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CONGEGNI ESPLOSIVI MORTALI-NON MORTALI, Granate, mine, cariche esplosive, bombe

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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 12/12/2010, 02:02     +1   -1




CONGENI ESPLOSIVI MORTALI-NON MORTALI


Bombe a mano antisommossa stordenti

Le granate stordenti, anche chiamate NFDDs ("Noise and Flash Diversionary Devices", dispositivi diversivi rumorosi e luminosi), granate "flash & bang", o flashbang, furono originariamente progettate per i SAS britannici come incapacitante. Le granate stordenti sono usate per confondere, disorientare o distrarre una potenziale minaccia. Questo tipo di granata può degradare seriamente l'efficacia in combattimento del personale colpito fino ad un minuto. L'esempio meglio conosciuto è la granata stordente M84, che produce una luce accecante (6-8 milioni di candele) ed un botto assordante (170-180 dB). Questa granata può essere usata per inabilitare temporaneamente le persone, generalmente, senza causare alcuna ferita. Le procedure standard per gli SWAT di Los Angeles prevedono che gli agenti lancino i flashbang vicino al punto di entrata. Questo perché tutta l'attenzione sarà diretta alla porta una volta che viene sfondata e rilasciare tali granate vicino a questo punto alza le probabilità che un sospetto venga pienamente colpito dal dispositivo.

Il lampo luminoso attiva momentaneamente tutte le cellule fotosensibili della retina, rendendo la visione impossibile per circa cinque secondi fino a che il cervello non riporta la retina al suo stato originale non stimolato. I soggetti colpiti dai flashbang dicono di aver visto un singolo fotogramma durante i cinque secondi (come se la loro vista fosse stata "messa in pausa") finché non svanisce e la vista normale ritorna. Questo perché le cellule sensibili che sono state attivate continuano ad inviare la stessa informazione al cervello, che la traduce nella stessa immagine, fino a che non tornano nella condizione di riposo. Il botto incredibilmente forte emesso dalla granata contribuisce alle sue proprietà incapacitanti disturbando il fluido nei canali semicircolari dell'orecchio e con esso il senso dell'equilibrio.

Dopo la detonazione, l'assemblaggio innesco/corpo della granata rimane intatto e non produce alcuna frammentazione. Il corpo è un tubo esagonale di acciaio con fori lungo i lati che permettono la combustione delle miscele che provocano il lampo di luce e il botto. Sono fatte in questo modo per evitare ferimenti da schegge, ma è ancora possibile ustionarsi, e a volte ci sono ferite provocate dalle proprietà concussive della detonazione. Il riempitivo consiste in circa 4,5 grammi di mistura pirotecnica metallo-ossidante di magnesio e perclorato di ammonio o perclorato di potassio.

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Un piccolo video dove le usano






Granate antisommossa non letali, a urto

Queste granate a urto sono basate sul disegno della granata a frammentazione, ma costruite usando due sfere di gomma dura. Nella sfera più piccola c'è una piccola carica esplosiva, l'innesco e il detonatore. Lo spazio tra le due sfere viene poi riempito con molte palline di gomma dura. Alla detonazione, l'obiettivo viene inabilitato dalla forza d'urto dei proiettili. Il vantaggio nell'uso delle granate a urto, viene dal fatto che il soggetto viene molto spesso inabilitato, rimane senza respiro o, almeno, viene spostato dalla sua copertura.

Alcuni tipi hanno un carico addizionale di agenti antisommossa, come il gas CS o CN o CNS.

I vantaggi, comparandole alle flashbang sono:

* La tattica "tappa e chiudi", cioè chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, per evitare di subire l'effetto dei flashbang, è inutile.
* I bersagli non devono necessariamente guardare la granata per subirne il pieno effetto.
* Le granate a urto fanno cadere o accucciare il bersaglio per il dolore, inabilitandolo.

Questo rende le granate a urto ideali per contenere piccoli gruppi di prigionieri ribelli o procurando una opportunità di tiro quando un sospetto si nasconde o permettendo ai gruppi SWAT di ripulire piccole stanze.

