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AEREI ED ELICOTTERI

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view post Posted on 24/3/2011, 23:26     +1   -1




F-22 RAPTOR



Il Lockheed Martin/Boeing F-22 Raptor è un caccia da superiorità aerea, con caratteristiche stealth, di costruzione statunitense, talvolta classificato dallo stesso Dipartimento della Difesa americano come velivolo da supremazia aerea. Era destinato originariamente ad entrare in servizio come F/A-22, ma quando i primi esemplari sono stati consegnati all'USAF il 15 dicembre 2005, sono stati ridenominati F-22A. L'USAF considera l'F-22A un elemento critico della sua forza d'attacco, e afferma che le sue prestazioni non sono comparabili a nessun velivolo attualmente operativo o in fase di progettazione. Il primo test in volo avvenne il 7 settembre 1997, mentre i primi esemplari prodotti in serie furono consegnati alla base aerea di Nellis, Nevada, il 4 gennaio 2003. La prima unità operativa è stata consegnata al 27th Fighter Squadron.

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L'F-22 è considerato l'erede dell'F-15 Eagle come caccia da superiorità aerea.

Nel 1981 l'USAF sviluppò una specifica per un Advanced Tactical Fighter (ATF) in grado di sostituire l'F-15 Eagle. Era richiesto che l'ATF avesse incorporate le tecnologie emergenti, l'uso di materiale composito, gli avanzati sistemi di controllo fly-by-wire, i motori più potenti e le capacità stealth già utilizzate nell'F-117. La richiesta fu emessa per sviluppare un caccia di 5ª generazione da superiorità aerea in grado di contrastare la nuova minaccia del Su-27 e della nuova famiglia dei "Flanker".

Un request for proposal fu pubblicato nel luglio 1986, e i progetti della Lockheed-Boeing e della Northrop-McDonnell Douglas furono selezionati nell'ottobre 1986 per intraprendere una dimostrazione nel giro di 50 mesi, portando al confronto di due prototipi, l'YF-22 "Lightning II" e l'YF-23 Black Widow II.

Il prototipo YF-22 volò per la prima volta il 27 settembre 1990, con il capo collaudatore Dave Ferguson ai comandi. Nell'aprile del 1991 l'YF-22 fu dichiarato vincitore ed il consorzio Lockheed-Boeing divenne il costruttore del nuovo caccia stealth.

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Il primo esemplare di pre-serie fu portato in volo il 7 settembre 1997 da Paul Metz, che, ironicamente, era stato il pilota collaudatore dell'YF-23.
L'F-22 è un aereo da combattimento di 5ª generazione con capacità stealth di 4ª generazione.[36] Possiede due propulsori a turboventola con postbruciatore Pratt & Whitney F119-PW-100 capaci di spinta vettoriale. La spinta massima è una informazione classificata, anche se la maggior parte delle fonti riporta il valore di 156 kN per propulsore.Si stima una velocità massima attorno a Mach 1,82 in modalità supercruise (ovvero senza l'uso di postbruciatori),come dimostrò il Generale John P. Jumper, ex Chief of Staff dell'USAF, quando il 13 gennaio 2005 con un Raptor superò Mach 1,7.Paul Metz, pilota a capo dei test dell'F-22 alla Lockheed, affermò che il velivolo possiede una presa d'aria fissa con cui riesce a raggiungere velocità superiori a Mach 2.0 senza avvalersi dell'impiego di labbra variabili al suo interno, soluzione adottata in altri aerei da combattimento per impedire lo stallo del compressore. Le performance sono superiori a quelle dell'F-15 Eagle, anche perché il rapporto spinta-peso dell' F-22 è superiore (1,2:1) rispetto a quello dell'F-15 (prossimo al 1:1)I dati sulla vera velocità massima dell'F-22 non sono disponibili pubblicamente, ma la caratteristica di poter contenere tutte le armi al suo interno costituisce un vantaggio rispetto ad altri aerei, poiché se montate esternamente aumentano il carico aerodinamico. Un altro punto di forza del velivolo è la capacità di affrontare situazioni di forte stress meccanico e termico, in cui può mantenere un'ottima manovrabilità rimanendo controllabile anche a seguito di manovre ad un costante angolo di attacco superiore a 60°.Il sistema propulsivo permette di compiere strette virate ad elevatissimi angoli di attacco, tra queste la manovra di Herbst (detta J-turn), il Cobra di Pugačëv e il Kulbit.Durante le esercitazioni effettuate nei cieli dell'Alaska nel giugno 2006, i piloti del Raptor dimostrarono che l'altitudine di crociera, cioè mantenuta costante in una missione, ha un effetto positivamente significativo nelle performance di combattimento costituendo un fattore chiave per il raggiungimento di un tasso di uccisioni elevatissimo contro altri aerei di 4ª e 4,5ª generazione.
L'avionica dell'F-22 è tecnologicamente molto avanzata. Questa include il BAE Systems E&IS Radar Warning Receiver (RWR)AN/ALR-94,

ed il radar Northrop Grumman AN/APG-77 Active Electronically Scanned Array (AESA). L'AN/APG-77 è caratterizzato dalla sua capacità di acquisizione bersagli a lunga distanza, con una bassa probabilità d'intercettazione.

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L'AN/ALR-94, è invece un sistema di ricezione passivo capace di localizzare i segnali radar nemici. È composto da più di 30 antenne affogate nella fusoliera, e viene descritto dall'ideatore principale del progetto dell'F-22, Tom Burbage, come "il sistema più tecnologicamente complesso imbarcato sul velivolo". Grazie ad un ottimo range operativo (250+ miglia), permette al Raptor di limitare le proprie emissioni radar senza compromettere la sua invisibilità (stealthness).
L'AN/APG-77 AESA, progettato per il ruolo da superiorità aerea e missioni d'attacco al suolo, rimanendo in configurazione di bassa visibilità può intercettare e seguire bersagli multipli con ogni condizione atmosferica. Il radar cambia la propria frequenza operativa circa 1000 volte al secondo minimizzando la possibilità di essere intercettati. Può inoltre aumentare le sue emissioni radar per sovraccaricare i sensori nemici, dando all'aereo la capacità di intraprendere azioni di guerra elettronica.

Le informazioni raccolte dal sistema radar vengono elaborate da due Raytheon Common Integrated Processor (CIP). Ciascun CIP opera ad una velocità di circa 10,5 miliardi di istruzioni al secondo e ha 300 MB di memoria. Le informazioni possono essere ricevute dal radar o altri sistemi di bordo o esterni. I dati ricevuti vengono quindi elaborati e visualizzati in modo intuitivo sui display del cockpit. Il software del Raptor è composto da oltre 1,7 milioni di linee di codice, la maggior parte di queste per l'elaborazione dei dati provenienti dal radar. La distanza massima d'operazione dell'AN/APG-77 è stimata attorno le 125-150 miglia, estendibili attraverso aggiornamenti, a circa 250 miglia (402 km).

L'F-22 è in grado di agire come un "mini-AWACS", grazie alle capacità di identificazione delle minacce di cui possono beneficiare anche gli altri aerei
. Il sistema permette di designare dei bersagli per velivoli come F-15 ed F-16, e anche determinare se due aerei alleati stanno puntando lo stesso bersaglio, permettendo ad uno di essi di scegliere un bersaglio diverso. Pur non avendo le capacità di un vero AWACS, come l'E-3 Sentry, grazie ai sistemi informatici più moderni è in grado di identificare gli obiettivi molto più velocemente.Il radar a bassa probabilità di intercettazione ha ricevuto la capacità di trasmissione dati a banda larga, permettendo all'aereo di fungere come un ripetitore dati verso e da i trasmettitori e i ricevitori dati alleati nell'area di operazioni.Il bus dati IEEE-1394B, sviluppato appositamente per questo velivolo, è derivato dal sistema commerciale IEEE-1394 FireWire. Lo stesso bus è stato impiegato anche nell'F-35 Lightning II
Il Raptor è stato progettato per operare in diversificate missioni, stivando i suoi missili aria-aria all'interno della fusoliera in modo da minimizzare il riflesso intercettato dai radar. I missili vengono lanciati con l'ausilio di braccia idrauliche che li lasciano cadere al di fuori dell'aereo in modo da poter richiudere tempestivamente i portelli d'apertura della stiva. Può trasportare bombe come le JDAM, in particolare la LMTAS/Boeing GBU-32, e le Small Diameter Bomb (SDB) con guida GPS, come le GBU-39, utilizzate principalmente per neutralizzare i radar e i sistemi di difesa aerea nemici. Il velivolo, inoltre imbarca un cannone rotante M61A2 Vulcan da 20 mm con 480 colpi, scaricabili in approssimativamente 5 secondi di fuoco continuo.

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La capacità del Raptor di poter sostenere una velocità di crociera supersonica e una tangenza operativa molto elevata, aumenta significativamente la gittata effettiva degli armamenti aria-aria e aria-suolo. Questi fattori hanno inciso molto sulla decisione dell'USAF di non equipaggiare l'F-22 con un armamento a lungo raggio. All'AIM-120C, è stato infatti preferito il MBDA Meteor, anche se l'USAF ha comunque intenzione di dotare i suoi aeromobili con il prossimo AIM-120D AMRAAM, che a breve rappresenterà l'ultima versione dell' AIM-120. Altra arma a corto e medio raggio è rappresentata dal Raytheon AIM-9X, missile a corto raggio a guida IR, equipaggiato col sensore all-aspect cioè con capacità di ingaggio bersagli non in asse fino a 90 gradi rispetto alla direzione di volo dell’aereo lanciatore.

Il Raptor, quindi, è in grado di raddoppiare l'effettivo range dei suoi armamenti fornendogli una velocità ed un'altezza addizionale rispetto ad un velivolo utilizzato come piattaforma di lancio convenzionale.

Nei test effettuati con una JDAM da 1.000 lb a 15.000 m di altitudine, è stata rilevata una velocità media di quest'ultima di circa 1.5 Mach, colpendo l'obbiettivo a circa 39 km di distanza.

In altre configurazioni è possibile trasportare ulteriori carichi esterni utilizzando i quattro agganci subalari in grado di sostenere un peso di 5000 lb ciascuno, con un pilone su cui può essere collocato un serbatoio esterno sganciabile da 600 galloni (2 268 l) o un pod in grado di ospitare due missili aria-aria. Aggiungendo armi o componenti esterni, queste possono compromettere le capacità stealth dell'aereo e diminuire la manovrabilità, la velocità e il raggio d'azione (tranne nel caso in cui si usino serbatoi esterni). I due punti d'aggancio interni sono dedicati ai serbatoi esterni di carburante che ne permettono anche lo sgancio in volo, riacquistando le capacità stealth e le performance in seguito all'esaurimento delle riserve esterne
. Attualmente sono in corso ricerche per sviluppare piloni ed armamenti stealth che non comprometterebbero l'invisibilità del velivolo aumentando così il carico utile. La ridotta traccia radar è ottenuta tramite profili aerodinamici e tecniche all'avanguardia, come materiali radar assorbenti, prese d'aria a forma di "S", parti e condotti che riflettono le onde radar sul motore e che tendono a raffreddare i gas di scarico per una low-observance anche ai sensori infrarosso, il progetto dell'F-22 ha posto maggiore importanza a diminuire la rilevabilità non solo al radar, ma in tutto lo spettro dei sensori, tra cui trasmissioni radio, emissioni infrarosse ed acustiche

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L'F-22 necessita di manutenzione della pellicola RAM (Radar Absorbent Material) a differenza dell'F-117 Nighthawk, il quale necessitava di un design a sfaccettature multiple più accentuato per aumentare la sua stealthness.

Con i dati disponibili oggi sul grado d'invisibilità ai radar dell'F-22, poiché quelli ufficiali sono segreto militare, si potrebbe ipotizzare una Radar Cross Section (RCS), che rappresenta l’unità di misura della riflettività radar di un oggetto, pari a 0,008 m² cioè la grandezza di una palla da tennis.

L'F-22 Raptor è propulso da due motori Pratt & Whitney F119-PW-100, ciascuno dei quali è in grado di sviluppare circa 35 000 libbre di spinta, sufficienti a garantire un rapporto spinta/peso superiore a 1,1 con l'aereo in configurazione standard. L'F-119 è un motore turboventola a basso rapporto di diluizione, estremamente avanzato ma di concezione abbastanza tradizionale.

Nel Raptor l'F119 è dotato di un sistema di controllo vettoriale della spinta, ottenuto mediante il movimento verticale degli ugelli di scarico che possono ruotare di 40 gradi lungo l’asse verticale. Il controllo vettoriale è governato dal sistema di volo in maniera automatica, mentre i motori sono controllati da un sistema FADEC di 4ª generazione. L'F119 non emette fumi, ed è stato costruito con il 40% di parti in meno rispetto agli altri turboventola destinati ai caccia, il tutto a vantaggio di una minore manutenzione (circa il 75% in meno).


# Il cockpit dell'F-22 è uno dei più avanzati glass cockpit in circolazione, totalmente elettronico e senza nessun tipo di strumentazione analogica. Gli strumenti principali del cockpit sono sei grandi display multifunzionali LCD a colori che si suddividono in:2 UFD (Up-Front Displays) che riguardano i dati di genere ICAW (Integrated Caution/ Advisory/ Warning data) e CNI (Communications/ Navigation/ Identification),
# 1 PMFD (Primary Multi-Function Display), posizionato al centro del cockpit, è il display primario per la navigazione aerea in quanto può visualizzare rotta e waypoints, oltre che il Situation Assessment (SA),
3 SMFD (Secondary Multi-Function Displays), che si trovano sotto e a lato del PMFD e tra le gambe del pilota, vengono utilizzati per visualizzare informazioni tattiche (armamento) e non (checklist, diagnostica sottosistemi e stato motore).Infine, un casco, anche questo multifunzionale, completa l'interfacciabilità del binomio uomo-macchina.Il canopy è costituito da una singola struttura in policarbonato, il più grande finora costruito impiegando questo materiale, che offre un'ottima trasparenza e visibilità, oltre che garantire una bassa segnatura radar. È anche in grado di garantire sicurezza al pilota in ambienti in cui sono presenti agenti NBC, e ha dato risultati positivi nei test di bird strike ad oltre 700 km/h.

