 558)

Nave Comandante Foscari

Nuove Unità Minori Combattenti (NUMC)

classe Comandanti
Comandante Cigala Fulgosi (P 490)
Comandante Borsini (P 491)
Comandante Bettica (P 492)
Comandante Foscari (P 493)

Il pattugliatore Spica
Pattugliatori OPVclasse Cassiopea
Cassiopea (P 401)
Libra (P 402)
Spica (P 403)
Vega (P 404)

Il Pattugliatore Vedettaclasse Esploratore
Esploratore (P 405)
Sentinella (P 406)
Vedetta (P 407)
Staffetta (P 408)
Pattugliatori d'altura (NUPA)

classe Sirio
Sirio (P 409)
Orione (P 410)


Il sottomarino Salvatore Todaro e la NUMC Comandante Bettica.classe Sauro - 3ª serie
Pelosi
Prini
classe Sauro - 4ª serie
Longobardo
Gazzana-Priaroggia
classe Todaro
Salvatore Todaro
Scirè


Il cacciamine Milazzoclasse Lerici
Lerici (M 5550)
Sapri (M 5551)
Milazzo (M 5552)
Vieste (M 5553)
Classe Gaeta
Gaeta (M 5554)
Termoli (M 5555)
Alghero (M 5556)
Numana (M 5557)
Crotone (M 5558)
Viareggio (M 5559)
Chioggia (M 5560)
Rimini (M 5561)

L'Amerigo Vespucci

Navi scuolaclasse Vespucci
Amerigo Vespucci (A 5312)
classe Palinuro
Palinuro (A 5311)
classe Corsaro
Corsaro (A 5316)
Stella Polare (A 5313)
Orsa Maggiore (A 5323)
Orsa Minore (A 5322)
Unità d'addestramento classe Aragosta
Astice (A 5379)
Mitilo (A 5380)
Porpora (A 5382)
Murena (A 5305)
[modifica] Navi rifornimento di squadra
Il rifornitore di squadra Vesuvioclasse Etna
Etna (A 5326)
classe Stromboli
Stromboli (A 5327)
Vesuvio (A 5329)


La nave San Giorgio
La nave ricerche Elettraclasse San Giusto
San Giusto (L 9894)
classe San Giorgio
San Giorgio (L 9892)
San Marco (L 9893)
[modifica] Mezzi da sbarco9 mezzi da sbarco classe MTM 217
5 mezzi da sbarco classe LCM
20 mezzi da sbarco classe MTP 96
unità appoggio COMSUBIN
Mario Marino (Y 498)
Alcide Pedretti (Y 499)
[modifica] Navi cisternaBormida (A 5359)
Ticino (A 5376)
Tirso (A 5377)
classe MCC
Mcc 1101 (A 5370)
Mcc 1102 (A 5371)
Mcc 1103 (A 5372)
Mcc 1104 (A 5373)

Nuove unità supporto polivalenteclasse Elettra
Elettra (A 5340)
classe Rossetti
Raffaele Rossetti (A 5315)
Vincenzo Martellotta (A 5320)

Navi idrografiche e oceanograficheclasse Magnaghi
Magnaghi (A 5303)
classe Ninfe
Aretusa (A 5304)
Galatea (A 5308)

Navi servizio fariclasse Ponza
Ponza (A 5364)
Levanzo (A 5366)
Tavolara (A 5367)
Palmaria (A 5368)
Procida (A 5383)

Navi salvataggioclasse Anteo
Anteo (A 5309)

Navi Trasporto Costieroclasse Gorgona
Gorgona (A 5347)
Tremiti (A 5348)
Caprera (A 5349)
Pantelleria (A 5351)
Lipari (A 5352)
Capri (A 5353)

Rimorchiatori32 rimorchiatori portuali classe RP
d'altura classe Ciclope
Ciclope (A 5319)
Titano (A 5324)
Polifemo (A 5325)
Gigante (A 5328)
Saturno (A 5330)
Tenace (A 5365)
Atlante (A 5317)
Prometeo (A 5318)
costieri classe Porto
Porto Fossone (Y 415)
Porto Torres (Y 416)
Porto Corsini (Y 417)
Porto Empedocle (Y 421)
Porto Pisano (Y 422)
Porto Conte (Y 423)
Portoferraio (Y 425)
Portovenere (Y 426)
Porto Salvo (Y 428)
Portofino (Y 436)
Riva Trigoso (Y 443)



Distintivi ottici delle unità della Marina Militare



Le navi della Marina Militare inizialmente avevano come distintivo ottico due lettere. successivamente all'entrata dell'Italia nella NATO il distintivo ottico divenne di tipo numerico. Gli incrociatori e successivamente le portaerei, classificate come incrociatori portaeromobili sono contraddistinti da tre cifre con il numero 5 come prima cifra. I cacciatorpediniere dalla lettera D seguita da tre cifre con il numero 5 come prima cifra. Le unità di scorta come le fregate, le corvette e le torpediniere dalla lettera F seguita da tre cifre con il numero 5 come prima cifra. Le unità da pattugliamento come pattugliatori, motocannoniere e motosiluranti dalla lettera P seguita da tre cifre con il numero 4 come prima cifra. Le unità di lotta alle mine da quattro cifre con il numero 5 come prima cifra. Le navi ausiliarie, quali navi scuola, navi da rifornimento, navi idrografiche dalla lettera A seguita da quattro cifre con il numero 5 come prima cifra. Le nave da trasporto e anfibie dalla lettera L seguita da quattro cifre con il numero 9 come prima cifra. I rimorchiatori dalla lettera Y seguita da tre cifre con il numero 4 come prima cifra.

Unità navali in progettazione



1 Portaelicotteri multiruolo d'assalto anfibio nuova classe tipo LHA da 15.000 o 20.000 tonn. Vittorio Veneto, 2015 in poi. La scelta tra i 2 design non è ancora stata fatta e dipenderà dalla presenza o meno di un partner internazionale al progetto per la riduzione dei costi di sviluppo. Il progetto è privo di finanziamenti e i cantieri navali sono saturi fino al 2010.
Le seguenti unità sono frutto principalmente di speculazioni e voci di corridoio, le fonti ufficiali attualmente non hanno fornito riscontri:

2 Cacciatorpediniere AA (antiaerei) classe Orizzonte aggiornata: Francesco Morosini e Des Geneys, non prima del 2020 o del completamento della produzione delle FREMM, più necessarie;
2 Navi Rifornitrici classe Etna aggiornata, tipo AOR;
1 Nave Appoggio Cacciamine di nuova generazione;
4 Cacciamine di nuova generazione per rimpiazzo dei 4 "Lerici" originali, probabilmente del tipo Oceanico;
1 Nave Idrografica nuova classe per rimpiazzo della "Ammiraglio Magnaghi";
2 Navi da trasporto Roll On/Roll Off di tipo mercantile per l'appoggio logistico;
2 Sottomarini classe S1000;
2 Sottomarini classe U212;
2 LHD per rimpiazzare le 3 LPD classe San Giorgio attualmente operative.



 
Top
1 replies since 19/3/2011, 18:33   13812 views
  Share