Uno svantaggio nel loro uso è che non si è certi di inabilitare il bersaglio e sono quindi pericolose da usare se il soggetto è armato. Le granate a urto si affidano alle reazioni del corpo di avvertire stimoli (dolore e trauma da impatto) piuttosto che bloccare i sensi. Una persona con sufficiente forza mentale si può concentrare abbastanza da ignorare i colpi subiti da una granata a urto, mentre una granata stordente colpirebbe fisicamente la vista e il senso di orientamento. Il raggio efficace di una granata a urto è limitato confronto a quello della granata stordente.

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Bombe a mano antisommossa

Al contrario del credo popolare, le granate che espellono gas vengono usate raramente per disperdere grossi gruppi, a causa del rischio di generare panico. Le granate vengono invece usate per creare barriere di gas lacrimogeno per dirigere i movimenti della folla, o per proteggere gli agenti di polizia che rischiano di essere schiacciati. Come eccezione, il gas lacrimogeno potrebbe essere usato per disperdere una folla che circonda un piccolo gruppo.

Similarmente le granate a gas non vengono usate spesso per costringere i criminali ad uscire dal loro nascondiglio a causa del rischio di intossicazione nelle zone chiuse, anche se i gruppi SWAT usano a volte granate a gas CS per facilitare l'arresto di un sospetto armato, specialmente se non ci sono spettatori nell'area. Questo tipo di utilizzo viene spesso usato in una zona dove diversi sospetti hanno molti nascondigli, poiché l'uso di altri tipi di granate distraenti sarebbe limitato.

Le granate lacrimogene sono simili alle granate fumogene in termini di forma e funzionamento. Nei lacrimogeni il riempitivo è generalmente composto da 80-120 grammi di gas CS combinato con una composizione pirotecnica che brucia generando un aerosol di fumo carico di CS. Questo causa una grossa irritazione agli occhi e, se respirato, al naso e alla gola. A volte viene usato il gas CR anziché il CS.

GAS CS=
Il gas CS è diventato però il più conosciuto a causa della sua efficacia priva di tossicità a differenza di altri agenti chimici.

Il composto reagisce con l'umidità della pelle e con il liquido lacrimale causando una sensazione di bruciore e provocando la chiusura immediata delle palpebre. In aggiunta si può avere una forte lacrimazione, perdita di muco dal naso, bruciore nelle zone nasali e della gola, e talvolta sensazioni di disorientamento, vertigini e respiro affannoso. In dosi massicce può indurre tosse e vomito.

Un individuo che viene a contatto con il CS, oltre agli effetti lacrimogeni, può presentare una dermatite da contatto.
Gli studi di ricerca mostrano che la maggior parte degli effetti sono a breve termine, ma alcuni riportano leggeri strascichi addirittura dopo mesi.


PS: Anche il comune spray al peperoncino delle forze speciali è caricato con CS in una piccola percentuale
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BOMBE A MANO A FRAMMENTAZIONE


La granata a frammentazione, conosciuta anche come frag (dall'inglese fragmentation grenade) è un'arma da lancio letale progettata per danneggiare o distruggere il proprio bersaglio con schegge di metallo. Il corpo di questa granata dalla forma solitamente ovoidale è costruito in plastica dura contenente sfere di acciaio o in metallo che produce letali schegge. Spesso, con la parola granata si intende nello specifico una granata a frammentazione. Questa granata è classificata come granata difensiva poiché il raggio d'azione è maggiore della gittata massima, permettendo il lancio sicuro solo se il soldato possiede un riparo abbastanza resistente.

La bomba di Mills o la granata F1 sono esempi di granata difensiva dove il raggio mortale di 30-45 metri

è superiore ai circa 30 metri a cui possono essere ragionevolmente lanciate.

Le granate a frammentazione moderne, come la statunitense M67, hanno un raggio di pericolo di 15 metri (la metà rispetto alle granate vecchio stile che si possono ancora incontrare) e possono essere lanciate a circa 40 metri. I frammenti possono viaggiare a più di 200 metri.

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GRANATE A PERCUSSIONE

Le granate con funzionamento a percussione, al contrario delle altre che sono a tempo, funzionano istantaneamente quando impattano con il bersaglio. Un esempio molto famoso in Italia è la SRCM35, che per oltre quarant'anni ha fatto parte dell'equipaggiamento base delle forze armate italiane. Essa risale agli anni trenta del XX secolo, è di limitata potenza ed esplode quando tocca terra. Altri esempi di granate a percussione sono l'inglese Gammon Bomb e la n°69.