HUD
Durante la progettazione di questo velivolo si è cercato di perfezionare l'interfaccia utente che mette in comunicazione tra loro aereo e pilota. Strumento standard per raggiunere tale scopo è l'Head-Up Display (HUD), dove vengono visualizzati i dati più importanti (altitudine, velocità, frequenza radio, angolo d'attacco, reticolo di tiro); l'inclinazione e la forma di questo HUD sono state progettate anche per fornire uno scudo al pilota in caso di frantumazione del cupolino (ad esempioin caso di bird strike).


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ICP
L'Integrated Control Panel (ICP) è l'interfaccia principale per gestire le comunicazioni, i dati per l'autopilota e i piani per la navigazione aerea, ed è posizionato sotto l'HUD, al centro della fascia più alta del cokpit. Costituito da un pannello comandi, è molto simile ad un mouse per facilitarne l'uso al pilota.

SFG/IMG
Lo Stand-by Flight Group e l'Instrument Meteorological Conditions rappresentano il sistema di navigazione aerea di emergenza, che viene attivato in caso di malfunzionamento generale dei sistemi di bordo, permettendo al pilota di continuare il volo.

ICAW
Per ridurre la mole di lavoro del pilota nel corso di un volo, il sistema ICAW può visualizzare un totale di 12 messaggi di allarme. Tutti i messaggi ICAW vengono filtrati per eliminare quelli imprecisi, in modo da informare il pilota di quale sia precisamente il problema riscontrato. Ad esempio, in caso di perdita di potenza al motore, gli allarmi del generatore e dell'impianto idraulico, che solitamente vengono associati a questo tipo di problema, vengono soppressi ed il pilota può disporre dei dati relativi alla vera natura del problema. L'ICAW inoltre, dispone di una checklist elettronica per le procedure di volo.
L'F-22 dispone di un joystick laterale, posizionato alla destra della console e di due controller di spinta motore sulla sinistra. Il joystick è molto sensibile e si muove solo in un quarto di pollice.
Simbologia dei display

Sui display del Raptor, in cui il pilota può navigare con un cursore ottenendo maggiori informazioni su obbiettivi o minacce, i velivoli intercettati vengono rappresentati in base alla loro tipologia con specifici colori e figure geometriche:

* Velivolo nemico: triangolo di colore rosso
* Velivolo amico: cerchio di colore verde
* Velivolo sconosciuto: quadrilatero giallo
* Velivolo gregario: quadrilatero blu
* Missile terra-aria: pentagono (con indicazioni sulla tipologia di missile e di gittata)
* Missile in rotta di collisione: pentagono con un triangolo inscritto

L'Inter/Intra Flight Data Link (IFDL) permette di far collegare tra loro un numero imprecisato di F-22 durante il volo, in modo da comunicare e scambiarsi informazioni senza l'utilizzo di apparecchiature radio che potrebbero tradire la loro presenza.

Il seggiolino eiettabile scelto dall'USAF per l'F-22, è una nuova versione dell'ACES II (Advanced Concept Ejection Seat) di costruzione russa ed adottato precedentemente anche sul caccia multiruolo della General Dynamics F-16 Fighting Falcon. I miglioramenti effettuati rispetto al precedente modello includono:

* Un sistema attivo di contenimento per le braccia, eliminando delle possibili contusioni nelle eiezioni ad alta velocità.
* Un migliore sgancio rapido del paracadute pilota (situato dietro la testa del pilota), in modo da rendere più stabile il seggiolino nei lanci più violenti.
* Una nuova sequenza di lancio che diminuisce lo scarto di tempo tra l'eiezione e il comando impartito dal pilota.
* Una bombola di ossigeno più grande per aumentare la riserva di ossigeno in caso di lanci ad alta quota.

Life Support

Il Life Support System del Raptor integra tutti i componenti principali del vestiario e dell'equipaggiamento necessario per provvedere al sostentamento del pilota durante il volo o una volta eiettatosi.

Nel Life Support vengono quindi inclusi:

* Un generatore di ossigeno a bordo del velivolo (OBOGS)
* Una valvola che controlla il flusso e la pressione dell'aria diretta alla maschera, detta Breathing Regulator/Anti-G (BRAG)
* Una protezione completa Chemical/Biological/Cold-Water Immersion
* Un sistema di gonfiaggio per la tuta anti-G.
* Un sistema di riscaldamento abitacolo
* Un casco HGU-86/P con occhiali per la visione notturna ed una maschera MBU-22/P

L'HGU-86/P grazie al suo peso contenuto riduce lo stress del collo del 20% durante le eiezioni rispetto al casco attualmente in servizio, HGU-55/P. Il futuro casco che verrà dato in dotazione ai piloti degli F-22, garantirà una protezione sia passiva che attiva al rumore grazie all' Active Noise Reduction System.
Progettato per essere il nuovo caccia da difesa degli Stati Uniti per la prima parte del XXI secolo, il Raptor è un caccia estremamente costoso.

Fino all'aprile 2005 il programma è costato 70 miliardi di dollari, ed il numero di aerei che doveva essere costruito è passato da 438 a 381 ed ora a 180, mentre il requisito iniziale era di 750. Una ragione del calo di esemplari richiesti è che il futuro F-35 usa molta della tecnologia usata sull'F-22, ma è molto più economico. Inoltre il costo di queste tecnologie è più basso per l' F-35 anche perché sono già state sviluppate per l'F-22.


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AGUSTA AW129


L'AgustaWestland AW129 (in precedenza Agusta A129) è un elicottero d'attacco leggero prodotto inizialmente dalla Agusta, ora AgustaWestland, in Italia. È stato il primo elicottero da attacco ad essere progettato e costruito in Europa occidentale. E considerato uno degli elicotteri più potenti in circolazione.

Il progetto venne avviato nel 1978 e l'A129 Mangusta ("Mongoose" per i mercati internazionali) destò molta impressione quando il primo dei cinque prototipi effettuò il primo volo ufficiale il 15 settembre 1983. Il quinto prototipo effettuò il primo volo nel marzo 1986. Si trattava di una evoluzione del concetto del Bell AH-1 Cobra, che utilizzava la configurazione biposto in tandem, ovvero con pilota e copilota/mitragliere/cannoniere allineati e non affiancati.

A differenza del Cobra, monomotore, bipala, il progetto, derivato da quello dell'Agusta A109, risultava migliorato, in quanto basato su una configurazione con due motori e rotore quadripala. In seguito ad una esigenza della NATO, che assegnava all'epoca all'Esercito Italiano durante la guerra fredda un ruolo di contenimento delle forze corazzate del Patto di Varsavia, venne sviluppato inizialmente come elicottero anticarro ed armato con missili filoguidati BGM-71 TOW, razzi da 81 mm e con le potenzialità di integrare il missile Hellfire. Sin dalla prima versione, l'A129 era equipaggiato con sistemi autonomi di navigazione e di visione notturna, in grado di fornire la piena capacità di combattimento notturno ed ognitempo.

In Europa nessun'altra nazione aveva sviluppato un elicottero d'attacco, benché quasi tutte le principali forze armate avessero una numerosa linea di macchine "tuttofare" armate con missili anticarro. Nella versione originale Mangusta, è entrato in servizio con l'Esercito Italiano nei primi anni novanta ed ha avuto il suo battesimo del fuoco in Somalia durante l'operazione Restore Hope (1992-1994), compreso il lancio di un missile contro un mezzo italiano sottratto dai somali nello scontro del checkpoint PASTA il 2 luglio 1993. Sempre nella versione anticarro, ma armato anche di mitragliatrici da 12,7 mm installate in appositi pod subalari, ha partecipato alle operazioni in Angola, Albania nel 1997, nella Repubblica di Macedonia ed in Kosovo (1998-2000).

L'A129 inizialmente non è riuscito a conquistare il mercato internazionale. La prima opportunità di successo per l'esportazione si presentò in occasione del programma europeo Tonal per un elicottero da combattimento basato sul Mangusta. Nel 1986, i governi del Regno Unito, Italia, Olanda e Spagna firmarono un protocollo di intesa per esplorare la possibilità di costruire una versione potenziata del A129, chiamata Joint European Helicopter Tonal. (La designazione "Tonal" era derivata dal nome di un dio Azteco.) Il Tonal avrebbe avuto motori più potenti, un nuovo rotore, carrello retrattile, sensori potenziati ed armamento più pesante.
Il progetto collassò nel 1990 quando Regno Unito ed Olanda decisero di acquisire l'AH-64 Apache in sostituzione. Dopo questo precedente, quasi tutti i paesi europei acquistarono l'Apache (Grecia) o attesero lo sviluppo dell'Eurocopter Tiger (Spagna, Francia e Germania). L'Esercito Italiano ridusse l'ordine a 45 esemplari rispetto all'opzione iniziale di 60. La polemica per la comparazione tra modelli prodotti dalle varie aziende fu ulteriormente alimentatanei primi anni novanta, dalla comparsa del dimostratore tecnologico Agusta A 129 International che effettuò il primo volo nel 1992nell'ambito della partecipazione alla competizione per la fornitura di elicotteri di attacco per la Turchia, dove l'Apache era stato scartato nelle fasi iniziali.Con questo modello Agusta effettivamente volante e pronto per la messa in produzione già nel 1992, la competizione si fece accesa sui mercati internazionali e mai dall'esito scontato. Infatti, l'"International", avendo integrato nella sua suite di armamento il missile AGM-114 Hellfire e il cannone installato nel naso,recuperò l'apparente gap anche su questo fronte tra A129 e Apache. Negli anni successivi, si è poi verificata in parte degna di considerazione la decisione dell'Esercito Italiano di non dotarsi del sistema d'arma Hellfire, all'epoca considerato una pecca del Mangusta originale. Infatti, è venuto solo di recente alla luce dei non addetti ai lavori, nel corso della esercitazione VICTORY STRIKE in Polonia del 06-18 ottobre del 2000, che il lancio dei missili Hellfire da elicottero causa danni gravi alla struttura del velivolo lanciatore, tanto da essere designati con terminologia "USA CC-N, emergency combat use only". Addirittura la "System Safety Risk Assessment" (SSRA) ha assegnato la categoria di rischio I-A (Catastrophic Probable) all'ipotesi di lancio di questi missili da posizioni differenti dalla numero 4 del lanciatore esterno.Gli anni novanta videro comunque il testa a testa tra i vari produttori di elicotteri di attacco nelle competizioni per l'aggiudicazione delle commesse militari, ma, nello stesso tempo, convinsero l'Esercito Italiano, reduce dalla esperienza del 1993 in Somalia a passare dall'A129 basico all'A129 CBT, accettando alcune delle migliorie avioniche e di armamento dell'"International". Resta il fatto che l'A129 uscì sconfitto dalla gara indetta per l'aggiudicazione della fornitura di elicotteri di attacco alle forze di difesa australiane (ADF), vinta dall'Eurocopter Tigercon inizio delle consegne nel 2004. Un ruolo importante per influenzare la scelta in questo contesto fu rivestito dalle piccole dimensioni del velivolo italiano che vennero considerate limitative delle possibilità di sviluppo, carico e autonomia. L'Esercito Italiano ordinò 15 esemplari di A129 in versione multiruolo CBT (Combat), il primo dei quali fu consegnato nell'ottobre 2002. Nel gennaio 2002 è stato firmato un contratto per l'aggiornamento alla versione CBT di tutti i primi 45 Mangusta in servizio con l'Esercito Italiano. Le principali modifiche riguardano l'adozione di un cannone M197 da 20 mm a tre canne rotanti tipo Gatling installato in una torretta sotto il muso, la sostituzione del rotore quadripala con uno a cinque pale, la possibilità di impiegare razzi da 70 mm (oltre a quelli da 81), migliorie all'avionica ed ai sistemi di volo/navigazione notturna, l'integrazione di lanciatori per missili antiaerei FIM-92 Stinger o Mistral ed una nuova colorazione con insegne a bassa visibilità. In questa configurazione, l'elicottero può essere utilizzato come anticarro, ricognizione armata ("Scout" secondo la definizione dell'Esercito Italiano), attacco al suolo, scorta, supporto di fuoco e antiaereo.

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view post Posted on 25/3/2011, 00:36     +1   -1




F15 EAGLE




Il McDonnell Douglas F-15 Eagle è un caccia per superiorità aerea statunitense. Entrato in servizio nel 1972 (primo volo) è tuttora utilizzato dall'aeronautica statunitense (USAF), da quella Israeliana, da quella Giapponese e da quella Saudita. Sono in corso trattative da parte della Corea del Sud e di Singapore.

Una famosa variante dell'F-15 è l'F-15E Strike Eagle, un cacciabombardiere entrato in servizio nel 1988.
L'alta manovrabilità, velocità ed autonomia, come anche la grande visuale garantita al pilota, sono dovute ad un eccellente ed equilibrato disegno efficace nell'armonizzare al meglio ogni desiderabile caratteristica per un caccia moderno, sia pure con il risultato di un velivolo estremamente grande e costoso. L'ala è a pianta trapezoidale, quasi un delta puro ma con un bordo d'attacco caratterizzato da due differenti angoli, e un bordo d'uscita a leggera freccia. La superficie supera quella di qualunque altro caccia precedentemente schierato, e il disegno è talmente eccellente da riuscire a superare il divario tra velocità massima e minima dello stesso F-14, senza le terribili complicazioni di una struttura pesante e complessa come l'ala GV. Questo consente di avere un basso carico alare (rapporto tra peso e superficie alare), capace di abbassare la velocità minima di sostentamento e unitamente alla doppia coda di semplice disegno, di rendere docile il velivolo nelle manovre. L'altissimo rapporto potenza-peso, caratteristica data dai motori di nuova generazione quali gli F-100 e la bassa resistenza aerodinamica, consentono di mantenere maggiormente la velocità e la quota di quanto fosse possibile con i modelli precedenti. Le manovre caratterizzate da un elevato numero di "G" (accelerazione espressa in relazione a quella di gravità terrestre, 9,81 m/s2) hanno modo di erodere rapidamente l'energia di manovra della macchina, per via dell'attrito prodotto dal movimento non lineare attraverso l'atmosfera. Il Phantom perde energia in pochi secondi e non può mantenere il massimo livello d'accelerazione teoricamente possibile, circa 8 G. L'Eagle può tenere la velocità compensando l'attrito con la potenza dei motori, e questo rende le prestazioni estremamente superiori nel combattimento aereo. L'armamento e i controlli di volo sono progettati per permettere ad una sola persona d'equipaggio di ingaggiare uno scontro aria-aria senza troppe difficoltà. Il sistema dei comandi di volo è ibrido idraulico-meccanico, capace di funzionare anche con avarie a bordo di una certa entità. I motori sono turbofan PW F 100 o GE F 110 nei loro vari modelli da 10-13 tonnellate di spinta statica, inizialmente, con dei problemi di affidabilità non indifferenti per il F-100. Le prese d'aria sono a sezione rettangolare, ed hanno un complesso meccanismo di variazione per adattarle alle condizioni di volo (lo stesso vale per gli ugelli di scarico dei motori).
L' avionica include un Head-up display (display a testa alta, dove le informazioni sono proiettate sullo schermo a riflessione dell'abitacolo), un radar molto avanzato, un sistema di navigazione inerziale, strumenti di volo e per la guerra elettronica, un sistema di difesa attivo (ALQ-135) e passivo (ALR-56) con antenne, processori e distributori di falsi bersagli della serie ALE, sistema di comunicazioni ad alta frequenza, sistema di navigazione tattico e sistema di atterraggio strumentale. Inoltre sull'aereo sono installati un sistema di identificazione amico-nemico, un sistema di contromisure elettroniche e un computer principale che in origine aveva 26 kb di RAM, poi incrementati a 96 e dal 1988 a 1.024. Da tenere presente che queste prestazioni apparentemente modeste devono essere garantite in condizioni di volo ed operative assolutamente non presenti negli ambienti d'impiego da ufficio (non esistono HD con una soglia di tollerabilità di 10 G, per esempio, gli stessi computer portatili superano di poco i 2).

L'head-up display (HUD) proietta tutte le informazioni essenziali di volo in maniera visibile in ogni condizione di luce permettendo al pilota di seguire ed abbattere gli aerei nemici senza mai dover abbassare lo sguardo sulla strumentazione interna dell'aereo.
Il versatile radar Doppler APG-63 (o APG-70) può intercettare sia aerei che volano più alti dell'F-15 che aerei che volano più bassi senza confondersi con i rilievi del terreno, sfruttando la differenza di ritorno degli echi tra oggetti fissi e in movimento. Una volta acquisito il bersaglio le informazioni vengono inoltrate al sistema di bordo per l'effettivo utilizzo dell'armamento. Nel caso di combattimenti ravvicinati il radar delle versioni recenti (APG-70, APG-63V) è persino in grado di identificare l'aereo grazie alla tecnologia NTCR, e informarne il pilota tramite l'HUD. È possibile una mappatura del terreno, almeno con le versioni migliorate, ma con l'APG-70 si può realmente scoprire bersagli al suolo da decine di chilometri in condizioni ognitempo. L'aereo nelle versioni d'attacco ha una strumentazione molto migliorata rispetto al modello originale, che tra l'altro latitava in termini di schermi multifunzione per sostituirsi alla tecnologia analogica vecchia di decenni. Qui invece la macchina è derivata dal modello "D" biposto e ha 3 schermi CRT nel posto anteriore e 4 in quello posteriore, con le migliori tecnologie dell'epoca per il corretto interfacciamento uomo-macchina. Disponibile anche il sistema di attacco-designazione esterno LANTIRN. In caso di attacco nemico il computer di bordo è in grado di prendere autonomamente inoltre le necessarie contromisure elettroniche interagendo con la libreria di bordo per attivare le opportune contromisure ed informare i piloti al tempo stesso.

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Otto armi aria-aria possono essere installate sull'F-15. Un sistema d'arma automatico permette di far scegliere al computer l'arma migliore in ogni frangente e di informare il pilota attraverso l'HUD su quale arma sarà la prossima ad essere lanciata. Nel caso della macchina d'attacco la capacità di trasporto anche di armamenti aria-suolo, già esistente ma non esercitata nel modello intercettore, raggiunge livelli di grande sofisticazione e un peso complessivo di 10.880 chili contro i 7.258 della versione standard. Sono disponibili praticamente tutte le armi tattiche standard dell'arsenale USAF e le bombe H tipo B-61 e successivi.

Solitamente l'Eagle viene armato con una combinazione di missili AIM-7 Sparrow e AIM-120 AMRAAM, oppure AIM-9 Sidewinder e AIM-120 AMRAAM più il cannoncino M61 Vulcan da 20 mm a canne rotanti sulla radice dell'ala destra.

Per gli F-15 C e D sono stati progettati 2 serbatoi esterni da installare ai lati delle gondole dei motori per aumentarne l'autonomia. I serbatoi "conformal" detti "fast pack" sono progettati per sopportare le stesse sollecitazioni dell'aereo e non degradando così in maniera rilevante le prestazioni generali. Con 3.200 litri in più di carburante per ogni serbatoio ausiliario, l'F-15 è in grado di prolungare di molto la sua presenza nell'area di combattimento lasciando liberi tutti i normali attacchi per le armi (i fast pack hanno attacchi per le armi poste esternamente), permettendo così di non ridurre il carico bellico. Sono usate dagli C, D ed E.

L'F-15 ha anche battuto, in una versione appositamente preparata e alleggerita, un gran numero di record di velocità e salita in quota, strappandoli al MiG-25 sovietico (per poi vederseli sfilare di nuovo ma dal Su-27), con prestazioni come quella della quota di 30 500 metri raggiunti in circa 4 minuti. Questa macchina contende inoltre allo Zero dei suoi mesi d'esordio il record di abbattimenti senza perdite con 100,5 aerei abbattuti contro 0 ufficialmente persi in combattimento aria-aria. La maggior parte di queste vittorie sono state ottenute da piloti israeliani durante la guerra in Libano (anni 1980) contro i MiG-21 e i MiG-23, altre 33 dall'USAF (Iraq 1991 e Jugoslavia 1999) e 2 dalla RSAF (Iraq 1991).

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Solo qualche F-15 è in effetti stato abbattuto da un missile: un F-15 giapponese è stato distrutto da un compagno durante un addestramento con armi reali, due F-15E da bombardamento sono stati abbattuti dalla contraerea durante la prima guerra del Golfo (1991) e uno è andato perso (pare per un errore umano oppure fuoco di contraerea) durante l'invasione dell'Iraq (2003).

Un altro record non ufficiale è senz'altro quello del danno peggiore sostenuto senza precipitare. Il 1 maggio 1983, durante un addestramento, un A-4 Skyhawk urtò un F-15D israeliano esplodendogli contro e tranciandone l'ala destra a circa 0,6 m dalla radice. Disobbedendo agli ordini che lo obbligavano ad eiettarsi e a lasciare il velivolo, il pilota è stato in grado di far atterrare a quasi 400 chilometri orari l'aereo grazie all'ampia superficie orizzontale dell'aereo e alla potenza dei motori.

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NORTHROP-GRUMMAN B-2 SPIRIT





Il Northrop-Grumman B-2 Spirit è un bombardiere strategico statunitense in grado di trasportare sia armi convenzionali sia nucleari. L'enorme passo avanti in campo tecnologico è stato fondamentale nel programma di modernizzazione dei bombardieri americani. È il più costoso aeroplano mai costruito: si stima che il costo unitario sia tra 1,157 e 2,2 miliardi di dollari. La tecnologia stealth di cui è dotato lo aiuta a penetrare le difese nemiche senza la possibilità di essere individuato e abbattuto, cosa impensabile per altri tipi di aerei. L'ordine iniziale era per 135 aerei, successivamente ridotti a 75 negli anni ottanta; infine il presidente George H. W. Bush ridusse l'ordine finale a 21 esemplari nel gennaio del 1991.

Il B-2 nacque da un progetto segreto conosciuto come High Altitude Penetrating Bomber (HAPB, "Bombardiere da penetrazione ad alta quota"), successivamente come Advanced Technology Bomber (ATB, "Bombardiere tecnologicamente avanzato") e infine come B-2 Spirit. Si stima che negli anni ottanta siano stati spesi circa 23 miliardi di dollari per questo programma. Altre spese furono causate dal cambiamento di ruolo nel 1985 da bombardiere da alta quota a bombardiere a bassa quota, che richiese una parziale riprogettazione. Visto che lo sviluppo del B-2 è stato uno dei segreti meglio custoditi dall'USAF il pubblico non ebbe modo di criticare gli ingenti costi sostenuti. Il primo esemplare fu presentato al pubblico il 22 novembre 1988 nella base aerea di Palmdale, in California, dove è stato costruito.

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Il primo volo avvenne il 17 luglio 1989 nella base aerea di Edwards sempre in California, dove l'Air Force Flight Test Center era il responsabile della costruzione, manutenzione e sviluppo dell'aereo.

Il primo esemplare fu chiamato Spirit of Missouri e fu consegnato il 17 dicembre 1993. La maggior parte dei B-2 ha il nome di uno stato americano, seguendo la convenzione "Spirit of [nome dello Stato]". Le uniche eccezioni sono lo "Spirit of America" (l'AV-1, il primo esemplare) e lo "Spirit of Kitty Hawk" (AV-19), dal nome della cittadina della Carolina del Nord in cui, il 17 dicembre 1903, i fratelli Orville e Wilbur Wright fecero decollare il primo aereo nella storia dell'umanità, il Flyer1. La base aerea di Whiteman, nel Missouri, era la base operativa dei B-2 fino ai primi mesi del 2003, quando le strutture di supporto per questi bombardieri vennero costruite anche nella base aerea, condivisa con il Regno Unito, nell'isola di Diego Garcia nell'Oceano Indiano, seguite poi dal dispiegamento a Guam nel 2005. Il simulatore di volo del B-2 alla base di Whiteman è stato soprannominato "Spirit of Hell" ("Spirito dell'inferno") dagli studenti che hanno dovuto sopportare vere e proprie maratone di addestramento. Alcune strutture sono state costruite anche nella base di Fairford, in Inghilterra.

Ci sono ancora forti polemiche in merito ai crescenti costi del programma: alcuni ritengono che siano così elevati in quanto comprendenti i costi di altri progetti segreti.

Il B-2 venne originariamente progettato per sganciare armi nucleari durante la Guerra Fredda, ma perse importanza con il diminuire delle spese militari (considerando anche i costi esorbitanti). Nel maggio del 1995 uno studio commissionato dal Congresso ritenne che dopo il crollo dell'Unione Sovietica non c'era più bisogno di ulteriori esemplari del B-2.
Nel 1984 un impiegato della Northrop, Thomas Cavanaugh, venne arrestato per il tentativo di vendita di informazioni classificate all'Unione Sovietica, che trafugò dalla fabbrica situata a Pico Rivera, in California

Cavanaugh venne condannato all'ergastolo e rilasciato in libertà condizionale nel 2001.

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Noshir Gowadia, un progettista che lavorò al sistema di propulsione del velivolo, venne arrestato nell'ottobre 2005 in relazione all'esportazione di informazioni classificate. Il processo doveva iniziare il 12 febbraio 2008, ma è stato rinviato
Il programma fu soggetto a polemiche per i suoi costi ai contribuenti. Nel 1996 il General Accounting Office rivelò che il bombardiere B-2 "sarà, di gran lunga, il bombardiere con il costo maggiore per esemplare", con costi tripli rispetto all'aereo B-1 (9,6 milioni di dollari annui) e oltre il quadruplo del B-52H (6,8 milioni di dollari annui). Nel settembre 1997, ogni ora di volo del velivolo richiedeva 119 ore di manutenzione mentre, in paragone, il B-52 richiedeva 53 ore e il B-1B 60 ore. Uno dei motivi principali di questa manutenzione gravosa consiste nell'impiego di hangar -con aria condizionata- che devono essere grandi a causa dell'apertura alare del velivolo di 52,4 m. Questi hangar sono necessari per la manutenzione e la gestione delle superfici stealth del velivolo

. Infatti, la copertura dell'aereo è molto fragile e richiede una manutenzione costante per mantenere bassa la segnatura radar.

Il costo totale del programma, proiettato nel 2004, era di 44,75 miliardi di dollari (valuta del 1997). Questi costi comprendono lo sviluppo, l'approvvigionamento, le strutture, la costruzione e i pezzi di ricambio. Il costo totale del programma, suddiviso per il numero di esemplari, porta ad un costo per velivolo di 2,13 miliardi di dollari
. Con un peso totale di 71668 kg, ciascun esemplare di B-2 costa 30 dollari al grammo, poco meno del doppio del prezzo dell'oro.

Il B-2 era considerato da molti come troppo costoso per rischiare di perderlo in combattimento: ha partecipato comunque a tre diverse campagne.

Il "battesimo di fuoco" avvenne nel 1999 durante la Guerra del Kosovo, dove fu uno dei primi bombardieri a usare le bombe a guida satellitare JDAM. Successivamente ha preso parte anche alle operazioni in Afghanistan della missione Operazione Enduring Freedom e in Iraq nell'Operazione Iraqi Freedom.

I raid sull'Afghanistan partivano dalla base di Diego Garcia, dove i B-2 venivano riforniti, riarmati e l'equipaggio veniva sostituito. Anche nelle prime missioni di Iraqi Freedom i decolli avvenivano da Diego Garcia, mentre in quelle successive i B-2 partivano direttamente dalla base di Whiteman nel Missouri. In questo modo le missioni duravano più di 30 ore (una arrivò addirittura a 50 ore): i piloti si davano il cambio e sono stati i pionieri negli studi per migliorare l'efficienza dell'equipaggio in voli così lunghi.