Le granate a tempo sono comunque spesso preferite a quelle a percussione perché hanno un sistema di detonazione molto più sicuro e robusto.


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BOMBA AD ALTO ESPLOSIVO, DIROMPENTE


La granata dirompente è un ordigno esplosivo, progettato per danneggiare il suo bersaglio con la sovrappressione generata dalla sola esplosione della sua carica interna. Comparata alla granata a frammentazione, la quantità di esplosivo è solitamente maggiore. Il guscio è molto più sottile e progettato per frammentarsi il meno possibile (la granata statunitense MK3A2, per esempio, ha il corpo in cartone catramato ed è piena di TNT). La sovrappressione prodotta da questa granata quando viene usata in aree chiuse è più grande di quella prodotta dalle granate a frammentazione, quindi in tali aree questo tipo di granata è più efficace.

Le granate dirompenti, di solito, sono classificate come armi offensive perché il loro raggio mortale è più piccolo della distanza a cui possono essere lanciate.

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BOMBE A MANO INCENDIARIE

Le granate incendiarie producono fiamme e quindi calore facendo uso di reazioni chimiche.

Queste granate si suddividono in due tipologie:

* a dispersione di sostanze chimiche (fosforo bianco, napalm);
* a combustione (termate e termite).

Le granate al fosforo bianco, chiamate dai militari WP, possono essere usate come granate incendiarie. Il fosforo bianco non ha bisogno di un vero e proprio innesco dato che s'incendia spontaneamente in aria,ma questi ordigni in genere hanno una piccola carica esplosiva che provvede alla rottura dell'involucro dell'ordigno stesso, disperdendo ed incendiando contemporaneamente il fosforo bianco, bruciando ad una temperatura di 2800 °C. Sia questo tipo di granate che quelle al termate producono gravi danni da ustioni: uno schizzo di fosforo bianco che brucia può attraversare la pelle e danneggiare il tessuto sottocutaneo come i nervi, i muscoli e altro ancora, in quanto la sua combustione può essere fermata solo dalla mancanza di ossigeno o dalla scomposizione del fosforo tramite sostanze chimiche. Il fosforo bianco è anche altamente tossico per l'organismo umano,per ingestione, ne bastano dai 50 ai 100 mg perché sia letale.

Le granate al termate e alla termite, hanno una forma simile a una granata fumogena e contengono da 600 a 800 g di termate o di termite utilizzata durante la Seconda guerra mondiale per gli stessi scopi. Il funzionamento e la combustione di questo tipo di granata avvengono a temperature molto alte, intorno ai 2200 °C, e permettono di sciogliere parti metalliche di un obiettivo o di un oggetto. Queste granate (come la famosa AN-M14) sono usate in guerra per distruggere o rendere inutilizzabili parti di artiglieria, munizioni e veicoli o equipaggiamenti.

Un esempio di granata incendiaria improvvisata è la bomba Molotov.

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M18A1 CLAYMORE

Le Claymore (M18A1 Claymore Antipersonnel Mine, "Mina Antiuomo Claymore") sono delle mine antiuomo direzionali attivabili mendiante un controllo a distanza. Al suo interno vi sono delle biglie d'acciaio che vengono proiettate con un effetto simile a quello di una scarica di pallettoni.

La Claymore è una scatoletta ricurva con piedi pieghevoli e dotata di un mirino. La "scatoletta" è divisa un due parti: la prima contenente del C4 (esplosivo plastico ad alto potenziale); la seconda contenente 650 biglie d'acciaio, che vengono scagliate contro il nemico.

Viene posizionata con la parte convessa va rivolta verso il nemico in modo da proiettare i frammenti in un arco orizzontale di 60 gradi.

Le Claymore si possono piazzare ai lati della zona interessata creando un angolo di 45 gradi (messe a V) e prendere il nemico in un fuoco incrociato, oppure messe su due file parallele.

Uno dei maggiori problemi di questa mina è che ci vuole molto tempo per posizionarla, una volta posizionata non può essere spostata, e ci vuole molto tempo a rimuoverla se non utilizzata.
# La Claymore viene utilizzata in differenti situazioni:
# Difendere una singola postazione di tiratori
# Difendere una linea
# Difendere un accampamento, un edificio o una base
# Difendere una via di fuga e quindi la
ritira

* Imboscata convenzionale
* Imboscata Meccanica

I vari gradi di pericolosità sono:

* Fino a 20–25 m circa l'efficacia è massima
* In un raggio di 50 m aumenta in modo direttamente proporzionale alla zona di frammentazione
* La zona di pericolosità arriva fino a circa 250m

Quindi fino a 50 m è letale. La frammentazione verticale dei frammenti è di circa:

* 1,5 m d'altezza ad una distanza di 15 m
* 2,0 m d'altezza ad una distanza di 30 m
* 2,4 m d'altezza ad una distanza di 50 m


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_Bl4K_Eagle
view post Posted on 25/12/2010, 22:14     +1   -1







LANCIAGRANATE M203




M203 è la designazione data dall'esercito degli Stati Uniti ad un lanciagranate a colpo singolo da 40mm di cui è possibile dotare il fucile d'assalto M16 o l'M4 (da esso derivata). Ne esistono anche versioni integrali, così come versioni create per essere usate su altre armi. L'M203 va agganciato sotto la canna e davanti al caricatore, con il grilletto proprio davanti a quest'ultimo per un rapido utilizzo; il caricatore dell'arma funziona come impugnatura durante l'uso dell'M203. Il lanciagranate può essere montato senza l'uso di particolari attrezzi. Le armi dotate di M203 vengono dotate di ottiche particolari, poiché quelle standard non sono tarate per il lanciagranate. L'M203 può lanciare granate da 40mm di vario tipo, come granate esplosive, fumogene, illuminanti, granate a pallini, granate con gas CS (gas lacrimogeno) e granate da addestramento.

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L'M203 fu la sola parte del progetto Special Purpose Individual Weapon ad entrare in produzione e fu introdotto nelle Forze Armate USA durante i primi anni settanta. Sostituisce il più vecchio lanciagranate M79 ed ha un design concettualmente simile al Colt XM148. Tuttavia, mentre l'M79 era un'arma del tutto indipendente, l'M203 venne progettato come accessorio per fucile per migliorare l'efficienza con cui un soldato poteva alternare il fuoco della mitragliatrice (proiettile) a quello del lanciagranate (granata esplosiva - HE).

Talvolta si pensa che l'M203 fosse un rimpiazzo mediocre dell'M79, così mentre l'M79 era più veloce da ricaricare e più o meno preciso in condizioni avverse, presenti nella guerra del Vietnam, l'M203 era più difficile e scomodo da utilizzare, e poteva mancare l'obiettivo più facilmente a causa di variabili come una raffica di vento.

Un nuovo lanciagranate in sviluppo, l'XM320, rimpiazzerà probabilmente l'M203 in servizio negli Stati Uniti. L'XM320 è più leggero dell'M203 e possiede altri vantaggi, come un comodo sistema di ricarica sul lato sinistro dell'arma.

Le granate da 40 mm usate nell'M203 (40 x 46 mm) non sono le stesse del lanciagranate Mk 19 (40 x 53 mm), che sono lanciate più velocemente.
Il lanciagranate M203 è formato da diversi componenti, di solito includendo il lanciatore, adattatori per l'attacco a fucili d'assalto e mire a foglia (che possono essere usate con la mira frontale del fucile). Gli M203 possono anche essere equipaggiati con quadranti, montati alla slitta MIL-STD 1913 o sul maniglione di un fucile M16.

Ci sono numerose varianti dell'M203, costruito negli USA e in tutto il mondo, per diverse applicazioni. Queste variano soprattutto nella lunghezza della canna, nel tipo di attacco e nella velocità di smontaggio.

L' M203 standard è concepito per l'attacco permanente ai fucili M16, M16A2 ed M16A3 e utilizza una canna da 12 pollici. Può anche essere montato sulle carabine M4 e M4A1, usando una zona di attacco differente davanti alla mira frontale, nonostante il kit SOPMOD utilizzi lanciagranate M203A1.