Nel rapporto annuale del Pentagono per l'anno fiscale 2003 è emerso che il B-2 ha dei problemi nella manutenzione dei materiali usati per la bassa osservabilità e con le componenti avioniche per l'autodifesa. Nonostante questi problemi il B-2 ha dimostrato la sua grande utilità, sganciando 583 JDAM durante la guerra in Iraq.

Nel febbraio 2008 un esemplare del velivolo si è schiantato in fase di decollo dalla base Andersen nell'isola di Guam, a causa dell'avaria di alcuni sensori
; questo è il primo B-2 operativo perso dall'aeronautica militare statunitense.

Insieme al B-52 Stratofortress e al B-1 Lancer, il B-2 rappresenta la spina dorsale dei bombardieri statunitensi. Le sue capacità stealth gli permettono di penetrare attraverso le difese aeree nemiche, anche le più sofisticate, e di colpire obiettivi altamente difesi con una minima (se non addirittura nulla) possibilità di perdita.

Il rivoluzionario connubio tra la tecnologia stealth con la grande efficienza aerodinamica e un imponente carico bellico rendono il B-2 un ottimo bombardiere rispetto ai suoi predecessori. La sua autonomia è di circa 11.100 km senza rifornimento in volo. La sua scarsa traccia radar gli permette una grandissima libertà d'azione anche ad alte quote, aumentando così il suo raggio d'azione e aumentando il campo visivo per i sensori di bordo, tuttavia queste capacità stealth sono compromesse se si vola in condizioni di elevata umidità dell'aria. Grazie al GPS Aided Targeting System (GATS, "Sistema di puntamento assistito dal GPS") e all'impiego di bombe guidate come le Joint Direct Attack Munition (JDAM), può utilizzare il suo radar APQ-181 per correggere gli errori di puntamento e aumentare la precisione ancora di più rispetto alle bombe a guida laser. Il B-2 è, inoltre, in grado di colpire 16 obiettivi diversi in un singolo passaggio.

Le capacità stealth del B-2 derivano da una combinazione di ridotte emissioni all'infrarosso, acustiche, elettromagnetiche e una limitata traccia rilevabile dai radar, rendendo molto difficile o impossibile l'individuazione da parte delle difese nemiche. Altre caratteristiche che lo rendono invisibile ai radar sono segrete, ma l'uso di materiali compositi, di speciali rivestimenti e il disegno ad "ala volante" contribuiscono molto. Il modello matematico necessario per calcolare la sagoma degli aerei invisibili come l'F-117 e il B-2 è stato sviluppato dallo scienziato russo Pyotr Ufimtsev durante la Guerra Fredda. Per fare un confronto, su una postazione radar un B-52 ha un ritorno di eco elettromagnetica (sezione radar) pari a quella di un Boeing 747, un B-1B a quella di un piccolo aereo da turismo mentre un B-2 a quella di un frisbee.

Il B-2 ha un equipaggio di due persone: un pilota nel seggiolino di sinistra e un comandante di missione a destra[27]. Il velivolo può, se necessario, ospitare una terza persona
. In paragone, l'equipaggio del B-1B è composto da quattro persone e quello del B-52 di cinque[27]. Gli equipaggi del B-2 sono stati soggetti a studi sulla privazione del sonno per migliorare le performance dell'equipaggio in missioni particolarmente lunghe. Il bombardiere è altamente automatizzato e, a differenza degli aerei da combattimento biposto, permette ad un membro dell'equipaggio il riposo o l'uso della toilet o la preparazione di un pranzo mentre l'altro si occupa del volo.

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Sikorsky Aircraft



La Sikorsky Aircraft Corporation (in breve Sikorsky ) è una azienda americana che produce elicotteri ed ha sede a Stratford nel Connecticut.

La società è stata fondata nel 1923 dall'ingegnere aeronautico americano di origine ucraina, pioniere dell'aviazione Igor Sikorsky, il quale fu l'ideatore del primo elicottero in configurazione a singolo rotore, stabile e controllabile al punto di essere prodotto su larga scala a partire dal 1942 e dal quale venne derivata la maggior parte degli elicotteri di successo nel mondo (sebbene Sikorsky non sia l'inventore dell'elicottero).
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La società divenne parte della United Aircraft nel 1934, ora United Technologies Corporation (UTC) e rimane una delle società leader mondiali nella produzione di elicotteri, nota per i suoi modelli UH-60 Black Hawk e SH-60 Sea Hawk, oltre che per i modelli sperimentali quali il Sikorsky X-Wing. La Sikorsky è uno dei maggiori fornitori del Ministero della difesa americano (DoD) e ha fornito gli elicotteri per il presidente degli Stati Uniti, il "Marine One" dal 1957. Da annotare che nel gennaio 2005 il governo degli Stati Uniti ha selezionato il Lockheed Martin AgustaWestland EH101 per sostituire i Sikorsky VH-3 (H-3 Sea King) e VH-60 (UH-60 Black Hawk) che attualmente assolvono questo compito.

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La UTC ha recentemente acquisito la Schweizer Aircraft Corp., che attualmente è una sussidiaria della Sikorsky. Le linee di prodotto delle due aziende sono complementari, poiché la Sikorsky si concentra principalmente sugli elicotteri di tipo medio e grande, mentre la Schweizer produce piccoli elicotteri, UAV, alianti, e aeroplani leggeri. L'accordo con la Schweizer è stato firmato il 26 agosto, 2004, esattamente una settimana dopo la morte di Paul Schweizer, fondatore della ditta e proprietario della maggioranza azionaria.

Lo stabilimento principale e gli uffici amministrativi della Sikorsky sono a Stratford nel Connecticu]. Le altre sedi sono Shelton e Bridgeport nel Connecticut; West Palm Beach in Florida e Troy in Alabama. Le altre sussidiarie sono a Trumbull (Connecticut), Coatesville (Pennsylvania) e Grand Prairie nel Texas, oltre alle rappresentanze nelle varie parti del mondo.
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Sikorsky R-4: (Vought-Sikorsky VS 316 [S-48] Hoverfly) primo elicottero del mondo prodotto in serie e primo elicottero in dotazione all'U.S. Army Air Corp: progettato in collaborazione con la Vought (1940)

Sikorsky R-6: (Vought-Sikorsky VS 316A Hoverfly II) elicottero progettato per aumentare carico, autonomia, velocità e quota di tangenza dell'R-4 (1943)

Sikorsky S-51: (H-5 Dragonfly) primo elicottero commercilizzato al mondo. (1946)
Sikorsky S-52: elicottero con rotori completamente metallici (1947)
Sikorsky S-55: (H-19 Chickasaw) elicottero utility (1949)
Sikorsky S-56: (H-37A Mojave) elicottero bimotore (1953)
Sikorsky S-58: (H-34 Choctaw o Sea Bat) S-55 potenziato e con fusoliera modificata (1954)
Sikorsky S-60: prototipo di "gru volante" elicottero distrutto in un incidente nel 1961 (1959)
Sikorsky S-61: (SH-3 Sea King) elicottero biturbina antisommergibile (ASW), ha avuto molte varianti compreso quella designata HH-3 "Jolly Green Giant" per compiti Combat-SAR (Search and rescue) la cui versione per impiego su ambiente marino (HH-3F) viene denominata "Pelican". È la variante con fusoliera allungata e motorizzato con due turbine del precedente S-62 (1959)

Sikorsky S-62: (HH-52 Seaguard) primo elicottero anfibio della Sikorsky e padre del S-61 ma con fusoliera corta e con una unica turbina (1958)
Sikorsky S-64: (CH-54 Tarhe, detto anche Sky Crane) elicottero senza fusoliera chiusa e con organi meccanici in comune a S-65/CH-53 per compiti di "gru volante" (1962)

Sikorsky S-65: (CH-53 Sea Stallion) elicottero biturbina da trasporto medio/pesante (1964)
Sikorsky S-67: prototipo di elicottero da attacco (1970)
Sikorsky S-69: prototipo con rotori coassiali controrotanti e coda convenzionale (1973)
Sikorsky S-70: (UH-60 Black Hawk, SH-60 Sea Hawk) elicottero utility e per compiti di trasporto tattico d'assalto che ha sostituito in questi compiti i precedenti Bell della serie UH-1, mentre in campo marittimo ha sostituito c/o l'US Navy sia i precedenti Kaman SH-2 Seasprite che gli SH-3 Sea King imbarcati (1974)

Sikorsky S-72: utilizzato per ricerche sui rotori dalla NASA (1975)
Sikorsky S-76 Spirit: elicottero per trasporto civile a 14 posti (1977)
Sikorsky S-80: (CH-53E Super Stallion) elicottero pesante da trasporto derivato da S-65 ma potenziato da tre motori a turbina (1974)
Sikorsky S-92: (Sikorsky H-92) elicottero medio a 19 posti (1998)
Sikorsky X2: dimostratore con rotori controrotanti, considerato l'elicottero più veloce del mondo potendo raggiungere i ca 460 km/h.


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Sikorsky progettò quasi tutti i suoi modelli identificandoli con un numero preceduto da una "S". I numeri da S-1 fino a S-20 furono progettati da Igor Sikorsky in Russia. I modelli successivi, particolarmente gli elicotteri, hanno ricevuto differenti designazioni in conformità alle norme utilizzate dalla forze armate americane, in base alla tipo di utilizzo (UH, SH, e MH), pur condividendo la stessa struttura e differenziandosi solo per minime varianti nell'equipaggiamento. In alcuni casi, i velivoli sono stati inviati in Sikorsky o da un altro fabbricante per introdurre ulteriori modifiche, creando ulteriori varianti partendo dalla stessa versione base.

MiG-29 Fulcrum



Nel 1971 l'URSS, preoccupata per i nuovi programmi di caccia americani che stavano portando alla realizzazione degli F-14 e degli F-15, emise un doppio requisito: il programma TPFI per un caccia pesante (dal quale sarebbe nato il Su-27 Flanker) ed il programma LPFI per un caccia leggero, che avrebbe dato vita al MiG-29 Fulcrum.
Il prototipo del MiG-29, con designazione di progetto T-9-01 fece il suo primo volo il 6 ottobre del 1977 sulla base segreta di Ramenskoye, vicino Mosca, e fu prontamente fotografato dai satelliti spia americani. Il nuovo caccia fu inizialmente indicato dagli analisti americani come Ram-L e poi ricevette l'identificazione NATO di MiG-29 Fulcrum A.
La configurazione definitiva del velivolo ebbe la designazione di progetto T-9-12.
La produzione di serie iniziò nel 1982, ed il caccia diventò operativo nel 1984, anche se ufficialmente “svelato” solo nel 1986, quando alcuni Fulcrum furono inviati in visita in Finlandia.
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Il MiG-29 è un caccia dalle linee moderne, bimotore, monoposto, con ala alta di grande superficie e raccordata alla fusoliera con ampie LERX, motori e prese d'aria sono ospitati in gondole sotto la fusoliera. Il tutto fornisce una superficie portante complessiva di considerevole ampiezza, sinonimo di eccellente manovrabilità.
Le prese d'aria, in decollo e atterraggio, possono essere chiuse ed i motori si alimentano attraverso delle prese d'aria ausiliarie posizionate sopra le LERX: ciò consente di operare da piste semi preparate evitando l'ingestione di oggetti.
Il MiG-29 Fulcrum A è dotato di due sensori principali: un potente radar Phazotron N-019 (codice NATO: Slot Back) e un IRST integrato con telemetro laser.
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L'armamento comprende i missili AA-11 Archer a corto raggio e guida infrarossa e i missili AA-10 Alamo a medio raggio nelle versioni a guida radar semi-attiva o infrarossa.
Il pilota è dotato di un HMS, ossia un sistema di puntamento integrato nel casco di volo, che consente di sfruttare al massimo i missili AA-11 che possono essere lanciati contro bersagli che si trovano fino a 45 gradi rispetto al muso del Fulcrum.
Proprio questa caratteristica, unita alla straordinaria agilità del Fulcrum a bassa quota e bassa velocità, lo rendono un avversario molto temibile.
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I segreti e le caratteristiche del MiG-29 sono stati completamente sviscerati nel momento in cui l'unificazione delle due Germanie nel 1990 consegnò alla NATO ben 24 Fulcrum. Inoltre l'USAF acquistò un lotto di 21 Fulcrum dalla Moldavia nel 1997.
L'esame dei Fulcrum tedeschi permise di confermare che il MiG-29 era superiore all'F-16 Falcon a bassa quota e a bassa velocità, mentre il Falcon era più agile a velocità e quote più elevate. L'abbinamento del casco HMS con i missili AA-11 si rivelava un pericolo mortale nel dogfight ravvicinato, mentre il temuto radar N-019 era molto inferiore ai radar occidentali.
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Il MiG-29 Fulcrum è stato prodotto in circa 1.300 esemplari per una trentina di paesi nel mondo, ma ne restano operativi appena 750: infatti il Fulcrum è un aereo costoso, specialmente nella gestione (la vita utile dei motori, nelle prime versioni di serie, era di appena 350 ore di funzionamento, mentre la vita utile della cellula del velivolo era di appena 2.500 ore di volo) per cui con il crollo dell'URSS e il venir meno dell'assistenza sovietica a prezzi simbolici, molti paesi non hanno potuto più permettersi di mantenere il caccia in servizio.
La stessa Russia schiera poco meno di 500 MiG-29, tra monoposto e biposto.