L'americano M203A1 è stato progettato per essere usato con i fucili M4 e M4A1. La canna è ridotta a 9 pollici di lunghezza e, soprattutto, l'M203A1 QD (quick detach, smontaggio rapido) si può smontare rapidamente dal fucile, e può essere sostituito dal parafuoco inferiore M4 RAS della Knight's Armament Company. Un vantaggio di usare un lanciagranate da 40 mm su un fucile d'assalto equipaggiato con slitte MIL-STD 1913 è la possibilità di montare varie ottiche con tacche per determinare la distanza di tiro.

Il canadese M203A1 della Diemaco (ora Colt Canada) aveva un design simile ma con un differente sistema di montaggio che non richiedeva punti di montaggio della stessa forma di quelli dell'M16A1. La canna da 9 pollici dell'arma scorre avanti più lontano dei modelli standard americani per permettere il caricamento di cartucce più lunghe. Questo modello è identificabile dalla maggiore distanza tra l'asse della canna del lanciagranate e quello del fucile. Quest'arma potrebbe presto non essere più in produzione.

L' M203A2 è concepito per l'uso con M16A4 MWS (Modular weapon system). Usando canne standard da 12 pollici, il lanciagranate è stato progettato per l'uso con l'M5 RAS della Knight's Armament Company. Ancora, un vantaggio di questo sistema è che il montaggio di ottiche con tacche rende più facile colpire il bersaglio.

Il sistema M203 PI è usato per il montaggio dell'M203 ad altri fucili, tra cui Steyr AUG, H&K G3 e altri fucili, e perfino dell'H&K MP5. Molte delle altre aziende hanno sinora sviluppato lanciagranate da 40 mm concepiti per essere integrati all'arma.

L'M203 e l'M203A1 sono al momento costruiti dalla Airtronic USA, Inc. di Elk Grove Village, Illinois per il Dipartimento della Difesa sotto i numeri di identificazione W52H09-06-D-0200 e W52H09-06-D-0225. Ogni contratto comporta la produzione di fino a 12000 unità. Ogni unità è equipaggiata con parafuoco, mira a foglia e quadrante con tacche. Il costo di contratto varia da $840 a $1050 per unità. Il tasso di produzione è di 1500 unità al mese. L'M203A1 è stato modificato con una canna da 12 pollici per le richieste di maggior precisione. L'M203 PI è costruito sia per il Dipartimento della Difesa sia per la libera vendita (alle forze dell'ordine negli USA e all'estero e alle Forze Armate straniere).


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›ßo$$‹_ßl4k_ÊýêÐ
view post Posted on 14/2/2011, 22:32     +1   -1




C-4



Il C-4 è composto di esplosivo, legante plastico, plastificante e, solitamente, indice o indicazione chimiche come 2,3-dimetil-2,3-dinitrobutano (DMDNB) per aiutare ad inviduare l'esplosivo ed identificare la sua sorgente.
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Come molti esplosivi al plastico, il materiale esplosivo nel C-4 è l'RDX (ciclonite o ciclotrimetilene trinitrammina), che compone circa il 91% del peso del C-4. Il plastificante è dietilesile o diottil sebacato (5,3%) ed il legante plastico è poliisobutilene (2,1%). Un altro plastificante usato è il DOA. Viene inoltre aggiunta una piccola quantità di olio SAE 10 (1,6%).
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Il C-4 è prodotto dalla combinazione di RDX in melma con il legante plastico dissolti in un solvente. Il solvente è poi evaporato e la mistura viene seccata e filtrata. Il materiale finale è un solido bianco spento che somiglia a gelatina modellabile.

Il maggior vantaggio del C-4 è che può essere modellato in ogni forma desiderata; il C-4 può essere pressato dentro le fessure, feritoie, spazi aperti negli edifici, ponti, equipaggiamenti o macchinari. Analogamente, può essere inserito facilmente nei contenitori speciali utilizzati dalle forze speciali. Il C-4 è ben conosciuto per la sua durata, resistenza e sicurezza; non esplode se colpito da una pallottola, tagliato, scosso, o al contatto con il fuoco: il solo metodo per la detonazione è la pressione, applicata con un detonatore.

Un altro vantaggio del C-4 è che dal momento in cui gli ingredienti principali sono combinati nel plastificante, una traccia può essere prontamente ritrovata con un rilevatore chimico che mostrerà ogni quantità di sostanza utilizzata, e frequentemente anche dopo l'esplosione. I produttori frequentemente aggiungono tali traccianti chimici, che possono aiutare ad effettuare controlli o monitoraggi o investigazioni se una quantità fosse rubata e trasportata e impiegata da parti non autorizzate. I traccianti chimici ovviamente non sono pubblicizzati per ragioni di sicurezza ma, data la loro funzione, devono rimanere altamente stabili nel tempo.

Il C-4 non ha scadenza e non diviene normalmente inerte o instabile con il tempo. Come tutti gli esplosivi, d'altra parte, se conservato impropriamente si può deteriorare diminuendo la propria efficacia.

Quando una squadra militare o una compagnia di demolizioni commerciali impiega del C-4 nel luogo della demolizione, solitamente vengono utilizzati dai 3 ai 5 kg (da 8 a 10 libbre) di C-4 per distruggere 20 cm (8 pollici) quadrati di cemento armato. Il totale ammontare dell'esplosivo verrà aumentato se richiesto fino al completamento dell'operazione.

L'esplosivo al plastico utilizzato dai militari britannici è denominato PE4. Ha le stesse caratteristiche del C-4, e la sola differenza sta nel tipo e proporzione di plasticizzante usato.

Siccome il C-4 brucia lentamente quando esso è acceso con una fiamma, i soldati della guerra del Vietnam usavano piccole quantità di C-4 come combustibile per scaldare le razioni durante i lunghi pattugliamenti


DINAMITE



La dinamite è un esplosivo inventato da Alfred Nobel nel 1867.

Si tratta di un preparato, destinato a causare deflagrazione ed esplosione, considerato più sicuro (poiché più stabile) degli altri esplosivi in uso all'epoca della sua scoperta.

Al tempo era infatti in uso la nitroglicerina, un liquido estremamente sensibile alle scosse ed alle variazioni termiche, e la dinamite era in realtà un trattamento della pericolosissima nitroglicerina, che veniva miscelata con sostanze assorbenti a base di farina fossile, onde ottenerne un composto granulare stabile.

Nel tempo, però, si riscontrò un'elevata probabilità di rilascio della nitroglicerina, che riassumeva la forma liquida e ripresentava quindi i detti problemi di pericolosità, infatti se la dinamite veniva esposta a temperature basse la nitroglicerina fuoriusciva, dato che si dilatava con il freddo (come l'acqua) e, fuoriuscendo dai candelotti di dinamite, creava gravi problemi nel trasporto a causa di accidentali esplosioni, data la sua altissima sensibilità.
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Presentatosi quindi questo problema, lo studio si volse alla ricerca di altre materie esplodenti più stabili.

Nel tempo, comunque, in cui la dinamite fu l'esplosivo migliore in commercio, il brevetto registrato da Nobel si accrebbe di valore e fu arricchito da una serie di brevetti minori


La dinamite è un potente esplosivo che si ottiene mescolando la nitroglicerina liquida, altamente instabile, con un assorbente inerte, come segatura, polpa di legno o farina fossile (ottenuta dalla polvere delle diatomee).

Inventata nel 1866 da Alfred Nobel, la dinamite ben presto sostituì la molto meno potente polvere nera.
La dinamite poteva essere confezionata in cariche dosate, poteva essere trasportata con facilità e, impiegando un detonatore, poteva essere fatta esplodere in condizioni di sicurezza. Era particolarmente utile per far esplodere le cariche nelle miniere di carbone, in quanto la rapida fiamma fredda che produceva non era idonea ad accendere la miscela esplosiva formata da metano e polvere di carbone che si trovava nelle gallerie delle miniere.

La gelatina esplosiva (nitroglicerina e nitrocellulosa gelatinizzate), un'altra invenzione di Nobel (1875), poteva essere fatta esplodere sott'acqua.
Attualmente per operazioni su vasta scala si adoperano agenti esplosivi che non sono a base di nitroglicerina, ma la dinamite è tuttora usata quando occorrono esplosivi di potenza relativamente piccola, oppure come innesco per esplosivi di potenza maggiore.