L'impiego operativo
Il battesimo del fuoco per il Fulcrum è avvenuto nella Guerra del Golfo del 1991, quando i Fulcrum irakeni tentarono di opporsi alle forze aeree degli americani e dei paesi alleati.
Gli F-15C dell'USAF abbatterono 4 MiG-29 irakeni, con missili AIM-7 Sparrow, senza subire perdite. Un quinto Fulcrum andò distrutto impattando il terreno mentre cercava di sfuggire a un F-15C.
Altri sette Fulcrum furono distrutti al suolo, e quattro fuggirono in Iran.
Da segnalare anche che durante la prima notte di guerra, un MiG-29 Fulcrum e un MiG-23 Flogger irakeni tentarono di intercettare una sezione di F-15E Strike Eagle in missione di penetrazione.
Il pilota del Fulcrum lanciò un missile aria-aria che colpì in pieno… il Flogger, distruggendolo!
Subito dopo il Fulcrum si schiantò nel deserto per un errore di manovra…!
Ai piloti degli F-15E non rimase nulla da fare… visto che i due caccia si erano distrutti da soli!
Ancora nel 1991 MiG-29 serbi furono impiegati in missioni di attacco al suolo contro la Croazia , ed almeno uno di essi fu abbattuto dal fuoco antiaereo.
Nel 1992 alcuni MiG-29 moldavi furono impiegati contro le truppe russe, nell'ambito degli scontri che portarono all'indipendenza della Moldavia. Sembra che uno di essi fu abbattuto da una postazione di missili terra-aria SA-3.
Nel 1993 un F-16C dell'USAF impegnato nell'operazione Northern Watch abbatteva un MiG-29 Fulcrum irakeno, che aveva violato la “No Fly Zone”, con un missile AMRAAM.
Durante la guerra civile dello Yemen, nel 1994, uno squadron di dodici MiG-29 fu inviato dalla Moldavia per supportare il governo contro i secessionisti del Sud. Sembra che siano andati perduti almeno sette Fulcrum in azioni di combattimento, mentre gli altri cinque, al termine del conflitto, non erano più in condizioni di volo.
Nel febbraio del 1996, un MiG-29 cubano abbattè, in acque internazionali, due innocui monomotori a elica Cessna 337, su cui viaggiavano quattro attivisti del movimento “Brothers to the Rescue”. L'abbattimento avvenne con missili aria-aria. Un terzo Cessna riuscì a sfuggire all'agguato.
Nel 1999, durante l'operazione Allied Force in Kosovo, cinque MiG-29 furono abbattuti dagli F-15 e dagli F-16 della NATO, senza infliggere perdite.
L'impiego operativo dei Fulcrum è stato quindi molto fallimentare, al punto che la MiG-MAPO continua a sostenere, ufficialmente, che i MiG-29 Fulcrum non sono mai stati impiegati in operazioni belliche.
In realtà occorre considerare che i Fulcrum si sono ritrovati a combattere in condizioni molto particolari, dove hanno pesato molto il superiore addestramento dei piloti occidentali e la superiorità numerica degli avversari.



Boeing B-52 Stratofortress



Il B-52 Stratofortress è un bombardiere strategico a lungo raggio prodotto dall'azienda statunitense Boeing a partire dal 1955. Le origini di questo velivolo hanno inizio alla fine degli anni quaranta, quando la Boeing cercò di sviluppare un sostituto per gli ormai tecnologicamente superati B-29 Superfortress e Convair B-36.
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Primo grande bombardiere dotato di motori turbogetto, costruito in 744 esemplari, fu per tutto il periodo della Guerra fredda il bombardiere più importante della USAF. A tutt'oggi privo di un successore, il B-52 rimarrà probabilmente in servizio fino al 2040 divenendo così, di fatto, il velivolo più anziano al mondo ancora operativo. A causa della sua linea, il B-52 viene anche soprannominato dai suoi equipaggi BUFF, acronimo di Big Ugly Fat Fellow (grosso, brutto e grasso compagno).

Descrizione
Tipo bombardiere strategico
Equipaggio 5[1]
Costruttore Boeing
Data primo volo 15 aprile 1952 per l'XB-52
1954 per il B-52A
Data entrata in servizio febbraio 1955 (B-52B, prima versione in servizio)
Data ritiro dal servizio in servizio
Utilizzatore principale USAF
Altri utilizzatori NASA
Esemplari 744[2]
Costo unitario B-52B: $ 14 430 000[3]
B-52H: $ 9 280 000 (1962)
B-52H: $ 53 400 000 (1998)
Lunghezza 48,5 m (159 ft 4 in)
Apertura alare 56,4 m (185 ft 0 in)
Altezza 12,4 m (40 ft 8 in)
Superficie alare 370 m² (4,000 ft²)
Carico alare 595 kg/m² (120 lb/ft²)
Peso a vuoto 88 500 kg
Peso max al decollo 200 000 kg circa a seconda della versione
Propulsione
Motore 8 turboventole Pratt & Whitney TF33-P-3/103[4]
Spinta 76 kN (7 711 kgf) (17 000 lbf)
Prestazioni
Velocità max 958 km/h
Autonomia 16 000 km
Tangenza 15 240 m (50 000 ft)
Armamento
Cannoni ASG-21 con cannoncino T171 da 20 mm in coda
Bombe fino a 31 500 kg di carico bellico (B-52H modificata)
Missili fino a 20 AGM-86 ALCM (B-52H modificata)
Note i dati sono riferiti alla versione B-52H


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Lo sviluppo del B-52 è il risultato di una serie di eventi che risalgono fino ai primi anni della seconda guerra mondiale, quando la Germania minacciava di occupare anche il Regno Unito, ultima roccaforte degli alleati in Europa. La perdita del Regno Unito avrebbe infatti comportato la perdita di tutte le basi aeree dalle quali i bombardieri statunitensi di stanza in Europa avrebbero potuto attaccare la Germania. Si avvertì quindi l'esigenza di poter disporre di velivoli con raggio di azione tale da potere operare da avamposti situati a migliaia di chilometri di distanza dal proprio obiettivo.


In seguito a tale richiesta avanzata dall'USAAF, la ditta Convair iniziò la progettazione di un velivolo che riuscisse a soddisfare tali esigenze, il Convair B-36 Peacemaker. Il decorso del conflitto e lo sbarco in Normandia resero però meno stringente la necessità di velivoli con ampio raggio d'azione, con l'effetto di rallentarne lo sviluppo. Ciò nonostante, lo sviluppo del B-36 fu portato a termine e la produzione di una quota di velivoli destinata ad equipaggiare i reparti dell'USAAF fu comunque avviata.
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Il B-36 tuttavia non disponeva originariamente di motori a propulsione turbogetto, ma era dotato di sei motori a pistoni che alimentavano altrettante eliche. Ciò faceva sì che la sua velocità di crociera non fosse molto elevata, il che lo rendeva relativamente vulnerabile. Sempre su sollecitazione dell'USAAF, il 23 novembre 1945 venne emessa una nuova specifica per la valutazione di un nuovo progetto in grado di sostituire il B-36.

Il disegno definitivo del B-52 ha portato alla realizzazione di un aereo con ala alta a freccia stretta, con un angolo di soli 35°.[20] L'apertura alare (56,4 metri) risultava maggiore della lunghezza del velivolo (48,5 metri), ma anche, come fatto notare, della distanza percorsa nel primo volo dal Flyer I dei fratelli Wright. Progettate secondo criteri e profili molto avanzati per l'epoca e con una particolare attenzione per il contenimento al massimo dei pesi, le ali contengono al loro interno la grande maggioranza del carico di combustibile dell'aereo.
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Il disegno definitivo del B-52 ha portato alla realizzazione di un aereo con ala alta a freccia stretta, con un angolo di soli 35°.[20] L'apertura alare (56,4 metri) risultava maggiore della lunghezza del velivolo (48,5 metri), ma anche, come fatto notare, della distanza percorsa nel primo volo dal Flyer I dei fratelli Wright. Progettate secondo criteri e profili molto avanzati per l'epoca e con una particolare attenzione per il contenimento al massimo dei pesi, le ali contengono al loro interno la grande maggioranza del carico di combustibile dell'aereo.

La configurazione dei posti dell'equipaggio è cambiata più volte nel tempo. Inizialmente, si pensò a una configurazione con pilota e copilota in tandem, ma questa soluzione rimase relegata ai soli prototipi XB-52 e YB-52. Con l'avvio della produzione di serie, si impose una configurazione più convenzionale per un bombardiere pesante. L'equipaggio, che consiste normalmente in sei persone, ha i due piloti seduti fianco a fianco in un modo simile agli aerei di linea. Su un ponte inferiore, raggiungibile con una scaletta, sono seduti il navigatore e radar navigatore, mentre dietro ai piloti al piano superiore sono seduti, rivolgendo le spalle ai piloti, l'ufficiale addetto alla guerra elettronica (EWO - Electronic Warfare Officer) e, nei modelli G e H, il cannoniere che controlla in remoto le armi installate nella coda aiutandosi con un radar in grado di esplorare tutto lo spazio nelle vicinanze dell'aereo. Nelle versioni precedenti alla "G" del B-52, il cannoniere occupava un compartimento situato in coda alla estremità della fusoliera e in condizioni di turbolenza veniva sottoposto a grosse sollecitazioni. In caso di abbandono di emergenza del velivolo, l'intera torretta di coda si separava dall'aereo con bulloni esplosivi e il cannoniere doveva lanciarsi nel vuoto per poi utilizzare un paracadute a mano, mentre in caso di abbandono rapido dell'aereo fermo a terra, doveva scendere utilizzando una corda.

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In questa inquadratura ravvicinata del muso di un B-52H si notano i punti di eiezione della cabina superiore ed inferiore, evidenziati da triangoli rossi posti in prossimità dei portelli di uscita.Tutti i membri dell'equipaggio attualmente operano in ambiente pressurizzato, riscaldato e dotato di aria condizionata. In caso di emergenza, i seggiolini sono del tipo eiettabile e operano proiettando verso l'alto gli occupanti dei posti al piano superiore e verso il basso per i membri di equipaggio che occupano il ponte inferiore. Questo tipo di configurazione rende problematica la sopravvivenza in caso di abbandono dell'aereo a bassa velocità o quota.[29][30] I seggiolini non sono del tipo 0-0, cioè quota 0, velocità 0, ad indicare che l'espulsione può avvenire anche a terra e da fermi, come nella maggior parte dei caccia. A differenza dei caccia, inoltre, sul B-52 tutti i sedili sono autonomi e possono essere eiettati singolarmente. La sequenza di eiezione avviene in due fasi: nella prima viene avviata la procedura di abbandono, ruotando una delle due leve di armamento disponibili. Il portello viene espulso da una carica esplosiva, alcuni componenti delle postazioni si ritraggono e il seggiolino viene predisposto al lancio. Solo dopo un ulteriore pressione su di un grilletto, il sedile viene espulso. Dopo un breve tragitto, il sedile si separa automaticamente dall'occupante che scende frenato da un paracadute ad apertura anch'essa automatica
I B-52 nelle varie versioni hanno sempre avuto in dotazione complessi e segreti sistemi. L'alimentazione elettrica fino alla variante "E" derivava da gruppi turbina-alternatori posizionati nella fusoliera e funzionanti con aria in pressione spillata dai motori e convogliata in tubi di acciaio inossidabile. Solo dalla versione "F", i B-52 sono passati a una configurazione dell'impianto elettrico più convenzionale con alternatori montati sui motori di sinistra di ogni coppia, messi in rotazione da giunti Sandstrand a giri costanti
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Lo Stratofortress è equipaggiato con un complesso e costoso sistema di guerra elettronica. Da uno studio del 1996, la suite avionica di contromisure è risultata essere l'impianto con il più alto costo per ore di volo ed è costituita a partire dalla versione "G" da:[36][37]

1 ricevitore per contromisure elettroniche AN/ALR-20A;
1 sistema di contromisure attive AN/ALQ-117, poi sostituito sulla versione "H" dall'AN/ALQ-172(V) 1;
1 radar warning receiver AN/ALR-46(V) digitale;
1 generatore di falsi bersagli AN/ALQ-122, anche noto come Smart Noise Operation Equipment;
1 disturbatore AN/ALT-28;
1 radar warning AN/ALQ-153 in coda
2 disturbatori AN/ALT-32H e AN/ALT-32L rispettivamente per le bande alte di frequenza e per le basse;
1 sistema di barrage jamming AN/ALT-16A;
12 lanciatori di flare AN/ALE-20, con 192 flare disponibili
8 lanciatori di chaff AN/ALE-24, con 1125 cartucce a disposizione
L'apparato di base a disposizione dell'operatore di guerra elettronica per l'autodifesa dalla minaccia dei missili antiaerei era sul B-52 "G" l'AN/ALQ-117 PAVE MINT, costruito negli anni settanta espressamente per lo Stratofortress. I test sulle antenne vennero condotti su un B-52 non in servizio operativo, risparmiando tempo rispetto ad un analogo sviluppo condotto ricorrendo a campagne di prove in volo.[36]. Con il passaggio alla versione B-52 "H", l'ALQ-117 Pave Mint venne sostituito dall'AN/ALQ-172(V) 1[38]. Quest'ultimo è un sistema di contromisure elettroniche (CMS - Countermeasures System) basato su un Digital Frequency Discriminator (DFD), che determina larghezza di impulso, angolo di arrivo (AOA) e Pulse Repetition Interval (PRI - Intervallo di ripetizione di impulso) di un segnale a microonde rilevato, il tutto integrato in un ricevitore a bassa potenza; questo sistema è anche installato su AC-130U e MC-130H.

video incredibile dei B-52 in azione




A differenza di tutti i bombardieri strategici della seconda guerra mondiale, dei quali raccoglie l'eredità, i B-52 eliminarono la maggior parte dell'armamento antiaereo, mantenendo inizialmente soltanto la postazione del mitragliere di coda e finendo con il rimuoverla del tutto nelle ultime versioni. I B-52 dalle versioni A fino alla F imbarcavano un armamento di coda composto da 4 mitragliatrici Browning M2.50 da 12,7 mm, con il mitragliere che sedeva in coda. Questo tipo di armamento si dimostrò relativamente efficace specialmente nel corso dell'Operazione Linebacker II quando venne impiegato contro i MiG nordvietnamiti nel corso della guerra del Vietnam.[39] Ciònonostante, a partire dalla versione G il mitragliere è stato spostato in una postazione della cabina anteriore, dalla quale si controllano le mitragliatrici in remoto, mentre i modelli versione H furono dotati di un singolo cannone M61A1 Vulcan da 20 mm, del tipo utilizzato su molti caccia USAF. Tuttavia, a metà degli anni novanta, quando ormai questo tipo di difesa antiaerea si poteva ritenere superata, l'armamento di coda venne eliminato da tutti i B-52H, riducendo il peso in modo sensibile.

Grazie ai continui aggiornamenti ai quali furono sottoposti, i B-52 sono in grado di impiegare un vasto assortimento di armamenti tra quelli disponibili negli inventari dell'aviazione militare statunitense, comprese le bombe "di ferro" a caduta libera non guidata, bombe a grappolo (cluster bomb - CBU) e munizioni di precisione del tipo Joint Direct Attack Munition (JDAM). Nei primi anni sessanta a bordo dei B-52 venne anche imbarcato il missile nucleare AGM-28 Hound Dog: esso, in grado di raggiungere Mach 2, poteva anche essere privato della sua testata nucleare ed essere utilizzato per l'assistenza al decollo, fornendo in fase di accelerazione una spinta aggiuntiva. Il programma AGM-48 Skybolt avrebbe consentito il lancio di missili balistici nucleari dal bombardiere, ma fu cancellato per problemi tecnici.


B-52 modificato per trasportare due Unmanned aerial vehicle (UAV) da ricognizione Lockheed D-21.Su molti B-52 venne anche impiegato il sistema di contromisure elettroniche ADM-20 Quail[40] in grado di simulare l'immagine radar del B-52. Il motore turbogetto sviluppato per questa esigenza sarebbe inoltre stato alla base del progetto per il motore del Northrop F-5. Verso la fine degli anni Sessanta fu anche introdotto il missile AGM-69 SRAM (Short Range Attack Missile): lanciato da appositi lanciatori rotanti all'interno delle stive e dai piloni sub alari, era un missile da attacco stand-off, cioè del tipo "lancia e dimentica" (fire and forget), ma fu ritirato per ragioni di sicurezza. Il sostituto del ADM-20 Quail sarebbe dovuto essere il missile da crociera subsonico AGM-86 ALCM[7][41], progettato per entrare negli stessi lanciatori dello SRAM. Con questo armamento, i B-52 avrebbero potuto effettuare missioni "lancia e dimentica" simili a quelle che potevano effettuare con i missili AGM-69 SRAM, lanciando gli SRAM contro gli obiettivi, pur rimanendo al di fuori della portata delle difese aeree sovietiche. Questi missili senza pilota avrebbero infine raggiunto il loro bersaglio volando a bassa quota rasenti al terreno ad elevate velocità subsoniche[42]. Sempre a causa dei costi eccessivi il programma non fu però portato a termine, e questo tipo di armi non furono mai impiegate a bordo dei B-52. Ciò nonostante, gli sforzi compiuti dall'Unione Sovietica per difendersi da tali missili da crociera furono così costosi che contribuirono sensibilmente al collasso del sistema. Non bisogna infine dimenticare che l'amministrazione Carter giustificò la cancellazione del costoso programma di costruzione dei bombardieri B-1 anche grazie ai successi della tecnologia dei missili da crociera, anche se il programma venne comunque in seguito riavviato dall'amministrazione Reagan.[43]

Qualora venisse aggiornato con le ultime tecnologie, il B-52 sarebbe in grado di impiegare la totalità degli armamenti in dotazione alle forze armate statunitensi, consentendogli di costituire ancora nel XXI secolo un importante strumento alla base delle capacità militari USA; in effetti l'aggiornamento è già in atto, tramite le apparecchiature da guerra elettronica destinate al caccia F-35 con un contratto da 72 milioni di dollari
 
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_Bl4K_ToTò__93
view post Posted on 26/3/2011, 19:59     +1   -1




Grumman F-14 (plus) TOMCAT
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IL SUCCESSO DELLA GRUMMAN

Il 4 gennaio 1969 la Grumman annunciava di essere stata scelta per studiare il nuovo caccia della Marina americana. Il primo volo dell'F-14A Tomcat fu effettuato il 21 dicembre 1970 e tra il 1973 e il 1987 vennero costruiti 557 F-14A. Tuttavia all'inizio degli anni 80, la minaccia dei Mig29 e dei Su27 cominciava a farsi notare. Sin dal 1972 erano stati fatti diversi esperimenti per migliorare le prestazioni del Tomcat montando, tra l'altro, i nuovi motori F 401. Ma lo sviluppo di questo propulsore venne interrotto nel 1974 e il prototipo battezzato F-14B subì la stessa sorte.

IN ATTESA DELL'F-14D

Nel luglio 1984 la Marina passò un contratto di 984 milioni di dollari alla Grumman per lo studio e la realizzazione dell'F-14A plus e dell'F-14D. In effetti, la versione F-14D desiderata non sarebbe stata pronta prima del 1990. Così la Marina decise di equipaggiarsi con un certo numero di F-14A rimotorizzati con i più potenti F-110-GE-400 e ridesignati F-14A plus. Il primo dei cinque esemplari preserie iniziò i voli di collaudo il 29 settembre 1986. Questi cinque apparecchi servirono di base per lo sviluppo dell'F-14D. Trentotto F-14A plus di nuova produzione furono prodotti dalla Grumman e altri trentadue F-14A furono portati allo standard Plus. Gli F-14A plus arrivarono ai reparti della marina verso la fine del 1987.

PRINCIPALE PAESE UTILIZZATORE

Stati Uniti

CARATTERISTICHE
Tipo Intercettore imbarcato
Motore
2 turbogetti General Electric F110-GE-400 da 13155kg di spinta.
Prestazioni velocità massima: 1465km/h
tangenza pratica: 17000m
autonomia: 5210km
Dimensioni apertura alare: 19,55m
lunghezza: 19,10m
altezza: 4,88m
Armamento 1 cannone M61A-1 da 20mm
6 missili aria-aria AIM-54 Phoenix
4 AIM-9L Sidewinder
Pesi massimo al decollo: 1819



Sukhoi SU-27 FLANKER
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UN CACCIA DI NUOVA GENERAZIONE

A metà degli anni Settanta, l'ufficio tecnico di Sukhoi iniziò lo studio di un aereo da combattimento con prestazioni simili a quelle del Mc Donnell Douglas F-15 Eagle americano. Quando i satelliti americani lo fotografarono sul campo sperimentale di Ramenskoye, gli venne assegnata la denominazione NATO provvisoria di RAM-K.

INCONTRI SUL BALTICO

Risolti i problemi di messa a punto, il Su-27 entrò in produzione nel 1980/81 e certamente entrò in servizio nel 1982. Gli occidentali ebbero modo di osservarlo e fotografarlo nei cieli del Baltico e la Nato gli assegnò il nome in codice Flanker. Il Su-27 si presenta come una macchina ad ala media a freccia di 40° e impennaggi bideriva. Il volo è dotato di un radar molto potente, con portata fino a 240 km e di un sistema di elaborazione dei dati. Il suo armamento è normalmente composto da 6 missili aria-aria AA-10 Alamo, oppure-quando utilizzato in missioni di appoggio tattico- missili aria-superficie e razzi.

VERSIONI PRINCIPALI

Su-27 Flanker-A, versione di preserie; Flanker-B, versione di serie; Flanker-B2; versione navale in corso di sviluppo per le portaerei; Su-27UB Flanker-C, versione biposto per l'addestramento operativo, probabilmente dotato di sistemi elettronici avanzati.

PRINCIPALE PAESE UTILIZZATORE

Unione Sovietica.

CARATTERISTICHE
Tipo intercettore di difesa aerea
Motore
2 turbofan Lyulka AL-31F da 13600 kg di spinta
Prestazioni
velocità massima: 2500 km/h a 12.000m
tangenza pratica: 15.000m
raggio d'azione operativo: 1500km
Dimensioni
apertura alare: 14,70m
lunghezza: 21,90m
superficie alare: 46,50mq
Pesi
massimo al decollo: 30000Kg
a vuoto: 17700kg
Armamento
1 cannoni da 30mm a canne rotanti
missili aria-aria oppure fino a 6000kg di carichi subalari



Supermarine SPITFIRE Mk IX
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UNA STIRPE PRESTIGIOSA

L'aereo britannico più famoso dell'ultima guerra, lo Spitfire, era stato lanciato verso la metà degli anni Trenta. Fu, sin dalle sue prime versioni, uno dei principali attori della battaglia d'Inghilterra.

TUTTO DA VEDERE

Man Mano che la guerra procedeva, lo Spitfire dava prova delle sue straordinarie capacità, soprattutto della sua grande manegevolezza. Il motore diveniva più potent, l'armamento più letale. L'Mk IX rappresentò, al riguardo, un traguardo decisivo. Il numero di aerei costruiti in questa versione raggiunse la cifra record di 5665 unità.

UN SERVITORE FEDELE

L'Mk IX fu utilizzato da molte nazioni alleate a partire dal 1942,sui teatri più diversi. La fine della guerra non mise fine del tutto alle sue imprese: l'aereo prese ancora parte a significative operazioni, specie in coincidenza dei problemi che caratterizzarono la decolonizzazione britannica.

PRINCIPALI PAESI UTILIZZATORI

Gran Bretagna, USA, URSS
Tipo caccia
Motore
Rolls-Royce Merlin 61 a 12 cilindri a V, da 1565CV
Prestazioni
velocità massima: 656 km/h
raggio d'azione tattico: 700 km
tangenza pratica: 13400 m
Dimensioni
apertura alare: 11,22m
lunghezza: 9,47m
Armamento
2 cannoni da 20mm, 4 mitragliatrici
Pesi
massimo al decollo con carico: 3326Kg

 
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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 14/4/2011, 17:54     +1   -1




MIG 28 (OVVERO F-5 TIGER)



IL MIO PREFERITO


Effettivamente il Mig-28 non e' mai esistito,si tratta soltanto di una riproduzione del famosissimo f-5 Tiger,usato nel film Top Gun del 1986.
Il Northrop F-5 è un caccia leggero statunitense entrato in servizio negli anni sessanta. La prima versione di serie, l'F-5A, venne designata 'Freedom Fighter' (letteralmente combattente della libertà in inglese), mentre la versione migliorata F-5E venne ribattezzata 'Tiger II'. Negli anni ottanta venne sviluppata un'ulteriore versione dell'F-5, l'F-5G o F-20 Tigershark, che tuttavia non trovò acquirenti.
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Negli anni cinquanta la Northrop, dopo un'attenta indagine di mercato, si rese conto della necessità che avevano molti paesi minori della NATO e di altre nazioni amiche di dotarsi di un nuovo caccia multiruolo semplice ed economico. Da questi risultati nacque il progetto N-156. La versione biposto N-156T venne scelta come nuovo velivolo da addestramento dell'USAF: entrò in servizio nel 1961 col nome di T-38 Talon, primo aereo addestratore supersonico della storia. Il monoposto N-156F fu scelto nel 1962 per il Military Assistance Program (MAP) col nome di F-5A Freedom Fighter come aereo da combattimento da fornire agli alleati.

A metà anni '50 la Northrop propose all'USAF e all'US Navy il progetto N-156 relativo allo sviluppo di un trainer avanzato (N-156T) e di un caccia leggero (N- 156F) basati sulla stessa cellula, con prestazioni supersoniche.
L'USAF scartò l'N- 156F , ma approvò l'N-156T, che volò la prima volta il 10 aprile 1959 come T-38A Talon e diventò il primo e unico addestratore supersonico nel mondo, nonché il trainer avanzato standard dell'USAF, in servizio ancora oggi.
Nel frattempo la Northrop continuò a sviluppare in privato la versione da caccia, che volò la prima volta il 30 luglio del 1959.
Il Dipartimento della Difesa americano in quel tempo avvertiva la necessità di disporre di un caccia supersonico semplice ed economico da esportare alle nazioni amiche o alleate che non potevano permettersi velivoli più complessi e costosi, e il caccia leggero N- 156F della Northrop aveva queste caratteristiche, per cui nel 1962 fu adottato con la sigla F-5A Freedom Fighter, con la variante biposto F-5B.
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Il Freedom Fighter è un caccia leggero, bimotore, molto economico e semplice da pilotare, e moderatamente supersonico (Mach 1,4 in configurazione pulita, Mach 1,2 con due missili aria-aria).
Era il velivolo ideale per molte aviazioni che volevano entrare nel club “supersonico” senza affrontare costi proibitivi, ed ebbe subito un grande successo: fu prodotto in oltre 1.200 esemplari per varie nazioni, compresa la versione da ricognizione RF-5A.
L'F-5 presentava gli svantaggi tipici di un vero caccia leggero: scarsa autonomia, carico bellico ridotto, avionica essenziale.
I suoi detrattori sostenevano che “il suo raggio d'azione è sufficiente appena per attaccare l'aeroporto da cui è decollato” .
Ebbe però il pregio di introdurre al volo supersonico numerosissimi piloti, ed è il capostipite di una linea evolutiva che ha generato caccia come l'F-18 (di cui è il vero progenitore) e l'F-16: si pensi al particolare dei missili aria-aria montati alle estremità alari (wingtips).
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L'11 agosto del 1972 volava l'F-5E Tiger, una versione leggermente ingrandita e con motori potenziati, che migliorava le prestazioni del Freedom Fighter in termini di velocità, autonomia e carico bellico.
L'F-5E, assieme alle varianti biposto F- 5F e da ricognizione RF-5E, incontrò lo stesso successo, portando il totale degli F-5 costruiti a oltre 2.700 esemplari per 33 nazioni.
L'F-5 è stato anche uno dei pochi caccia moderni oggetto di scambi e vendite sul mercato nero, e sul quale hanno combattuto molti piloti mercenari, per via del fatto che alcune nazioni utenti, come il Vietnam (che incorporò le forze aeree del Vietnam del Sud), la Libia , l'Etiopia, lo Yemen e l'Iran, diventarono nemiche o sgradite agli USA.