Esplosivi al clorato



Gli esplosivi al clorato sono esplosivi, sensibili all'innesco, basati principalmente su miscele stechiometriche molto intime di clorato di sodio o di potassio finemente polverizzati con sostanze di natura grassa o sostanze combustibili adatte.

Alcune di queste miscele sono utilizzabili come acceleranti solidi per l'accensione di fuochi su materiali anche umidi, oppure come propellenti per piccoli razzi, o ancora per produrre giochi pirotecnici.
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Facendo riferimento alle modifiche base apportabili alle miscele tradizionali per i giochi pirotecnici, anche con i clorati si possono ottenere svariati effetti cromatici, variazioni di intensità della luce emessa, quantità e colore dei fumi, presenza di "lapilli", formazione di schiume ed altri effetti.

Se miscelati in rapporti adeguati, questi composti sono stabili fino all'innesco che può avvenire per riscaldamento, accensione diretta di una fiamma, a volte urto (molto) violento, o anche facendo partire la reazione di combustione con un acido forte (H2SO4). Questa reazione di combustione è provocata generalmente dal clorato di potassio che a contatto con l'acido solforico concentrato libera acido clorico, questo essendo un forte ossidante va a ossidare lo zucchero che si incendia emettendo una fiamma di colore violetto, con aggiunta di CuCl rame (I) cloruro alla miscela si ha una fiamma blu - azzurra intensa .

Il più classico uso di queste miscele è forse la realizzazione di modelli di sistemi vulcanici in grado di eruttare nuvolette di fumo bianco o nero, produrre lapilli incandescenti e piccole colate di schiume ad alta viscosità. Il più classico dei vulcani modello.

Il clorato di potassio trova applicazione nella preparazione di miscele "Flash", ovvero miscele dalla combustione molto rapida e molto luminosa. Queste miscele si ottengono, mescolando un clorato con polveri di magnesio o alluminio.



[CENTER]Nitroglicerina

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La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo, scoperto dall'italiano Ascanio Sobrero.

La nitroglicerina a temperatura ambiente è un liquido oleoso da incolore a giallo (quando è poco pura) che si decompone facilmente diventando instabile (deve essere distrutta), detonando verso i 200 °C. Alla temperatura di 8 °C congela diventando estremamente pericolosa, i cristalli al suo interno diventando sottili come aghi spezzandosi facilmente (anche toccando la provetta) dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola senza avvicinarsi.

I legami delle sue molecole sono molto deboli, quindi esse tendono a scindersi anche a temperatura ambiente, per formare composti più stabili, come anidride carbonica e ossidi di azoto. Con la prova della "Berta" si è dimostrato che la nitroglicerina è molto sensibile, un peso di 2 kg che cade da 4-5 cm di altezza su un campione di quest'esplosivo provoca la detonazione. I gas generati dalla nitroglicerina sono spaventosamente abbondanti, a 0 °C 1 kg produce 716 litri di gas, a temperatura ambiente si decuplicano arrivando a una temperatura di 4200 °C. È uno degli esplosivi più veloci con una velocità di detonazione di circa 7000-7400 m/s.

È assai instabile: quindi per motivi di sicurezza non viene mai usata pura, né trasportata, ma sempre mescolata con sostanze stabilizzanti e costituisce la base delle varie dinamiti.

La nitroglicerina, a piccolissime dosi (dell'ordine del milligrammo), è usata in terapia come ipotensivo per via del suo effetto coronarodilatatore. Ma un uso continuo e in dosi elevate della sostanza può portare a volte degli effetti collaterali, danneggiando le arterie.

La nitroglicerina viene preparata attraverso la nitrazione della glicerina, in cui si introducono 3 gruppi nitro (-NO2), derivati dall'acido nitrico (HNO3):

HNO3 + H2SO4 → H2NO3+ + HSO4-
H2NO3+ → NO2+ + H2O
C3H5(OH)3 + NO2+ → C3H5(OH)3 NO2+
HSO4- + H+ → H2SO4
HNO3 + H2SO4 + C3H5(OH)3 → C3H5(ONO2)3 + H2SO4 + H2O
 
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