L'F-5 è stato impiegato in vari conflitti: quello del Vietnam tra il 1965 e il 1975; gli scontri fra Etiopia e Somalia nel 1977-1978; la guerra Iran – Irak tra il 1980 e il 1988; la guerra civile in Yemen nel 1994.
In contrasto con i successi di esportazione, l'F-5 non è mai stato apprezzato né dall'USAF né dall'US Navy, che preferivano caccia più sofisticati. Infatti le due forze aeree americane misero in servizio poche decine di esemplari di F-5, utilizzandoli per lo più in reparti di sperimentazione e di addestramento (compreso il ruolo di “Aggressor” per simulare i caccia sovietici MiG-21).
Ancora oggi oltre un migliaio di F-5 di tutte le versioni volano in 25 nazioni del mondo.

Sorveglianza della radioattività dell’aria
effettuata con l’F-5 Tiger
Per quanto riguarda le nubi di cenere vulcanica, che si sono formate nell’aprile 2010 con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjalljökull, e hanno provocato in Europa un blocco dello spazio aereo paralizzando l’aviazione militare e civile , il 20 aprile 2010 i media hanno riferito che la compagnia aerea Swiss e le Forze aeree svizzere hanno effettuato quattro voli di campionamento su incarico dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC).

 
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_Bl4K_ToTò__93
view post Posted on 17/4/2011, 22:39     +1   -1




HAL Light Combat Helicopter
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L'HAL Light Combat Helicopter è un elicottero d'attacco progettato in India da Hindustan Aeronautics (HAL), per entrare in servizio nell'Esercito indiano e nell'Aeronautica indiana.Nel 2006 Hindustan Aeronautics annunciò il progetto per lo sviluppo del Light Combat Helicopter (LCH); i fondi per il progetto, che avrebbe interessato sia la Bhāratīya Thalsēnā che la Bhāratīya Vāyu Senā, furono approvati ad ottobre dello stesso anno.
L'LCH deriva dall'HAL Dhruv, elicottero già in uso nelle forze armate indiane. L'utilizzo di una piattaforma già collaudata dovrebbe permettere di contenere il costo stimato di questo elicottero a circa 8,76 miliardi di rupie, circa 194,5 milioni di dollari. HAL ha previsto di fornire 65 LCH all'aeronautica indiana e 114 all'esercito.
PROTOTIPO
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PROTOTIPO IN VOLO
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PROTOTIPO IN ARIA
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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 30/4/2011, 16:22     +1   -1




Lockheed Martin F-35 Lightning II



imageIl Lockheed Martin F-35 Lightning II è un caccia multiruolo di 5ª generazione monoposto, a singolo propulsore, con ala trapezoidale con caratteristiche stealth, che può essere utilizzato per supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea. Esistono tre versioni dell'F-35: una variante a decollo e atterraggio convenzionale, una variante a decollo corto e atterraggio verticale e una variante per l'uso sulle portaerei. Battendo il Boeing X-32 è diventato il vincitore della gara per il programma JSF (Joint Strike Fighter) per la ricerca di un aereo che potesse sostituire diversi modelli dell'USAF, dell'US Navy e dei USMC (Corpo dei Marine). Inizialmente era previsto che circa l'80% delle parti fosse in comune fra le diverse versioni, ma poi, con l'evolversi del progetto, ci si è accontentati di raggiungere questa percentuale includendo anche parti specifiche per ogni versione ma comunque suscettibili di una lavorazione comune. In ogni caso, tutta l'elettronica di bordo e buona parte del software saranno praticamente uguali.
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Probabilmente l'F-35 sarà uno dei velivoli più ambiti del prossimo futuro: molti paesi, anche europei, lo stanno valutando per sostituire gli aerei da combattimento delle proprie aeronautiche o marine. La versione B a decollo corto è indicata per gli incrociatori portaerei o portaelicotteri non muniti di ponte di volo sufficientemente lungo per l'involo di aerei tradizionali mediante catapulte, come gli incrociatori britannici della classe Invincible o la nuova Cavour italiana; l'F-35 è anche un aereo di caratteristiche stealth. Il progetto è ancora sotto sviluppo ed il suo costo complessivo è di oltre 40 miliardi di dollari USA ed è finanziato principalmente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito (che ha fornito un contributo di 2 miliardi di dollari). Il 7 luglio 2006 gli USA hanno ufficialmente annunciato il nome dell'F-35, e cioè Lightning II in onore degli storici P-38 Lightning e English Electric Lightning che hanno operato rispettivamente nella Seconda guerra mondiale e nella guerra fredda. Altri nomi pensati per l'F-35 sono stati Kestrel, Phoenix, Piasa, Black Mamba e Spitfire II.

Gli Stati Uniti intendono acquistare un totale di 2.443 aerei per un costo di 323 miliardi di dollari, rendendolo il programma della difesa più costoso di sempre. Il budget dell'USAF per il 2010 prevede di avere l'F-35 ad un costo flyaway di US$ 89 milioni basato sulla pianificata produzione dei suoi 1.753 F-35A[3]. Lockheed Martin si attende di ridurre i costi stimati del governo del 20%[7]. I ritardi ed i costi del programma F-35 sono alti e continuano ad aumentare: il costo globale del programma sarebbe passato dai 232 miliardi del 2002 e dai 332 del marzo 2010 ai 382,4 nel giugno 2010, il 65% in più. Il costo medio a esemplare è aumentato dell'81%, passato da 62 milioni di dollari a 112,4 calcolando ricerca, sviluppo e produzione. Riguardo quest'ultima voce, il costo è aumentato dell'85% passando da 50 a 92,3 milioni. Lockheed Martin ribatte che i costi sono complessivamente inferiori del 20% rispetto a quelli rilevati dal Pentagono. In ogni caso sono stati sforati i limiti della legge Nunn McCurdy, che impone una riapprovazione politica dei programmi militari nel caso il loro costo superi del 25% quello previsto all'origine (riapprovazione data quasi per scontata per il JSF).
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La progettazione e la costruzione è stata affidata ad un consorzio industriale costituito da Lockheed Martin, Northrop Grumman e BAE Systems. Il primo prototipo dimostratore è stato presentato nel 2000 e il 15 dicembre 2006 è stato compiuto il primo volo

L'F-35 include un cannone a cinque canne GAU-22/A da 25 mm[28]. Il cannone è montato internamente con 180 colpi nella variante F-35A, mentre nelle altre varianti F-35B e C sarà affiancato da un pod esterno con altri 220 colpi

Internamente saranno inseriti fino a due missili aria-aria e due armi aria-terra (fino a due bombe da 2000 lb nei modelli A e C; due bombe da 1000 lb nel modello B)[30]. L'armamento include missili AIM-120 AMRAAM, AIM-132 ASRAAM, il Joint Direct Attack Munition (JDAM) — fino a 2,000 lb (910 kg), il Joint Standoff Weapon (JSOW), le bombe GBU-39 (un massimo di quattro in ogni stiva), i missili Brimstone, le munizioni a grappolo (WCMD) e i missili AGM-88 HARM. Il missile aria-aria MBDA Meteor è in fase di adattamento per essere alloggiato negli F-35. Il Regno Unito ha pianificato originalmente di posizionare internamente quattro missili AIM-132 ASRAAM, ma i piani sono stati modificati per caricare due missili ASRAAM internamente e altri due esternamente[31].
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Possono essere alloggiati altri missili, bombe e serbatoi di carburante ai quattro piloni alari e nelle due posizioni sulle punte delle ali, ma con lo svantaggio di rendere l'aereo più rilevabile dai radar. Sull'estremità delle ali possono essere inseriti solo missili di tipi AIM-9X Sidewinder, mentre i missili AIM-120 AMRAAM, Storm Shadow, AGM-158 JASSM e i serbatoi di carburante possono essere inseriti nei piloni alari. Impiegando le posizioni interne ed esterne potrebbe essere impiegata una configurazione aria-aria con oltre otto AIM-120 e due AIM-9, oppure una configurazione aria-terra con sei bombe da 2000 lb, due AIM-120 e due AIM-9[32]. Con la sua capacità di carico, l'F-35 può trasportare più armi aria-aria e aria-terra dei suoi predecessori

Il sensore principale è il radar APG-81, progettato dalla Northrop Grumman Electronic Systems.[24]. Verrà integrato dal sistema elettro-ottico di puntamento, montato sotto il muso dell'aereo e progettato dalla Lockheed Martin e dalla BAE[25]. Lungo tutto l'aereo sono distribuiti ulteriori sensori elettro-ottici, come parte del sistema AN/AAS-37, che funge da sistema di allerta per il lancio di missili e può aiutare la navigazione e le operazioni notturne
 
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view post Posted on 6/8/2012, 16:25     +1   -1




Eurofighter Typhoon




L'Eurofighter Typhoon, il cui prototipo era designato EFA (European Fighter Aircraft), è un velivolo multiruolo (Swing Role) con ruolo primario di caccia da superiorità aerea e intercettore, caccia di quarta generazione e mezza, bimotore a getto con ala a delta e alette canard. È stato progettato e costruito da un consorzio di nazioni europee, costituitosi nel 1983, comprendente anche l'Italia. I primi velivoli di questo tipo sono entrati in servizio, nell'Aeronautica Militare, presso la base aerea di Grosseto, tra le file del 4º Stormo caccia, solo il 20 febbraio 2004.

Il Typhoon adotta una configurazione aerodinamica con ala a delta e alette canard a calettamento regolabile, simile a quella di numerosi altri caccia sviluppati di recente come il Rafale francese o il Gripen svedese. Questa configurazione esalta la stabilità longitudinale a velocità subsonica e, grazie a un sistema di controllo digitale fly-by-wire della stabilità, garantisce elevata maneggevolezza nel combattimento manovrato a distanza ravvicinata. L'ottima combinazione di agilità e avionica, quest'ultima essendo in grado di garantirgli capacità di EW (Electronic Warfare)[senza fonte], lo rendono uno dei più efficienti velivoli correntemente in servizio. Presenta una RCS frontale pari a 0,5 metri quadrati, dunque viene considerato semi-stealth.

Una versione navale dell'aereo per operazioni a bordo di portaerei è stata proposta dal consorzio Eurofighter all'India


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Inizialmente i membri del consorzio internazionale che avrebbe portato al Typhoon erano Inghilterra, Francia, Germania, Italia e Spagna. Nel 1985 la Francia, avendo esigenze differenti, ne uscì per sviluppare in proprio il progetto ACX (Avion de Combat Expérimental) che diverrà poi il Rafale.

Il lavoro fu diviso fra i vari paesi: 33% per la British Aerospace, 33% per la DaimlerChrysler Aerospace (DASA) tedesca, 21% per Alenia Aeronautica e 13% per la CASA spagnola. Tuttavia al momento della firma dell'ultimo contratto, le quote furono ridistribuite con 37%, 29%, 20% e 14% rispettivamente.
Il 2 luglio 2002 il governo austriaco annunciò la decisione di acquistare il Typhoon come nuovo velivolo da difesa aerea. Il contratto non fu tuttavia firmato per cause di forza maggiore legate alla politica interna del paese.

L'affare fu concluso un anno dopo per un costo di 943.500.000 € inclusivo di 15 aerei, addestramento di piloti e tecnici, logistica, manutenzione e un simulatore. Il prezzo di un singolo Eurofighter è invece di 62.900.000 €.

Il nome del progetto ha subito numerosi cambiamenti: da EFA (European Fighter Aircraft), Eurofighter, EF2000 e, finalmente, Typhoon.

È uno degli aerei in dotazione all'Aeronautica Militare, che ne ha dichiarato la «capacità operativa iniziale» e lo ha immesso in servizio d'allarme il 16 dicembre 2005. Il primo reparto ad averlo in dotazione è stato il 4º Stormo Amedeo D'Aosta con base a Grosseto, l'arrivo del primo esemplare è avvenuto il 16 marzo 2004; nello stesso giorno il Magg. pil. Picco Daniele è stato il primo pilota dello stormo a pilotare l'Eurofighter, seguito successivamente (il 1º ottobre 2007) dal 36º Stormo Riccardo Helmut Seidl di Gioia del Colle, presso il XII Gruppo CIO. Il Typhoon sostituirà nominalmente gli ultimi F-104S come caccia per superiorità aerea, anche se questi ultimi non sono in realtà più operativi e in parte sostituiti nell'impiego dei Tornado radiati anche questi (nella versione ADV) ottenuti in leasing dalla RAF, e in parte da caccia F16 (anche questi in leasing).
Storia del programma
Nel 1979 Inghilterra e Germania iniziarono a lavorare sul programma ECF (European Combat Fighter) per definire il progetto di un nuovo caccia da superiorità aerea che fosse in grado di rappresentare la risposta europea ai caccia americani F-15, F-16 ed F-18 e di affrontare con successo i caccia sovietici delle serie MIG-29 Fulcrum e SU-27 Flanker.
Nel 1980 al programma si unì anche la Francia.
Appena un anno dopo, la Francia abbandonò il programma e il suo posto fu preso dall'Italia.
Il programma ECF cambiò in ACA (Agile Combat Aircraft).
I primi disegni dell'ACA rivelarono un caccia con presa d'aria a doppia sezione ventrale, bimotore, con formula alare delta canard e doppia deriva verticale.
Nel 1982 gli inglesi decisero di avviare la costruzione di un dimostratore tecnologico, denominato EAP, che doveva servire da banco di prova per il futuro caccia.
Anche se l'EAP era un progetto finanziato pressoché totalmente dal Governo inglese e dalla BAE, sia la MBB tedesca che la Aeritalia fornirono il proprio contributo.
L' EAP fece il suo primo volo nel 1986, e rispetto all'ACA la doppia deriva verticale era sostituita da una singola deriva di generose dimensioni. Il velivolo dimostrò subito di avere eccellenti prestazioni sia in termini di maneggevolezza che di velocità (era bisonico).
Il sistema di controllo totalmente digitale consentiva di gestire appieno le caratteristiche dell'aereo, che era volutamente instabile (esattamente come l' F-16 Falcon, per intenderci).


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L'EAP, che montava due motori RB.199 (gli stessi del Tornado) ha volato in tutto 259 volte ed è stato messo a terra nel 1991.
Nel frattempo, nel 1983, ci fu un altro tentativo di allargare la cooperazione internazionale europea: la Francia ritornò nel programma, e si unì anche la Spagna: l'ACA diventava F/EFA: Future European Fighter Aircraft.
Ma ancora una volta il progetto fallì: la Francia voleva il controllo del 50 % del programma, e voleva un caccia abbastanza leggero da poter essere imbarcato sulle sue portaerei, requisito che invece non interessava a nessuno degli altri partner.
Nel 1985 anche il programma F/EFA veniva cancellato, ma subito resuscitato con il nome EFA: i partecipanti erano Inghilterra, Germania, Italia e, dal 1986, la Spagna, riuniti nel consorzio industriale Eurofighter.
La Francia, invece, decise definitivamente di sviluppare un proprio caccia (il Rafale).

Il programma EFA procedette con il lavoro di studio e progettazione per la realizzazione di un caccia che doveva avere spiccate qualità Stealth, un'avionica di prim'ordine, motori avanzatissimi e una maneggevolezza senza confronti.

Purtroppo nel 1992 il programma affrontò una difficile crisi: la Germania, ufficialmente preoccupata per il vertiginoso aumento dei costi (ma in realtà a causa del mutamento geopolitico provocato dalla caduta del Muro di Berlino e dalla costosissima riunificazione delle due Germanie) annunciò l'intenzione di abbandonare il programma.


Senza il contributo industriale e finanziario tedesco (pari a circa un terzo dell'intero programma) l'EFA non avrebbe avuto alcuna possibilità di sopravvivere.

Per questa ragione gli altri partner, ed il consorzio industriale Eurofighter, proposero una serie di modifiche che comportarono una certa riduzione nelle capacità del velivolo, specialmente dal punto di vista della suite avionica e dell'integrazione di armi e sistemi. L'intenzione era quella di procedere con una versione semplificata, rimandando a momenti migliori l'integrazione di quelle capacità che erano state sacrificate.

La proposta fu accolta dalla Germania ed il programma fu salvo.

Il progetto fu ribattezzato: N/EFA dove la N stava per “New”, ma nel dicembre del 1992 il nome cambiò ancora (e definitivamente) in Eurofighter 2000.

Questa volta non ci furono ulteriori intoppi ed il primo prototipo, DA1, volò il 27 marzo 1994, seguito da altri sei, sia in configurazione monoposto che biposto, tutti consegnati entro il 1997, anno in cui i quattro partner di programma firmarono l'accordo definito per avviare la fase di produzione di serie.

Nel 1998 l'Eurofighter 2000 ricevette la designazione ufficiale di Typhoon (per la verità il nome circolava già da un anno) e quello stesso anno furono firmati i contratti per la produzione della prima Tranche di serie.

Il Typhoon conserva la configurazione dell'EAP: ala a delta, presa d'aria squadrata ventrale suddivisa in due sezione, ala a delta canard, singolo timone verticale.
Il sistema di controllo del volo è full-digital, la propulsione è assicurata da due turbofan EJ200 i cui primi esemplari si sono resi disponibili nel 1995 (i primi prototipi del Typhoon avevano volato con gli RB199), il sistema avionico è incentrato sul radar ECR-90 Captor e sulla suite di protezione elettronica DASS.

Il velivolo è costruito sia nella variante monoposto che in quella biposto da conversione operativa.

La produzione è articolata in Tranche, ed ulteriormente suddivisa in lotti e blocchi, che corrispondono all'integrazione di crescenti capacità operative.
Ciascuna delle quattro nazioni aderenti al programma ha allestito una propria linea di produzione e assemblaggio.

La Tranche 1, i cui esemplari sono stati consegnati a partire dal 2002-2003, comprende un totale di 148 velivoli mono e biposto, così suddivisi:
Inghilterra 55 velivoli di cui 18 biposto
Germania 44 velivoli di cui 16 biposto
Italia 29 velivoli di cui 10 biposto
Spagna 20 velivoli di cui 8 biposto

I primi esemplari di questa serie hanno capacità operative limitate all'addestramento, gli esemplari successivi hanno invece una capacità base aria-aria e possono impiegare il cannone, i missili Sidewinder, ASRAAM e (con alcune limitazioni) gli AMRAAM.

La Tranche 2 comprende 236 velivoli, l'ordine è stato firmato nel 2004 e le consegne sono previste a partire dal 2007/2008 e fino al 2010 e oltre. Essa è così suddivisa:
Inghilterra 89 velivoli di cui 6 biposto
Germania 68 velivoli di cui 10 biposto
Italia 46 velivoli di cui 3 biposto
Spagna 33 velivoli di cui 6 biposto

Questa serie avrà piene capacità aria-aria e una parziale capacità aria-terra, ed integrerà una prima capacità di operare con il FLIR PIRATE e un allestimento base della suite di autoprotezione DASS.

Il requisito iniziale era di 250 velivoli per la RAF e altrettanti per la Luftwaffe, mentre l'Italia prevedeva l'acquisizione di 165 caccia e la Spagna ne prevedeva 100.
Successivamente questi numeri sono stati ridotti: 232 per la RAF, 180 per la Germania, 121 per l'Italia e 87 per la Spagna.

In effetti non ci sono certezze nemmeno su queste ultime cifre, giacchè non è affatto sicuro che si proceda con la Tranche 3, nella quale è prevista l'integrazione completa della suite DASS, del sistema PIRATE, delle capacità aria-terra e – probabilmente – di una versione con tecnologia AESA del radar ECR-90, denominata CAESAR.

La Tranche 3 prevede l'inizio delle consegne dal 2010 (e completamento nel 2014) con questa suddivisione:
Inghilterra 88 aerei di cui 13 biposto
Germania 68 aerei di cui 7 biposto
Italia 46 aerei di cui 2 biposto
Spagna 34 aerei di cui 1 biposto

La ragione di questa indecisione sta nel fatto che il Typhoon, pur essendo un velivolo superbo, appartiene sostanzialmente alla generazione dell'F-16 Falcon, del MIG-29 Fulcrum e del SU-27 Flanker, e non ha quelle spiccate caratteristiche Stealth che sono invece presenti nei caccia dell'ultima generazione, come l' F-22 e l' F-35.

Le capacità bisoniche del Typhoon sono oggi considerate superflue rispetto ad altri requisiti.
Il Typhoon ha una bassa RCS (superficie riflettente al radar) ma non può definirsi un velivolo Stealth a tutti gli effetti, perché non dispone di stive interne per l'armamento di lancio e di caduta.
Allo stesso modo, il Typhoon ha una certa capacità di volare in supercrociera (ossia a regime supersonico senza l'utilizzo dei postbruciatori) che però perde nel momento in cui è costretto a trasportare le proprie armi esternamente.

Inoltre il costo del velivolo è salito, e dai 50 milioni di dollari del 1998 adesso viaggia verso gli 80 milioni di dollari e oltre (ad esempio, l'Austria, cliente export, ha pagato i suoi Eurofighter oltre 110 milioni di euro l'uno, pari a oltre 140 milioni di dollari), e parliamo di un velivolo il cui equipaggiamento non è ancora completo.

In ogni caso, pur non essendo ancora un velivolo maturo, il Typhoon non ha mancato di portarsi a casa alcuni significativi successi di esportazione.

Nel 1999 la Grecia aveva selezionato il Typhoon per la propria linea caccia, ordinandone 60 (più altri 30 in opzione). Successivamente, per ragioni economiche e politiche, ma anche per le lungaggini e le incertezze del processo di integrazione di armi e sensori sul Typhoon, quest'ordine è stato cancellato.

L'Austria ha ordinato 18 Typhoon nel 2003, e le consegne dovrebbero iniziare nel corso del 2007.

L'Arabia Saudita, alla fine del 2005, ha ordinato 72 esemplari del velivolo.

Interesse è stato manifestato anche da molte altre nazioni, come la Corea del Sud, la Norvegia, la Repubblica Ceca, l'Australia, l'Olanda, la Polonia e Singapore, anche se in quasi tutti questi mercati hanno finito per imporsi altri velivoli, come l'F-15, l'F-16, l'F-35 e il Gripen.

Capacità di combattimento
Il Typhoon ha un'agilità eccezionale: la sua instabilità è pari a quella del dimostratore iper-manovrabile Grumman X-29, ed è gestita da un sistema di controllo digitale a quattro canali.
La maneggevolezza, in termini di ITR e STR (rispettivamente il rateo di virata massima istantaneo e sostenuto) è uguale o migliore a quella dell'F-22 a velocità subsonica, ed è inferiore al solo F-22 in velocità supersonica.
Il velivolo ha dimostrato di essere in grado di volare ad angoli di attacchi (AOA) superiori ai 35 gradi e di “tirare” fino a 9 G, nonché di avere una certa capacità di volo in supercrociera ad alta quota.
Purtroppo queste prestazioni sono parzialmente degradate dalla necessità di trasportare esternamente i missili aria-aria e gli altri carichi bellici.
La suite avionica è eccellente, il radar multimodale ECR-90 ha dimostrato ottime qualità ed è in grado di vedere un caccia a oltre 160 km e di inseguire fino a 20 bersagli contemporaneamente, con una elevata resistenza alle contromisure elettroniche (il sistema dispone di un canale dedicato a ricevere, riconoscere ed escludere le sorgenti ECM) e capacità NCTR (identificazione di un bersaglio non cooperativo); il sistema PIRATE ha la capacità di vedere e inseguire fino a 200 bersagli a distanze che possono arrivare anche a 150 km (anche se quelle tipiche operative sono intorno ai 70 km) ed è abbinato con un casco HMS; il sistema di protezione elettronica DASS comprende ricevitori ESM ed RWR, emettitori di ECM, lanciatori di chaff e flares e decoy spendibili che possono essere filati dalle wingtip fino a 100 metri dietro l'aereo.
Purtroppo sono una parte di tutte queste capacità è stata integrata, in quanto solo con la Tranche 3 il velivolo acquisirà tutte le funzioni previste.

Anche il sistema d'arma è particolarmente sofisticato. I primi esemplari sono giunti senza cannone e senza capacità aria-aria, ma nel corso della produzione, in particolare della Tranche 2, i caccia hanno integrato il cannone ed una capacità preliminare di utilizzare missili aria-aria classe AMRAAM, Sidewinder e ASRAAM. Nel tempo è prevista l'integrazione di piene capacità di armamento, ed in particolare dei missili aria-aria Meteor e Iris-T, nonché di svariati tipi di armi aria-terra, come i missili Storm Shadow, gli antiradar ALARM, bombe a guida laser con relativo pod di illuminazione, missili antinave Penguin e Harpoon, missili anticarro Brimstone e bombe a guida GPS.
Il cannone interno è il collaudato Mauser BK27, potente e affidabile (di cui la RAF, per un certo periodo, aveva deciso di fare a meno per conseguire risparmi irrisori, per poi ritornare sulla propria decisione).

Conclusioni
Al momento, le preoccupazioni sono tutte rivolte alla sorte della Tranche 3 perché è evidente che la sua cancellazione comporterebbe la fine prematura dell'intero programma e di qualsiasi possibilità di ulteriori esportazioni.

In ogni caso è previsto che tutti gli esemplari delle Tranche 1 e 2 vengano portati al livello previsto per la Tranche 3.

Non si esclude la possibilità di integrare un sistema di controllo vettoriale della spinta (che è già stato progettato e sperimentato su iniziativa privata delle aziende coinvolte nel programma) ed una versione con tecnologia AESA del radar ECR-90 (programmi CAESAR, AMSAR). Sono previsti anche serbatoi di tipo “conformal” (CFT).

Si prevede che il Typhoon acquisisca nel tempo spiccate capacità multiruolo, e non mancano le proposte di utilizzare il velivolo anche come sostituto del Tornado IDS.

Ovviamente il Typhoon è così giovane da non aver avuto ancora possibilità di impiego in operazioni belliche reali, ed è prematuro dare un giudizio sul velivolo.

Il caccia, può essere considerato l'ultimo grido della tecnologia aeronautica pre-Stealth, ed ha già dimostrato di avere qualità eccellenti, che purtroppo non possono essere pienamente sfruttate a causa dei tempi lunghi con i quali si sta procedendo all'integrazione di armi e sensori. Il rischio reale è che quando il caccia sarà pienamente operativo in tutte le sue capacità possa rivelarsi già irrimediabilmente vecchio.

Il mercato, in più di un'occasione, ha mostrato insofferenza nei confronti dell'incapacità di proporre l'Eurofighter con un pacchetto completo e affidabile di sensori e armi, immediatamente disponibili, e gli ha preferito modelli tecnologicamente meno avanzati, come il Falcon o lo Strike Eagle, ma che possono svolgere con efficienza le missioni richieste e sono affidabili e collaudati, in grado di utilizzare appieno la vasta gamma di armi e sensori già omologati.

D'altro canto, al momento la produzione concorrente propone l'intoccabile F-22 Raptor, l' F-35 che non è ancora entrato nella fase di produzione di serie, il Rafale che non ha meno problemi del Typhoon, ed una serie di velivoli ormai “anzianotti”, quali il Falcon, lo Strike Eagle, l'Hornet e le recenti versioni dei Fulcrum e dei Flanker. Ad essi si aggiunge il Gripen che è un caccia leggero concepito per le esigenze svedesi non sempre adattabili a quelle di altri paesi.

Le possibilità di insediare seriamente il mercato, quindi, ci sarebbero, a patto di offrire un prodotto completo e integrato e di riuscire ad abbassare i costi di produzione.




 
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6 replies since 24/3/2011, 23:24   5742 views
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